lunedì 29 aprile 2013

Finger food

lunedì 29 aprile 2013
Buongiorno!
Ma oggi è lunedì?
Tra un ponte e l'altro inizio a far fatica a ritrovarmi. Se poi ci metti anche una serata in centro a Bologna con un paio di amici delle superiori ecco che il disastro è assicurato!
Settimana impegnativa questa appena passata ma molto molto proficua. Ed è ufficiale: non cerco più lavoro per dedicarmi alla mia grande passione.
Eh sì perchè ho sempre criticato chi si accontenta di fare l'impiegato ma poi la mattina fa fatica ad alzarsi e arriva a sera demoralizzato per colpa del capo e dei colleghi.
Quindi...sì ufficialmente mi ritiro dal mercato.
Bando alle ciance! Il tempo fa sempre più schifo e con questo clima invernale stare in cucina per me è uno spasso.
Ed ecco che ho riprodotto alcuni finger food per le cene che ci sono state a casa mia durante la settimana. Questa che inizia invece è la settimana santa per i greci e le ricette saranno per lo più vegetariane/vegane (ecco il perchè dei miei post sulla pagina facebook a tema vegan).
Post ricco quindi partiamo subito con questo appetizer che ha il profumo della Puglia grazie alla burrata e alla crema di fave, passiamo poi alla Sardegna con un utilizzo nuovo del pane carasau e finiamo con un crostino gourmet a base di guanciale ed alici spettacolare!

Crema di fave su burratina e bon bon di gouda: adoro i finger food serviti nelle coppe ed in generale nei bicchieri. Questa crema è facilissima e l'ho preparata semplicemente frullando le fave (precedentemente bollite) con olio e.v.o e alcune foglie di timo, sale e pepe. Sul fondo del bicchiere ho adagiato la parte interna della burrata, la stracciatella, e ho versato poi la crema di fave. Da parte ho fritto dei quadratini di formaggio gouda (quello olandese) impanandoli prima nella farina, uovo e pangrattato e fritti in olio di semi.

Un antipasto unico ma anche in porzioni più piccole un'idea per un buffet.



Millefoglie di carasau: questa volta invece ingredienti sardi. Prendiamo del pane carasau, inumidiamolo con dell'acqua e con un coppapasta facciamo dei dischetti. Posizioniamoli su una placca da forno e spruzziamo qualche goccia di olio e una macinata di pepe. Mettiamo sotto il grill finchè non saranno diventate come delle chips croccanti. In una fondina adagiamo il nostro gazpacho freddo e poi alterniamo le chips di pane con delle quenelle di burrata e pomodoro formando un millefoglie. 



E per finire un crostino che vi lascerà a bocca aperta dal suo sapore straordinario.
Guanciale, cipolle caramellate e alici: nord e sud. Prendiamo una cipolla di Tropea la affettiamo finemente e in un tegame con un filo d'olio e.v.o lasciamo stufare qualche minuto. Aggiungiamo un cucchiaino di zucchero di canna e due di aceto balsamico. Lasciamo ridurre e caramellare le cipolle per circa 10'. Assembliamo il crostino (meglio se con pane casereccio o tipo pugliese) partendo con un'alice, mettendo una fettina di guanciale stagionato e passando al grill qualche minuto per farlo diventare croccante. Completiamo con le cipolle caramellate.
Appena morso vi arriverà il dolce delle cipolle seguito dalla scioglievolezza del guanciale ed infine dal sapore salato dell'alice. Un susseguirsi di sapori unici, credetemi. Se poi avete un sifone potreste provare anche a fare una spuma di cipolle ma io per ora mi accontento di questo. 

