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lunedì 27 ottobre 2014

Lasagne salmone e zucchine - Lasagne smoked salmon and zucchini

lunedì 27 ottobre 2014

Domenica...relax, parco, mercatini vintage, gelato, mostre. Milano offre davvero una varietà di cose da fare pazzesca ed il bello è che la gente qui gira, esce, in piazza, al parco, lungo il naviglio. Ed è un aspetto della città che mi ha colpito appena arrivata qui, un anno fa preciso preciso. Al contrario di Bologna dove alla domenica dopo pranzo c'è ben poco in giro, non tutti i negozi sono aperti, trovare un bel bar è già più difficile, non impossibile ma si vede che i ritmi sono davvero diversi.
Ma domenica è anche relax a casa e cucina. Ieri dopo una piacevole giornata con amici in giro per mercatini vintage e un pranzo fuori mi sono dedicata a tagliare, stufare, infornare una versione diversa delle lasagne: salmone affumicato e zucchine. 
Molto saporita ma allo stesso tempo delicata, si prepara in 30' ed è ottima da tenere in freezer per una cena last minute e per le serate in cui tornate tardi e non avete voglia di cucinare.
Pochi ingredienti e via
per 6 porzioni
lasagne verdi/gialle secche
1 panna cucina di soia
150gr salmone affumicato 
2 zucchine medie
sale e pepe qb
latte di soia

Molto semplice: tagliate le zucchine a rondelle e fatele stufate per 10' con un bicchiere di acqua, salate e pepate. Aggiungete la panna di soia e cuocete per qualche minuto.
In una teglia da forno fate un primo strato di lasagne gialle, aggiungete le zucchine ed il salmone tagliato a strisce sottili, alternate così lasagne gialle e verdi fino a riempire la teglia.
Lultimo strato aggiungete le zucchine e la panna rimanente. Se troppo asciutto aggiungete 1/2 bicchiere di latte (io uso soia più leggero e meno forte come sapore) e cuocete a 180°C per 30' finchè non sarà bella dorata la superficie.
Lasciate per circa 30' rafreddare prima di servire. Sono ottime anche il giorno dopo una notte di riposo scaldate e magari guarnite con una spolverata di prezzemolo.


English Version:
Sunday Sunday...such a lot of thing to do in Milan: have a walk in the park, visit an art exhibition, go to a flea market. That's one of the first positive impressions I had one year ago when I moved here: people go out a lot, every day, every week even if it's cold outside they don't stop. Families with children biking, friends chatting in a cafè. Such a live city! Whereas in Bologna life seems so slow and sleepy.
Yesterday was one of those days: sunny but a little bit cold, a lovely Sunday with friends at a sushi bar, a walk in the park and a vintage market along the Navigli district.
But Sunday means also relax and yes, cooking! So yesterday I baked my beloved lasagna but a little bit different: smoked salmon and zucchini. Delicious and perfect to store in the refrigerator for a last minute dinner or after a terrible day at work.
Ready in 30' 
For 6 servings:
dry lasagna yellow and green
2 zucchini
150gr smoked salmon
salt n' pepper
soy cream and a glass of soy milk

It's so easy: cut the zucchini into round slices, put them into a frying pan with a little bit of olive oil and let them fry for a couple of minutes. Add a glass of hot water and let them cook for no longer than 10'. 
Add the soy cream and mix well with a spoon. Set aside and cut the smoked salmon into thick slices. Into a baking pan put a first layer of lasagna, dry and uncooked, add a spoon of the zucchini-cream mixture and some slices of salmon. Continue in this was in order to fill the pan up to its top. If it's too dry and you don't have enough cream put a glass of soy milk in order to moist the pasta layers.
Put the pan into oven and cook at 180°C for 30'. Check with a fork if the lasagna are now moist and cooked.
Let them cool for half an hour and then serve with a little bit of parsley :)
Enjoy!


sabato 31 maggio 2014

Sushi all'improvviso

sabato 31 maggio 2014


Metti un pomeriggio a Milano. Esci dalla palestra. Il cielo minaccia acquazzone e diluvio. 
Che fare?
Basta aperitivi. Hanno un pò stufato questi buffet interminabili di pizzette, fritti misti, salumi e paella.
Senza troppe pretese un sushi all you can eat può essere una buona soluzione. 
Senza troppe pretese troviamo un posto in XXIV Maggio dove ero già stata alcune volte. 
Solito locale sushi stile milanese, luci basse, violette. Menù quasi standard e prezzo fisso che a sorpresa varia.
Andiamo dunque con Kyrill, un amico del master. Ragazzone russo che devi nutrire a suon di proteine e la scelta del locale spetta a me come sempre.
Ci facciamo una camminata lungo il naviglio grande ed arriviamo in piazza XXIV Maggio da Jinzuan.
Bisogna dire che il personale è sempre molto accogliente e disponibile e stasera siamo anche i primi clienti.
Decidiamo subito di partire con una barca mista per due (nighiri, sashimi e diversi roll), alghe piccanti e due temaki.
Passiamo poi ad altri uramaki, ancora sashimi e gunkan a base di salmone.
Il pesce è ben presentato, il servizio è veloce e preciso. La varietà è quella che è... questi locali sono tutti un pò standard e seguono la formula ayce (all you can eat), siamo lontani dai veri sushi bar.
Ma se volete un'alternativa all'aperitivo o alla pizza è la scelta buona.
Mi stupisce l'uso spropositato di formaggio spalmabile devo ammettere ed infatti lo evito accuratamente preferendo salmone e tonno. Anche il pesce bianco non è male, wasabi e zenzero aiutano a dare un pizzico di oriente.
Buona la pasta: udon e vermicelli di riso buoni (provate in altre occasioni, non ieri) ed anche il tofu fritto merita un assaggio.
Da rivedere le alghe, poco saporite. 
Nota stonata le bevande, nulla di particolare ed i dolci forniti da una gelateria milanese, uno sforzo in più non sarebbe male.