Fatemi finire questo post ringraziando tutti gli amici che si fermano sulla pagina facebook del blog e mi danno consigli e mi supportano! Love love love :)


venerdì 26 aprile 2013

Tarte au citron meringuèe (e piccola anticipazione)

venerdì 26 aprile 2013
Ma insomma due giorni estivi e poi ti svegli, week end neanche a dirlo, e pioviggina.
Ti pareva! 
Era pretendere troppo...lo so.
Ma non demordo perchè se il tempo è brutto posso chiudermi in cucina e sperimentare nuovi piatti.
Molti dei piatti che sto provando in questi giorni non li condivido sul blog, un pò perchè sono esperimenti e quindi la riuscita non è garantita ed un pò perchè questo blog nasce con l'idea di soul food o comfort food che dir si voglia. 
Le sperimentazioni quindi continuano ed anzi ho una news: dopo l'estate ci saranno importanti cambiamenti! Eh sì rimarrò a Bologna, con buona pace dei miei amici che oramai non sopportano più i miei monologhi su cupcakes, meringate, spume e altre diavolerie.
Chi mi conosce anche poco, anche solo leggendo il blog, avrà capito che cambio idea più o meno come cambia il tempo. Dico una cosa, ne sono convinta e già il giorno dopo voglio tutto il contrario. Ma forse perchè fino ad ora ho cercato di accontentarmi ed ora sono convinta di voler seguire una data strada!
Ma non vi dico di più e anzo passiamo al dolce di oggi che è la classica torta al limone meringata - che però dire Tarte au citron meringuèe fa più scena no?! - che qualche settimana fa ho consegnato ad un'amica.
Ne avevo preparato anche un'altra che tempo due ore è finita!
La ricetta viene dal sito http://foodingrookie.wordpress.com che i consiglio di visitare, è in inglese ma è decisamente facile tranquilli.
Ingredienti base di frolla (22cm)
50gr burro t.a
50gr zucchero velo
1 uovo
20gr farina di mandorle
125gr farina
1 stecca di vaniglia bourboun
1 pizzico di sale
acqua qb
Lavorate velocemente gli ingredienti impastandoli fino a formare una palla. Attenzione a non lavorarli troppo perchè con il calore delle mani il burro si riscalderebbe troppo rovinandovi la consistenza della frolla. Mettete la palla di impasto in frigo almeno 1 ora coperta da pellicola. 
Trascorso il tempo riprendete l'impasto e stendetelo tra due fogli di carta da forno. Foderate una tortiera di 22 cm lasciando i bordi leggermente alti.
Coprite con un foglio di carta da forno  e dei legumi secchi e cuocete a 180°c per circa 20'.
Mettete la base di frolla a rafreddare e preparate il lemon curd.

Ingredienti crema al limone
1 uovo
90gr zucchero semolato
70gr succo di limone fresco
zest di 3 limoni bio
150gr di burro t.a a cubetti

In un pentolino sopra un fuoco medio-basso mettere l'uovo con il limone, lo zucchero e le zest. Mescolare di continuo finchè la crema non si addensa (non serve farina al max 1 cucchiaino di maizena!). Appena si addensa mettete da parte ed unite poco alla volta il burro a cubetti e continuate a mescolare. Lasciate rafreddare la crema e dopo versatela sul guscio di frolla.
Mettete in frigo.
Preparate la meringa montando i bianchi (a temperatura ambiente!) con un pizzico di cremor tartaro, con la sac a poche fate dei ciuffi di meringa sulla vostra base e mettete in forno 4' al max con funzione grill per far dorare la meringa.

Da come è stata spazzolata era ottima direi!


martedì 23 aprile 2013

Profumo di mandorla

martedì 23 aprile 2013

Rieccomi! Ci sono.
Vado e vengo ma ci sono. Ho ripreso a cucinare e fare nuovi esperimenti quindi la mente è più attiva che mai. Ma la stanchezza....
Il cambio di stagione non vuole decidersi ad essere definitivo e si passa dall'estate all'autunno nel giro di due giorni...ok lasciatemelo dire "non ci sono più le mezze stagioni". Sacrosanta verità!
Il giardino è invaso da fiori e tulipani vari che mi sono portata dietro da Amsterdam, ho imbiancato casa  aprofittando delle giornate estive che abbiamo avuto la scorsa settimana e persino qualche gita al parco a prendere il sole c'è stata nei week end scorsi.
Naturalmente passo da periodi di letargo più totale a quelli di frenesia più totale, non riuscirò mai a trovare una regola lo so!
Per fortuna ogni tanto mi ritaglio dei pomeriggi ed essendo a casa da sola spadello, cuocio, friggo, emulsiono, affetto trasformando la casa in un campo di battaglia (con buona pace di chi rientra la sera).
Poi però faccio trovare sul tavolo da pranzo una torta come quella di oggi, soffice, profumata e tutti i disastri che combino - in cucina e non (sopratutto fuori dalla cucina) - si dissolvono quando ti prendi un attimo di relax e ti godi una tazza di  the profumato e una fetta di questa torta.
La ricetta è greca e l'ho ripescata in una vecchia rivista che avevo in casa ed è del pasticcere più famoso in Grecia, Stelios Parliaros (se capitate nella capitale greca non perdetevi il suo negozio Sweet Alchemy perchè è una goduria, per gli occhi ed il palato http://www.parliaros.gr)
I suoi dolci sono facili, con pochi ingredienti e si trovano spesso dei tutorial in cui spiega come realizzare tutte le sue preparazioni.
Questa è una delle torte più facili in assoluto e.... è vegan!
Sì perchè la Pasqua per noi è tra pochissimo, il 5 maggio, ed in questo periodo di Quaresima si mangiano molti piatti vegan (e non solo) che vanno sotto la categoria "nistisima", quindi adatti per il "digiuno quaresimale".

Ingredienti per 10 porzioni
250gr farina per tutti gli usi
150gr mandorle bianche intere
160gr olio di semi o e.v.o (che sia un evo leggero altrimenti optate per uno di semi)
160gr succo d'arance fresco
160gr zucchero a velo setacciato
1 cucchiaino baking powder
1 cucchiaino cannella in polvere (io l'ho sostituito con dei semi di vaniglia bourboun)

Facilissima e si prepara in pochissimo: in una boule mettete il succo d'arancia, aggiungete l'olio e lo zucchero a velo. Mescolate bene con una frusta a mano.
Preparate le mandorle tostandone una manciata per guarnire la torta e il resto passatele al mixer trasformandole in una farina sottilissima.
Aggiungiamo la farina, il baking, la vaniglia (o cannella) e la farina di mandorle al composto liquido.
Se dovesse essere troppo denso possiamo aggiungere qualche goccia di latte di soia!
Versiamo in una teglia precedentemente oleata ed infarinata di 20cm o in un cerchio da pasticceria.
Cuociamo nel forno ben caldo a 180°c per almeno 40'-50' controllando con uno stecchino che la torta sia ben cotta.
Buonissima, si conserva per qualche giorno fuori frigo non avendo derivati animali.


giovedì 18 aprile 2013

Revani

giovedì 18 aprile 2013

Periodo di dolci questo. Un pò perchè me li ordinano amici e conoscenti ed un pò perchè si avvicina la Pasqua greca e siamo sempre a trafficare in cucina. Popolo di mangioni come direbbe una cara amica!
Ed è vero...chiacchieriamo fino allo sfinimento e mangiamo fino allo sfinimento. Forse beviamo anche fino allo sfinimento ora che ci penso... ma tant'è. Ce la godiamo insomma, almeno a tavola.
Il dolce di oggi è un dolce che devo ammettere da piccola odiavo. Tipico della regione di Veria, nel nord della Grecia dove passavo tutte le estati prima di trasferirmi verso sud, anche se la sua origine è turca ed è stato poi esteso a tutti i paesi balcanici. Non so perchè ma non concepivo l'idea di mettere lo sciroppo su un cake, per me era già buono così. Perchè diavolo aggiungere uno sciroppo così speziato?
E neanche ora devo ammettere che ci vado troppo d'amore ma ogni tanto in casa spunta l'idea di preparalo ed eccolo qui. Questa volta l'idea di prepararlo mi è venuta da una cena a tema etnico in cui serviva il dolce ed ho deciso di proporre questo perchè mi pareva uno dei dolci "etnici" più soft rispetto ai soliti baklava, kataifi, ladduh indiani e via dicendo...
La versione più semplice è quella del blog http://souvlakiforthesoul.com/2012/06/really-rich-revani-cake che vi consiglio di visitare ed è anche la versione più veloce. Il dolce una volta cotto sembrareà nè più nè meno come uno sponge cake anglosassone su cui si dovrà versare appena sfornato una generosa dose di sciroppo aromatizzato con arance, cannella e chiodi di garofano.
Calorico sì ma se ne mangerete un quadratino (di più dubito che riusciate) non succederà niente!