PRO: prezzi contenuti, alternativa alle solite cene, posizione, cortesia e pulizia
CONTRO: poca scelta, zona senza parcheggi (causa lavori expo), prezzi che variano (ieri 16€ altre volte 19/20€)




Jinzuan
piazza XXIV Maggio, Milano

giovedì 29 maggio 2014

La Puglia a Bologna

giovedì 29 maggio 2014



C'è un periodo dell'anno in cui la voglia di vacanza si fa insopportabile.
Inizi a contare i giorni. Io l'ho già fatto. I giorni di vacanza sono lì evidenziati sul calendario! Mancano poco più di due mesi. Troppo lo so.
E ci sono anche i momenti in cui hai voglia di cibi che ti ricordino le vacanze. Almeno a me succede così.
Torno a casa venerdì scorso e l'occasione era festeggiare la fine del master (anche perchè è davvero la parola fine sul percorso di studi diciamoci la verità). Dove andare?
In un luogo che ho adorato dal primo momento. Mattoni a vista, legno, luci basse e piante di ulivo in giardino. La scelta poteva essere solo una: Officine degli apuli

Menù ricco, ampia scelta sia di pesce che di carne. Proposte vegetariane, antipasti caldi e freddi.
Notevole la scelta delle pizze preparate con alcune farine speciali (farro, kamut a seconda della proposta del giorno).
Antipasti. 
Evitiamo il solito tagliere di salumi misti. Mi catturano le polpettine di melanzane e ricotta. 
Buonissime, morbide. La melanzana non è invadente e anzi si amalgama benissimo con la ricotta. Non sono salate nè troppo condite. 
Prendiamo anche un antipasto caldo e freddo: salumi pugliesi, lampascioni, olive e a seguire una parmigianina di melanzane, provolone, purè di fave e cicoria. Tutto ottimo e porzioni giuste.
Secondo?
Questa volta ero in vena di pesce. Il più delle volte però a Bologna capita che la scelta cade su tonno, spada, orata... che noia!
Qui invece vengo catturata dal polipo alla griglia. Ora il polipo di solito lo trovi nella tristissima insalata di mare con le seppie che tante volte sa di riciclato oppoure con le patate che sembra peggio un piatto di quelli da gastronomia del supermercato.
Qui invece polipo grigliato con purè di fave e cicoria.
Aggiungete un filo d'olio e una macinata di pepe e avrete il secondo perfetto.

Il vino con cui ceniamo è un ottimo rosè che troviamo tra le proposte al calice. Fatevi consigliare e il personale sarà molto disponibile nel guidarvi.
I dolci sono un altro capitolo di cui merita parlarne: scegliete il sorbetto della casa. In particolare se c'è quello al limone e basilico. Fresco, equilibrato, non acido. E soprattutto fatto a regola d'arte, non quei sorbetti da bere con la cannuccia. Orrendi, da bottiglia del supermercato.
Spesa media 35€ a testa. 
Merita la pizza per la base e l'originalità dei condimenti. 

Pro: atmosfera, scelta, cortesia personale, rapidità
Contro: no parcheggio, il fumo di chi sta all'aperto entra in sala

Officine degli apuli
via san lorenzo 4 Bologna
051 236042
www.officinedegliapuli.com

martedì 1 ottobre 2013

Salmone e cavolini di Bruxelles speciali

martedì 1 ottobre 2013

Buon primo ottobre!
Mamma mia questo 2013 sta proprio volando se ci penso.
Quante cose in così pochi mesi: successi, grane, fallimenti e delusioni, persone che vanno e vengono...certe annate sono così intense che valgono doppio.
E non è ancora finita! Tanti cambiamenti in vista...paura ma anche tanta eccitazione.
Da un paio di giorni mi è tornata voglia di cucinare e sperimentare ed ho in programma un paio di piatti molto ma molto gustosi tra cui anche due dolci. Stay tuned!
Passiamo al piatto di oggi: l'altro giorno ho fatto spesa ed ho comprato i cavoletti di Bruxelles. Tutte le volte ne vengo attratta, sarà che sono così piccoli e carini, dei cavoli in miniatura davvero!
Non so mai come cucinarli ed ogni volta cerco un modo diverso.
Questa volta ho unito i cavolini al mio piatto preferito: il salmone.
Lo mangerei da mattina a sera, al vapore, al forno, con la pasta, con l'omelette, nel tost, affumicato...ah ingorda!
L'ho sempre adorato però da un paio di anni ho iniziato ad inserirlo regolarmente nella mia spesa e ogni settimana lo mangio, piuttosto rinuncio ad altro - uhm a cosa però?!! - ma il salmone non manca MAI!
E oggi superclassico: in padella con sale, pepe e aneto.
Ma andiamo con ordine.
Ingredienti per 2:
2 filetti di salmone da circa 180gr

300gr di cavoletti di Bruxelles
1 noce di burro
1 rametto di timo
sale e pepe 
olio e.v.o
Per prima cosa diamo una scottata ai cavoletti eliminando prima le foglie esterne che dovessero essere da eliminare.
Sbollentiamoli per 5' in acqua salta, scoliamoli e mettiamoli da parte. Ungiamo una piccola pirofila e facciamo dorare in forno le nostre verdure aggiungendo sale, pepe ed un rametto di timo.
Basteranno 10' a 180°C rigirandoli di tanto in tanto. Tiriamo fuori dal forno e aggiungiamo la noce di burro.
Nel frattempo cuociamo il salmone in padella - ma se preferite anche in forno va benissimo - aggiungendo solo un pizzico di sale e pepe e dell'aneto precedentemente sminuzzato.