Ingredienti per ca. 25 porzioni
500gr zucchero semolato
600ml acqua
5 chiodi di garofano
zest di 1 arancio bio
1 stecca di cannella
225gr burro a temperatura ambiente
6 uova
120gr farina 00
175gr semolino sottile
1 cucchiaino baking powder
120gr mandorle finemente tritate o farina di mandorle
1 cucchiaino di semi di vaniglia
2 cucchiai di brandy 
pistacchi per guarnire

Iniziate con il preparare lo sciroppo: 300gr di zucchero, 600ml di acqua messi in una casseruola a fuoco medio. Aggiungete la scorza, la cannella e i chiodi di garofano. Mescolate fino a far sciogliere lo zucchero e lasciate sobbollire per circa 15' mescolando di tanto in tanto.
Preparate il cake sbattendo il burro con le fruste finchè non diventa chiaro e spumoso. Aggiungete lo zucchero rimasto e le uova una ad una.
In una boule mescolate la farina, il semolino ed il lievito. Aggiungetelo al composto di burro e uova sempre mescolando. Aggiungete la farina di mandorle o le mandorle tritate ed infine la vaniglia e il brandy.
Cuocete in una teglia rettangolare o in una circolare di 28cm per circa 40' a 180°c controllando con uno stecchino.
Appena sfornato fate qualche buco sulla superficie con uno stecchino e fateci colare sopra lo sciroppo che oramai si sarà intiepidito.
Guarnite con granella di pistacchio oppure (tanto per farsi del male) con una pallina di gelato alla vaniglia (se poi aveste il gelato kaimaki che si fa solo in Grecia beh allora sareste troppo fortunati perchè merita).

Un ringraziamento speciale a Come'n kitchen per essersi fidati di servire il mio dolce ad una loro cena (e a Niccolò che ho fatto sicuramente impazzire con i miei dubbi)!

martedì 16 aprile 2013

Colazione da campioni

martedì 16 aprile 2013
Arrivato il caldo!!!!
Beh la primavera. Il caldo vero, quello che ti brucia, che il più delle persone non sopportano ma che per me è una goduria, beh per quello ce ne vuole ancora.
Ma chi ben inizia è a metà dell'opera quindi in questi giorni mi sono goduta giri in centro in shorts, giornate al parco con gli amici e i primi gelati.
Ma la mettina ora che fa caldo non so mai cosa mangiare. Oltre alla solita mug di caffè americano ai gusti più improbabili (vaniglia, caramello, biscotto e via dicendo) vorrei anche mettere qualcosa sotto i denti. Quindi è da qualche settimana che mi sto mangiando delle barrette di cui ho sempre sentito parlare ma che ho sempre e solo mangiato da Starbucks.
Sì sì proprio nella famosa catena di coffee house americana. Da quando vivevo ad Atene sono una grande fan del loro mitico frappuccino, versione maxi, con panna e salsa alla vaniglia (che poi ti viene mal di pancia e ingrassi beh quella è tutta un'altra storia!).
Quindi nei miei vari viaggi per l'Europa quando entro da Starbuck mi sparo sempre un loro dolce: prima la apple pie, poi i brownies, i muffin ai mirtilli e ora loro....le barrette di cui mi sono innamorata.
Granola bars. 
Che poi mica solo a colazione, io me le smangiucchio durante tutto il giorno. Cereali, miele, semi e anche qualche goccia di cioccolato. Insomma quel che non uccide, ingrassa (o forse non era così).
La ricetta l'ho provata dal sito joy of baking come al solito. 