Salsa: questa salsa è una delizia! 
Prendete due cucchiai di mostarda, io uso quella al miele. Aggiungete 1 cucchiaio di sciroppo d'acero, un pizzico di sale e un pò di pepe macinato sul momento.
Servite il vostro salmone con i cavoletti ed un cucchiaio di salsa.
Fantastico il sapore dei cavoletti con il dolce della salsa che con la mostarda così dolce ed il retrogusto dello sciroppo si sposa che è una meraviglia!
Buon mese a tutti

venerdì 24 maggio 2013

Lollipops di polipo glassato

venerdì 24 maggio 2013

Buon venerdì! 
Piove, fa freddo, sembra inverno. Vedere il ciliegio carico di frutti sotto la fitta pioggia stona un pò... 
E pensare che dovrei anche andare al corso d'inglese, far la spesa, comprare un regalo, andare in palestra mentre l'unica cosa di cui avrei voglia è una tazza di thè fumante e un buon libro. Proprio come nelle uggiose giornate autunnali.
E come se non bastasse gli amici che ti chiamano da Atene e ti dicono "che peccato che non sei qui a goderti il mare con noi".
Sì grazie, pugnalatemi pure. Tanto...
Il post di oggi è un piatto che ho preparato qualche settimana fa. E poi come al solito sono stata trascinata dalla corrente degli eventi ed è rimasto lì.
Un piatto dal sapore decisamente estivo visto che l'ingrediente principale è il polipo. Quando ci penso mi vien subito in mente la Grecia, dove si vedono file di polipi al sole ad asciugare...
E va beh, passerà no?!
Questa volta non è la solita insalata di polipo o cucinato con le patate (che resta comunque ottimo!) ma ha un tocco in più dato dal miele.
Ingredienti per 4
1 polipo grande
pepe nero
1 cucchiaio mix di spezie tandoori 
vino bianco 1 l
2 spicchi d'aglio (se vi piace)
1 fetta di pane raffermo
miele d'acacia
olio piccante

Prima di tutto mettere il polipo a bollire in una pentola grande con acqua, una foglia di alloro e il vino bianco. Dipende dalle dimensioni del polipo, almeno 1 ora ma poi controllate.
Lasciarlo poi riposare nella sua acqua di cottura per altri 30' a fuoco spento. Tagliarlo a pezzetti ed infilarlo in spiedini di legno.
Ricavare delle briciole di pane e farle diventare croccanti in padella con l'olio piccante e le spezie.
Passare gli spiedini con dell'olio e metterli sulla griglia qualche minuto. Glassare poi con miele e ripassarli nelle briciole di pane.
Servirli su un'insalata fresca di spinaci baby e mandorle.

*La ricetta originale dal sito www.finedininglovers.com precedeva l'utilizzo di altri ingredienti quali la salsa di ostriche e la pancetta. Mi sembrava il tutto troppo accessivo per un pranzo con gli amici e vi assicuro che anche così sono stati graditissimi!

giovedì 9 maggio 2013

Tuna kebab

giovedì 9 maggio 2013

Sveglia prestissimo, mille idee, la stampante che non va..arrrgh!
Donne sull'orlo di una crisi di nervi! In più la tecnologia che invece di aiutarti fa di tutto per farti impazzire...perchè?
Gente, siete avvisati: questo è un periodo di iper-attività quindi...alla larga.
Corri di quà e di là e poi...poi ci sono però le serate con i super amici, quelli che inizi a dire una frase e la completano, quelli che ti guardi e ti danno già la risposta prima che tu abbia fatto la domanda e che se dici una sciocchezza per loro invece è una grande idea...
E allora quando ci sono serate così tutto il resto...è noia. Non conta. Va tutto in secondo piano: il tipo annoiato che annuisce per farti un favore, la gente che guarda con diffidenza le tue idee, quelli che se la tirano e restano nella loro noia.
Quindi ricaricata dal supporto del mitico Alberto ecco il pranzo di oggi: kebab di tonno e cous cous agli agrumi e mandorle.
Ingredienti per 2
200gr di filetto di tonno, tagliato a cubi
1 arancio, succo + zest
pepe
olio evo
100gr di cous cous precotto
una manciata di mandorle
una manciata di uvetta 
prezzemolo

Preparare il cous cous e sgranarlo. Bagnarlo con un filo d'olio, il succo di 1/2 arancio e condirlo con le mandorle, l'uvetta amollata, il prezzemolo, sale e pepe.
Mettere i cubetti di tonno a marinare con sale, pepe, il succo del restante arancio e lo zest. 
Dopo 1 ora infilzare i cubetti su due stecchini di legno per spiedini e cuocerli su una griglia per qualche minuto.
Servire il kebab di tonno con un filo d'olio ed il cous cous a parte.