Ecco qui:
190gr di avena (io ho preso un mix di cereali)
90gr cocco essiccato
100gr mandorle a filetti
60gr di semi misti (zucca, sesamo, papavero, lino)
90gr gocce di cioccolato
60gr di cranberries essiccati (o mirtilli o ciliegie)
1 pizzico di sale
vaniglia
1 cucchiaino di cannella
60gr burro
160ml miele
*Ora io lo zucchero e il cocco non li ho usati, diventa troppo pastoso il gusto. Ed il miele ne ho usati 2cucchiai quindi non so se era la quantità riportata.
In una boule mescolare i cereali, il cocco e le mandorle a filetti. Trasferirli in un tegame e farli tostare in forno finchè non diventano dorati (12-15'). Metterli in una ciotola più grande ed aggiungere i mirtilli essiccati, le gocce di cioccolato, il mix di semi, sale e cannella. 
Far sciogliere il burro, il miele, la vaniglia lo zucchero in un tegamino a fuoco basso. Versare lo sciroppo così ottenuto sul mix di cereali e con una spatola livellare il composto. 
Cuocere in forno per circa 25'. Lasciar rafreddare benissimo prima di tagliare le barrette.

E sono ottime anche per un picnic con gli amici al parco :)


martedì 9 aprile 2013

Stare a tavola

martedì 9 aprile 2013

Sembra un post banale dal titolo ma credetemi, nel 2013 quando si esce a cena o pranzo o anche per un semplice aperitivo si vedono e(o)rrori che fanno impallidire.
No non sto parlando di tavole aparecchiate con sei posate o con tre bicchieri che non si sa da dove iniziare, anche se è piuttosto facile.
Sto parlando di quelle piccole ma grandi disattenzioni che possono rendere un pranzo o cena un disastro.
Ho sempre avuto il pallino per come si sta a tavola ma l'ammetto sono io stessa una di quelle che a fine cena si stravaccano sulla sedia (ok con contegno non immaginate chissà che) oppure sbirciano il telefono o altre distrazioni come i gomiti appoggiati.
Però un conto è concedersi un pò di rilassatezza quando si è al pub o a cena in pizzeria o ad una serata goliardica con amici, un conto è magari una cena di lavoro o ancor peggio un appuntamento.
Ora immaginate cena a due: bella location, bell'atmosfera, cibo ottimo ma... uhm venite piantate in asso perchè il "cavaliere" esce a fumare o risponde al telefono magari parlando a voce alta con un suo amico facendo battutacce da b-movie... ok non è troppo?
Ecco. Qunado è troppo è troppo.
E gli uomini che fanno scegliere il vino a te, lo fanno provare a te dicendoti: "tanto non me ne intendo". E già che ci sei glielo versi pure!
Ora non è questione di fighetteria, concedetemi il termine suvvia,  ma ritrovarsi a cena con un'amica che non si stacca dall'iphone iniziando nell'ordine: a taggare il posto in cui vi trovate su facebook, a condividere la foto dell'antipasto (alcuni persino del menù), del primo, secondo, dolce, caffè e amaro e poi vi ritrovate il giorno dopo taggata in 20foto dove non si vede la vostra faccia ma tutti i piatti che avete mangiato durante la serata. EH NO EH!
Quindi ecco un paio di cose, regole o meglio accortezze, da tenere a mente perchè fidatevi, far bella figura a tavola è già metà dll'opera quando si conosce una persona nuova.