Sedetevi, gustatevi il sapore dell'arancio e il tonno che ricorda l'estate e dimenticatevi tutte le preoccupazioni! 


domenica 16 dicembre 2012

Sarde alla beccafico

domenica 16 dicembre 2012
Il sole splende finalmente su Bologna! Un week end piuttosto carico di agitazione, martedì si avvicina e l'idea di discutere la tesi mi fa venire il volta stomaco. 
Mi sento come se fossi fuori dal mio corpo e me ne stessi lì ad osservare gli avvenimenti, senza che nulla mi tocchi. Penso ai regali, al Natale e di martedì... è come se mancassero settimane, invece è dopodomani.
Strano.
Mi sono isolata questa settimana, ho saltato yoga venerdì, sono uscita per negozi, sabato sera a casa a guardarmi uno dei miei soliti film ambientati tra 700 e 800 alla Jane Austen. Insomma...
Ed ho cucinato. Soprattutto cucinato. Sarde alla beccafico che vi propongo in questo post, banana bread copiato da una ricetta di Nigella, pizzoccheri, topinambur al burro e arance...insomma ho cercato di tener la mente occupata per non pensare continuamente alla tesi. 
Funziona.
Il piatto che vi propongo oggi sono appunto le sarde alla beccafico, versione palermitana (perchè mi dicono che quella catanese è diversa quindi prendo per buona quest'annotazione).
Venerdì ho fatto la spesa pre natalizia - mi porto avanti!- e in pescheria ho visto queste sarde fantastiche. Ora, le sarde come tutto il pesce azzurro fa bene, costa poco e viene pescato nel nostro mare quindi...non ci sono scuse!
Ne ho comprato due etti solo per me, gli altri in famiglia non le amano in particolar modo, invece io impazzisco soprattutto se sono alla griglia. Ma d'inverno chi ha voglia di farsi il pesce alla griglia, in casa tra l'altro! Quindi cerca di qua e cerca di là ho trovato il supporto che cercavo per la preparazione nel blog http://lamontagnaincantata.blogspot.it/ dove troverete dei piatti deliziosi e spiegati in maniera semplice e chiara per tutti.
Ingredienti per 2

  • 300gr di sarde pulite, eviscerate ed aperte a libro (mantenete la coda)
  • 4 cucchiai di pangrattato
  • olio e.v.o
  • prezzemolo tritato finemente
  • sale e pepe
  • 2 filetti di acciuga sott'olio
  • pinoli circa 1 manciata
  • 1 limone
  • alloro
Prima di tutto pulite le sarde, evisceratele e aprendole a libro mantenete la coda. Fate tostare il pangrattato in una padella facendo attenzione perchè brucia in un secondo! Unite in una ciotola in pangrattato, l'olio e.v.o, sale e pepe, l'uvetta in precedenza ammollata, i pinoli tostati ed il prezzemolo. La ricetta prevedeva anche la cipolla ma io non l'ho usata come al solito. Unite anche i filetti di acciuga tagliati a pezzetti. Con questo impasto farcite la sarda arrotolandola su se stessa tenendo la coda all'insù mi raccomando.
copyright Soulkouzina.blogspot.it

Mettete le sarde così arrotolate in una teglia unta con dell'olio, intervallate ogni sarda con 1/2 foglia d'alloro e cospargete con un'emulsione di olio, succo di limone e un cucchiaino di zucchero. Se avanza del pangrattato cospargetelo sopra le sarde e terminate con qualche fettina di limone.
In forno a 180°C per non più di 20'. Lasciate riposare una mezz'oretta e servite!
Sono davvero ottime, in estate devono essere una goduria :)


mercoledì 5 dicembre 2012

Burger di salmone

mercoledì 5 dicembre 2012
Mi chiedo perchè le persone non rispettino gli altri. No no tranquilli non si è risvegliata la mia vena polemica contro i miei simili, anzi. Mi domando però perchè chi viene pagato, con un buon stipendio diciamocelo, non rispetti il suo ruolo. Oramai tutto il web sa che mi dovrei, e sottolineo dovrei, laureare in tempi brevi, talmente brevi che mancano meno di due settimane. Bene, il mio relatore ha deciso di sparire e nell'ordine, con un'allerta meteo nei prossimi giorni per cui è prevista neve, devo: stampare la tesi, consegnarla in segreteria a Forlì, consegnarne copia al relatore, prenotare e ritirare la corona d'alloro, organizzare una pseudo festa di laurea, fare le valigie, e un paio di cose stupide e dilettevoli come fare shopping pre natalizio e farmi taglio e colore (visto che ho individuato il primo capello bianco)!!!!
Parafrasando un celebre film DONNE SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI!!!!
Il tutto in una settiman. Beh certo facile..
Se poi stai come un ebete davanti al pc ad aspettare che la casellina delle email segnali un nuovo messaggio e quando finalmente arriva e leggi un laconico "continui così che ce la facciamo"...beh lascio a voi capire come mi sento in questi giorni. 
Per fortuna ci sono amici che tra una battuta, una telefonata o uno scherzo per messaggio mi risollevano l'umore. La pazienza viene però messa a dura prova, ti senti impotente quando la tua giornata dipende dalle decisioni altrui. Se io ho una scadenza mi faccio mille problemi, mille salti mortali pur di rispettarla e anche se è una scadenza che riguarda altre persone faccio a modo che venga rispettata. Perchè c'è cos' menefreghismo? Sì perchè questo per me è menefreghismo, puro e senza se o ma.
Ah certo dimenticavo di dire che nel frattempo dovrei anche studiarla la tesi tanto per affrontare la discussione. O meglio...quasi quasi mi presento lì e non apro bocca, mi infilo la corona e tanti saluti alla commissione. Sarebbe un momento impagabile!
Questi giorni sono quindi all'insegna del fast e furious in tutti i sensi anche in cucina dove mi preparo pasti fast e sto mangiando da schifo lo ammetto. 
Questi burger di salmone sono un modo per riciclare il pesce rimasto e potete farli anche con del merluzzo o altro pesce bianco.
Io sono andata un pò ad occhio con le dosi che possono essere così per due persone:

  • 2 filetti da circa 200gr di salmone
  • 1 uovo
  • prezzemolo
  • curry qb
  • olio e.v.o
  • sale e pepe
  • pangrattato
Togliete la pelle al salmone con un coltello ben affilato, se ha delle lische con molta attenzione toglietele e procedete a tagliarlo a dadini come se fosse una tartare. In una ciotola raccogliete il pesce, salate e pepate, aggiungete il curry in polvere, l'uovo sbattuto e amalgamate bene, aggiungete pangrattanto quanto basta per rendere l'impasto più compatto.
In una padella antiaderente scaldate un filo d'olio, con l'aiuto di un coppa pasta quadrato formate dei quadratini e mettete direttamente sulla padella il coppapasta con il pesce all'interno. Lasciate cuocere con il coppapasta e dopo 4' toglietelo aiutandovi con un coltello se servisse, girate i burger e cuocete per altri 4' circa. Servite con verdure grigliate e con una spolverata di prezzemolo.
*Il coppapasta serve per dargli una forma ed evitare che si aprano durante la cottura ma potete anche fare delle palline con le mani e schiacciarle leggermente, proprio come se fossero hamburger di carne.

sabato 8 settembre 2012

Memorie di un'estate

sabato 8 settembre 2012
Buon sabato a tutti! Rientro questa settimana dopo un mese di assenza. 
Un mese lungo, caldissimo con temperature di 42°C che toglievano il sonno e la voglia di fare anche un minimo movimento.
Rientrando a Bologna ho fatto fatica a vedere S. Luca che era avvolto da una fitta foschia e il benvenuto è stato un nubifragio biblico direi!
Per la prima volta ho sentito nostalgia di Bologna, dell'Italia in generale.
Partire con attese alte aumenta notevolmente il rischio di restare delusi in seguito. La cosa peggiore è stato vedere come il paese che senti come casa tua sta cambiando così radicalmente. E non mi riferisco certo alle abitudini dei greci quanto piuttosto al modo di comportarsi.
Chiunque sia stato in Grecia penso sarà stato colpito dall'ospitalità, dalla cortesia, da gente semplice ma di cuore. Questa volta ho notato un ribaltamento opposto, repentino e anzi un inaridimento del cuore che non mi sarei aspettata.
Conservo però ricordi piacevoli dei tramonti, del mare cristallino, della baie isolate raggiungibili solo in barca, della pesca con gli amici all'alba, le cicogne sui campanili e animali selvatici come volpi e cinghiali avvistati nelle torride serate passate in balcone, delle stelle della notte di S. Lorenzo e dei desideri silenziosamente espressi.
Ricordi come cartoline direi. Alla fine ciò diventerà la Grecia che conosco. Una sbiadita immagine da cartolina, che guarderò con nostalgia.
Così come un piatto che suscita memorie estive è il piatto di oggi. Preparato durante le vacanze dopo un giorno in barca a pescare. La pasta con i ricci
Se qualcuno li ha mai comprati sa che sono costosissimi, infatti bisogna raccoglierne una grande quantità per ottenere una quantità di polpa decente.
Il sapore è deciso se mangiati crudi, saltati in padella con la pasta invece risultano meno decisi e più accettabili dagli scettici.

Ingredienti per 6
la polpa di circa 30 ricci (meglio se a pelo corto perchè più facili da aprire se non avete l'apposito attrezzo)
600 gr di spaghetti
2 spicchi di aglio
1 mazzetto di prezzemolo
olio e.v.o
1 peperoncino piccante fresco

Come si fa
Mettiamo la pasta a cuocere e nel frattempo prepariamo il condimento.
Dopo aver estratto la polpa dai ricci, tagliandoli a metà e ripulendoli con un cucchiaio mettere la polpa in un contenitore.
Nel frattempo far scaldare un filo d'olio e.v.o in una padella ampia, far rosolare l'aglio e dopo toglierlo.
Versare la polpa dei ricci, far rosolare qualche minuto finchè non si scioglierà, aiutatevi con una forchetta eventualmente. Scolare la pasta al dente e aggiungerla nella padella con il composto.
Far saltare qualche minuto.
Aggiungere il peperoncino finemente tritato e il prezzemolo solo alla fine.
Impiattare.
Regolatevi di sale alla fine per evitare che possa risultare un condimento troppo saporito.

Intanto vi auguro un buon fine settimana e vi ringrazio per i commenti anche durante questo mese di assenza e per le vostre visite!


giovedì 7 giugno 2012

Cous cous mediterraneo

giovedì 7 giugno 2012
Che belle queste giornate di caldo! 
Sarebbe bello durassero per mesi e mesi...mi sento già una voce fuori dal coro visto che in molti sono già lì a bocheggiare per l'afa.
Beh tengo ancora botta per ora, mi godo il sole e stesa sul prato con la testa all'insù mi perdo a guardare le nuvole.
In giardino spuntano le nespole, i primi pomodori iniziano a farsi rossi, le zucchine aprono i loro fiori, le melanzane dondolano dolcemente...
E l'odore di mentuccia, timo, basilico, citronella, origano, salvia e rosmarino mi fanno compagnia sotto il portico mentre cerco di studiare per il nuovo esame.
In questi giorni ammetto che non ho gran voglia di chiudermi in cucina anche se ho qualche guizzo come quello di oggi.
Mamma aveva fatto una dadolata di verdure mediterranee: melanzane, zucchine, carote, patate e peperoni gialli. Che farci?
Le ho messe insieme a del cous cous anche se avevo intenzione di fare il bulgur oggi, ma poi dovevo aspettare che si cuocesse e non avevo tempo stamattina.
Poi però mi sono ricordata che dovevo preparare i totani per pranzo!!!!

Eh va beh ho usato il cous cous come contorno e poi ho preparato il pesce.
Laviamo per bene il pesce e lo tagliamo a pezzi non troppo piccoli. Vediamo un pò.
Ingredienti

  • 4 totani circa 1kg in totale
  • pomodorini pachino
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • pepe qb
  • finochietto selvatico o aneto
  • olio e.v.o qb
Come si fa
Tagliamo il pesce come dicevo all'inizio del post. Facciamo rosolare con un filo d'olio e.v.o di ottima qualità mi raccomando!
Quando si sarà consumata l'acqua rilasciata dai totani sfumiamo con il vino. Lasciamo evaporare e uniamo i pomodorini pachino tagliati a dadini e se vogliamo aggiungiamo anche un cucchiaio di passata di pomodoro. Aggiungiamo anche il finochietto selvatico.
Lasciamo cuocere a fuoco dolce per circa 15', terminiamo con un peperoncino se piace, aggiustiamo di sale eventualmente e pepe. Attenzione al sale, meglio aggiungerlo alla fine per evitare che sia eccessivamente salato!
Mia mamma ha cotto da parte della bavette e le ha condite con questo sughino, io invece l'ho accompagnato con il cous cous. 
Ottimo!!!!

lunedì 4 giugno 2012

Pranzo...fast!

lunedì 4 giugno 2012
Ragazzi buon lunedì a tutti/e!
Ennesimo week end di scosse qui in Emilia, sembra che però non abbia avuto conseguenze negative sulle persone per fortuna!

In questi giorni un pò frenetici di periodo pre esame, terremoti, raccolta fondi e viveri le cose si fanno tutte in fretta.

E anche i post sono express.
Infatti il titolo non è a caso. Sabato avevo un pomeriggio di yoga durante il quale abbiamo raccolto generi di prima necessità per le popolazioni colpite dal sisma e quindi dovevo darmi una mossa e mangiare qualcosa di veloce - anche perchè io sono la persona più lenta a mangiare!
Mmmm la pasta non l'avrei digerita, carne men che meno. Panino! Sì ma troppo pane...uff.

Io AMO il pane brischettato, i crostini e tutte queste cose quindi mi sono "inventata" un crostino che a vedere non sembra niente di che ma in realtà si scioglie in bocca.
Eccolo qui: crostino alici e ricotta.
Ingredienti:

  • pane tipo pugliese
  • pomodorini
  • 2/3 filetti di alice sott'olio
  • ricotta qb
  • rucola qb
Come si fa
Bruschettiamo il pane velocemente, io per far prima l'ho messo nel tostapane!
Filo d'olio e ci spalmiamo sopra la ricotta. Tagliamo i pomodorini da parte e li lasciamo qualche minuto a macerare con olio, sale e pepe. Adagiamo le foglie di ruchetta e sopra mettiamo i pomodorini. Completiamo con qualche alice sott'olio e un giro di olio e.v.o
Una goduria!
E vi dirò la dolcezza della ricotta compensa il salato dell'alice. Perfetta!
Un abbraccio a tutti e grazie mille delle visite, anche su fb :)

mercoledì 16 maggio 2012

Profumo di mare - pagro alle erbe

mercoledì 16 maggio 2012
Buongiorno!
Che cielo orrendo sopra Bologna, grigio, cupo e con qualche pioggia. Per fortuna un, e dico uno solo, raggio di sole fa capolino.
Non certo l'umore migliore per affrontare domani l'ennesimo esame all'università. Giorni di attesa e suspence tra mille impegni, la concentrazione che va e viene e sopratutto i risultati delle prove precedenti che non arrivano :(
Quando si preparano gli esami ci si isola un pò dal mondo, perfino io sempre raggiungibile mi disconnetto dalla rete e spengo il telefonino.
Per fortuna ogni tanto ci si prende una pausa altrimenti il cervello andrebbe in fumo. 
Per pranzo ho optato per un velocissimo piatto di noodles con delle verdure piccanti. Piatto vegan, leggero ma sostanzioso.
Ultimamente sperimento sempre più riccette vegetariane e voglio lanciarmi in qualche degustazione vegan visto che a Bologna ne organizzano spessissmo.
Ieri però ho preparato un pesce squisito, ottimo e veramente saporito: il pagro.

Ha una polpa soda, compatta e con un misto di erbe aromatiche è stato veramente il massimo!
Una preparazione facilissima e gustosa. Conferma la mia idea che se sai fare bene la spesa, scegliendo pochi ingredienti, buoni e stando un pò attenti si risparmia, si mangia bene e sopratutto non serve andare a spendere soldi a palate per mangiare il pesce (parlo di Bologna e della regione intendiamoci).
Ingredienti

  • 1 pagro di ca. 1kg
  • erbe aromatiche miste: origano fresco, mentuccia, maggiorana fresca, timo limonato
  • 2/3 fette di limone
  • sale agli agrumi
  • olio e.v.o
Come si fa
Fatevi pulire il pesce in peschieria così risparmiate tempo.
Preparate le erbe come se fossero un mazzetto e le mettete nella pancia del pesce. Adagiate sempre all'interno le fettine di limone.
Sopra mettete qualche altro rametto di timo limonate e di mentuccia romana. Un pizzico di sale grosso aromatizzato agli agrumi e un filo d'olio.
richiudete il pesce in un cartoccio di carta da forno leggermente bagnata e strizzata.
Cuocete in una pirofila in forno a 200°C per ca. 45' o comunque finchè il pesce non ha raggiunto la cottura da voi desiderata!
Che dire è ottimo, il pesce fa bene e servono veramente tre ingredienti: pesce, erbe e olio.
Vorrei veramente che pesci di questo tenero si trovassero nei ristoranti dove ti servono ancora la solita insalata di mare, le alici marinate comprate al cash and carry, e ancora nel 2012 il cocktail di gamberi (gli anni '70 sono passati da un pezzo amici!).
Che dire, sempre più critica ma se devo spendere i soldi per tre cose insulse meglio fare una bella spesa e invitare gli amici a gustarsi cibo genuino e fresco!
Un abbraccio a tutti :)