  • togliete il maledetto iphone, blackberry o qualsiasi altro diavolo di cel dal tavolo
  • smettetela di smanettare su facebook, whatapp, viber o altre diavolerie simili
  • trattenetevi dall'alzarvi ogni 30' per andare a fumare
  • trattenetevi dal prepararvi una sigaretta spargendo il tabacco sul tavolo
  • imparate una buona volta come si tengono le posate
  • provate a conoscere almeno 3/4 vini se avete una cena galante o se proprio non ci arrivate chiedete consiglio al cameriere ma MAI chiedere a Lei di scegliere il vino
  • se invitate amici a cena servite prima le donne e sempre da destra, dettaglio non da poco
  • rispondete ad un invito entro breve e non lasciate fino all'ultimo la vostra risposta, si capisce che state aspettando di vedere se capita qualcosa di meglio o se vi tocca ripiegare sul primo invito
  • portate sempre e dico sempre qualcosa quando andate a cena a casa di amici: vino, fiori in piccoli bouquet (non serve spendere una fortuna!)
  • ma soprattutto: non riempitevi il piatto con porzioni enormi!se non vi piace?cibo buttato via e il padrone di casa se ne accorge e ci rimane doppiamente male: non avrete gradito ed inoltre butterà via cibo
  • e per ultimo (specialmente per le DONNE): usate il tovagliolo prima di bere, il rossetto sul calice fa schifo!

Alcune sono regole di buona educazione, che non passa mai di moda e non pensiate che sia solo una vanità per aver la cena perfetta. Provate a pensare se invitando qualcuno a cena a casa vostra le regole di sopra venissero tutte disattese. Non vedreste l'ora che i vostri ospiti se ne vadano fidatevi!

lunedì 8 aprile 2013

Aria di primavera

lunedì 8 aprile 2013
Buon lunedì! 
Forse, e sottolineo forse, la primavera si è decisa ad arrivare. E anche una certa inquietudine arriva, voglia di fare, uscire, scoprire le cose nuove che accadono in città. 
E poi per noi greci si avvicina la Pasqua! 
Quindi si cucina, i più fortunati tornano a casa a godersi qualche giorno di sole e caldo (perchè lì sì che la primavera è davvero arrivata) ed in generale si sta più in famiglia.
Qualche settimana fa ho sperimentato una ricetta per il pan di spagna vegan, visto che per noi la Quaresima è ora.... io ve la pubblico comunque, non è il massimo come torta o come base però...però utilizzatela per dei petit fours. Tagliata a cubetti, farcita con una ganache e ricoperta da fondant o da cioccolato diventano quei pasticcini mignon buonissimi...
Il problema è la sua consistenza, non avendo nè uova nè burro al secondo giorno diventa un mattoncino. Il sapore però è buonissimo con l'aggiunta di semi di vaniglia.

Insomma io la preparai per un'amica vegana che è venuta a trovarmi, però ammetto che dovrei sperimentare ancora alla ricerca del pan di spagna vegan perfetto.


Ingredienti
225gr farina 0
70gr fecola di patate
70gr olio di mais
1/2 bustina di lievito
1/2 cucchiaino di vaniglia bourboun
zest di 1/2 limone bio
100gr zucchero di canna
250gr latte di soia alla vaniglia
1 pizzico di sale

In una boule mescolare gli ingredienti secchi: zucchero, sale, lievito, vaniglia in semi, fecola, lo zest di limone. Aggiungere il latte e l'olio a filo mescolando bene con un cucchiaio di legno. Versare in una teglia di 20cm di diametro e cuocere a 180°C per 40'.
Ora a voi la decisione: tagliarla in due e farcirla (come ho fatto io, ma consumarla al max in 2gg) oppure usarla per dei cake pops oppure per dei petit fours...