giovedì 10 maggio 2012

Saltinbocca di mare

giovedì 10 maggio 2012
Oggi avevo proprio voglia di "viziarmi" con un pranzo preparato con calma, senza fretta e gustoso. Avevo comprato un'ottima coda di rospo l'altro giorno in pescheria e l'avevo accantonata nel freezer in attesa di tempi migliori. Nella puntati di ieri di "Cuochi e fiamme" ho visto un'idea ed ho pensato subito di copiarla. Avevo già sperimentato la coda di rospo con il bacon e la passata di ceci e questa invece riprende un piatto classico della cucina romana ma con il pesce: i saltinbocca.
La coda di rospo è poi uno dei miei pesci preferiti insieme al salmone, peccato che in pochissimi ristoranti la propongano. Sempre i soliti pesci: orate, branzini, gamberetti e crostacei vari. Ma ci sono un sacco di pesci che non utilizzano, tra cui questo!
Gli ingredienti sono i classici eccezion fatta per il pesce che sostituisce la carne.
Ottima alternativa e servita agli amici fa fare un figurone.
Ingredienti per 3 persone:

  • 1 coda di rospo di ca. 1kg
  • salvia a foglia larga
  • 5/6 fette di prosciutto crudo dolce (io uso quello toscano)
  • pepe 
  • 1 spicchio di aglio
  • olio e.v.o
Come si fa
Sfilettiamo la coda di rospo ricavando delle fettine che poi andremo a passare con il batticarne (mettete della pellicola tra il pesce e il batticarne per evitare che si stracci). Su ogni fettina adagiamo una fetta di prosciutto e una foglia di salvia e li infilziamo con uno spiedino.
In un tegame facciamo dorare uno spicchio di aglio con un filo d'olio e facciamo rosolare il pesce per circa 5-6'.
E sono pronti :)











Tagliando i filetti mi sono rimasti dei ritagli che ho fatto saltare dopo averli passati nel pangrattato e curry; sono venuti dei bocconcini dorati e fragranti ottimi da servire come finger food con una salsa ai peperoni.

Serata estiva

Finalmente questa settimana giunge al termine! Giovedì segna sempre il punto di svolta per il week end. Anche questo non sarà niente di speciale causa studio ma oramai ci abbiamo fatto l'abitudine!
Almeno domani un esame sarà fatto così avrò un pensiero in meno. Molti credono che essere universitari sia una cosa bellissima, feste, scorribande e via dicendo...sì. Poi però ti svegli all'improvviso, è maggio e ti accorgi che è iniziata la sessione di esami e quindi è ora di rimboccarsi le maniche.

Per fortuna ogni tanto ci sono gli amici a spezzare questa noiosa routine quotidiana! Ieri per cena ho preparato un piatto che è semplicissimo e buonissimo ma che non so per quale ragione non preparo mai. Piatto estivo per eccellenza, veloce e ottimo anche come finger food se utilizzate i pomodori ciliegino.
Sto parlando dei pomodori ripieni di tonno. 
Ingredienti

  • 2 pomodori grappolo non troppo maturi
  • 1 scatola di tonno sott'olio
  • sale e pepe qb
  • 2 cucchiai di ricotta fresca vaccina
  • 1 cucchiaino di origano tritato
Come si fa
Beh è davvero semplicissimo: prendiamo i pomodori ben lavati ed asciugati, leviamo la calotta superiore e con l'aiuto di un cucchiaio li svuotiamo dei semi. Mettiamo un pò di sale al loro interno e lasciamo capovolti su un piatto per circa 10-15' per far scolare la loro acqua di vegetazione.
Prepariamo poi il ripieno: scoliamo l'olio dal tonno, mescoliamo con la ricotta (molte volte si utilizza la maionese ma a me proprio non piace visto che già il tonno è sott'olio risulta troppo pesante) fino a formare una crema. Aggiungiamo l'origano e regoliamo di sale e pepe.
Riempiamo i nostri pomodori.
Dicevo che isando i pomodorini è un ottimo finger food con un'insalata mista è perfetto!
Una riccetta express visto che oggi voglio dedicarmi al pesce e preparalo in un modo diverso dal solito.
Buon giovedì a tutti!

martedì 24 aprile 2012

Spada touchè

martedì 24 aprile 2012
Buongiorno a tutti voi! In questi giorni ho come un senso di agitazione addosso che è difficile da levarmi. Sarà il rientro, il tempo così instabile e poco primaverile, gli esami che si avvicinano...non so...
Se qualcuno di voi si sente così mi faccia sapere, almeno mi sentirò meno sull'orlo della follia!
In questi giorni poi è una corsa continua: rimettersi al passo con studio, in ufficio, in casa! AIUTO!!!
Sono tornata da pochissimi giorni e già sogno un week end in agriturismo o in una masseria a camminare tra i prati e godermi i ritmi della natura...grrr
Per "viziarmi" un pò sabato mi sono preparata il pesce spada che è tra i miei pesci preferiti devo ammettere. La riccetta è un pò scopiazzata da quello che ho visto all'ora di pranzo alla prova del cuoco ma siccome mentre faccio una cosa cerco di farne altre 10 insieme con risultati disastrosi a volte, ho seguito la preparazione mooolto distrattamente. 
Ed infatti non assomiglia per nulla a ciò che hanno trasmesso. In ogni modo questa è una possibile preparazione dello spada, veloce e gustosa. Le foto sono tornate per fortuna, anche se queste sono pessime.

Mi ritrovo sempre più a scattare con la macchina in una mano e il tegame nell'altra, mentre qualcuno mi sgrida per aparecchiare e qualcun altro sbuffa perchè ha fame e non ha il piatto davanti. Un manicomio!

Vediamo cosa serve e come si fa!
Ingredienti

  • 1 trancio di pesce spada a testa
  • zeste di 1 limone biologico
  • 1 cucchiaino di semi di papavero
  • vino bianco secco
  • olio e.v.o
Come si fa

Sicuramente manca qualcosa e la fretta si sa non va mai bene sopratutto in cucina! Allora, prendiamo il pesce e in una padella lo facciamo leggermente dorare con un filo d'olio e.v.o (e dico leggermente non come il mio nella foto!)
Senza girarlo lo copriamo per circa 2' con un coperchio. Apriamo e aggiungiamo la scorza del limone in precedenza grattata, i semi di papavero e aggiustiamo di sale e pepe. Lasciamo coperto a fuoco basso per altri 5-8' o finchè non avrà raggiunto la cottura desiderata.
Serviamo con un'insalata fresca, meglio se mista.

Spero in questi giorni di riuscire a tirare un pò il fiato anche se mi sento sempre più una casalinga disperata, una lavoratrice stressata ed una studentessa con l'acqua alla gola, il tutto in un'unica persona!
Un abbraccio affettuoso a tutti voi :)

lunedì 23 aprile 2012

Grigliata della nostalgia

lunedì 23 aprile 2012
Rieccomi al lavoro in un grigio lunedì bolognese. Tutte le volte che torno dall'estero che sia in nave o in aereo trovo come benvenuto un calo di temperatura di minimo 10°C o il più delle volte un acquazzone che solo l'arca di Noè ci salverebbe.
E così pure questa volta di ritorno dalla Grecia - tanto per cambiare. I termosifoni sono accesi (ho provato a tenerli spenti 2gg ma ho iniziato a sentire i primi sintomi di un raffreddamento!), i fiori in giardino non si decidono a spuntare e sembrano in standby da quando sono partita all'inizio del mese :(
Le previsioni parlano sempre di questo fantomatico assaggio d'estate ma io ancora non ho visto un raggio di sole...
E quindi ieri un pò perchè era domenica e volevo prendermela con comodo, un pò perchè avevo voglia di qualcosa di estivo ho preparato la mia griglia e mi sono messa di pazienza a preparare totani e polpo grigliati!
L'odissea per prendere questo pesce! Sabato mattina bella fresca mi alzo e vado con mamà in pescheria. Bene adocchio un paio di pesci che fanno per me e mentre aspetto che mi puliscano i frutti di mare mi passa tranquillamente davanti una tipa sui 35anni, acida più di un limone acerbo e tranquillamente mi spinge da parte tanto da farmi barcollare (ok ero apoggiata ad un carrello ecco il perchè dell'equilibrio precario). Bah richiamo la sua attenzione sul fatto e neanche aspettasse il momento giusto per sfogarsi inizia a darmi della repressa, a dirmi che ho dei gravi problemi e che lei è incinta. Ok scusa se non ho visto la tua pancia ma il fatto che sei incinta non giustifica che sei una cafona le rispondo. Niente da fare, interviene suo marito (?) che si avvicina pericolosamente al banco del pesce col loro mini chiuaua (sapete ho un cane ma questa tendenza a trattarli come bambini e la poca igiene che a volte si manifesta portandoli a spasso in supermercati o ristoranti mi urta) e inizia ad infamarmi pure lui.
Cavolo ma perchè non torniamo più a dire "permesso", "mi scusi", "grazie"...sono cose stupide ma la gente non ci fa più caso. Inutile che ci lamentiamo di come va il mondo se nel nostro piccolo crediamo ci sia tutto dovuto.
Va beh, discorsi da bacchettona vero?
Passiamo al pesce che è meglio direte voi! Certo :)
Allora premetto che le foto finchè non mi ristabiliscono la linea internet non riuscirò a postarle scrivendo dal pc dell'ufficio :(
Come si fa
Dunque è semplicissimo: ho preso 4 totani belli grandi, puliti all'interno ed incisi nella parte superiore. I ciuffi tolti e grigliati da parte.
Lo stesso col polpo. Siccome era bello grande e fresco ho dovuto dargli una sbollentata in pentola e lasciato riposare circa 30' con la sua acqua di cottura. Dopo di che tagliati i tentacoli (una parte, il resto preparerò un'insalata in settimana), asciugati, cosparsi co un filo d'olio e messi sulla griglia ben calda.
I totani hanno bisogno di circa 20' di cottura, rigirandoli a metà del tempo o comunque in base alla vostra preferenza. Per il polpo che è già cotto bastano 10' solo per fargli prendere colore.
Da parte ho preparato l'emulsione con il succo di 1/2 limone, olio ad occhio versato a filo. Sbattuto con una forchetta, aggiunto un ciuffo di aneto (l'avevo preso in Grecia e mi era avanzato a casa) sminuzzato, aggiustato di sale e pepe.
Quando il pesce è pronto cospargete la salsa sopra. Questa emulsione va bene con qualsiasi pesce alla griglia e se non vi piace l'aneto potete mettere il prezzemolo oppure la menta fresca o entrambi!
Spero di mettere presto le foto!
Intanto vi auguro una felice settimana.
Baciotti
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