venerdì 5 aprile 2013

Quinoa di primavera (e piccola parentesi)

venerdì 5 aprile 2013

Buon venerdì.
Cantavano "che fretta c'era, maledetta primavera..." ecco e la primavera se l'è presa proprio con comodo. A Bologna sembra inverno, piove, fa freddo, il morale scende sotto i piedi e ci si aggira per casa come un fantasma. 
Sono anche diversi giorni, quasi settimane che ammetto non ho più voglia di scrivere sul blog, non sono molto attiva su quelli altrui anche se li leggo distrattamente... perchè?
Perchè sono un pò in "scazzo". Da un pò di tempo, pochissimo lo ammetto ma c'è chi si mette d'impegno a farmi spegnere l'entusiasmo, mi sono messa a sfornare cupcakes. Di tutti i tipi anche se ne ho solo sperimentati tre ma è solo questione di tempo.
Da tanto ormai faccio torte e nonostante quando ne parlo con gli amici tutti sono entusiasti, vengono da me a cenare e mangiare, pausa caffè ecc. il loro sostegno è pari a zero!
Torte gratis poi però mi son detta che non è giusto, che anche se sono amici io il burro, uova o altri ingredienti se ci sono richieste particolari comunque li pago, almeno un rimborso potrebbero darlo no? No. Meglio pagare una torta decine di euro più che "darti una mano"...insomma anche la voglia di condividere la passione per la cucina mi è passata. Per fortuna c'è ancora chi ci crede ma oramai mi sono disillusa su troppe cose. Anche per questo non ho più voglia di scrivere ultimamente...

Oggi presa dall'entusiasmo che mi ha dato l'ultimo cupcake preparato al lime e cocco vi posto la ricetta, o meglio un'idea per pranzo o cena che ho preparato qualche giorno fa.
Insalata di quinoa con fave e tofu
La quinoa fa benissimo alla salute oramai lo sappiamo ed è ottima anche come insalata tiepida. Fatela cuocere come riportato sulla confezione. Nel frattempo cuocete anche le fave congelate, fate saltare il tofu nel wok.
Unite le fave, un filo d'olio, un pò di sesamo o del gomasio ed infine la quinoa.
Mescolate bene, aggiungete qualche ciuffo di prezzemolo.
Togliete dal fuoco e preparate il condimento: 3 cucchiai di olio, succo di 1/2 limone, un pizzico di sale e una macinata di pepe.
Mescolate bene con una forchetta e versatelo sulla quinoa. Servite tiepida :)
Se e dico se il tempo si deciderà a migliorare questo è un ottimo piatto da portarsi dietro ad un picnic :)

lunedì 1 aprile 2013

Amsterdam experience

lunedì 1 aprile 2013
Mi sono finalmente decisa a scrivere questo post dopo quasi dieci giorni dal rientro in Italia. Ci ho messo un pò perchè come al solito quando si va via anche solo per un paio di giorni al rientro ci sono tante di quelle cose da sistemare che non si finisce più!
Ho una marea di post in arretrato ma questo è più importante, quindi aproffittando della relativa calma che c'è a casa in questi giorni ecco qui un paio di tips e di reviews di posti che ho visitato ad Amsterdam :)
Il viaggio nasce come regalo di laurea ma siccome a dicembre faceva troppo freddo (anche a marzo credetemi!) ho pensato di spostare la partenza così da festeggiare anche il mio compleanno mentre ero via.
Partenza 18marzo da Milano Malpensa, ecco lo sbattimento è dover prendere taxi, Bologna centrale, Milano centrale in treno (grazie Frecciarossa per i biglietti scontati), navetta, aeroporto. Ce l'abbiam fatta al pelo. Arriviamo tra gli ultimi, forse proprio gli ultimi ad imbarcarci. Easy jet pignola come poche volte ho visto. Un'ora e mezza di volo in cui sto con la faccia spiaccicata al finestrino e vedo le Alpi innevate, poi qualche fiume e poi pianura...pianure a non finire ed è proprio vero che sono Paesi Bassi!
Arriviamo. Amsterdam...
Treno diretto dall'aeroporto Schipol, tram, casa. Appartamento in zona Vondelpark. Wow!
Appena arrivi tutto ti dà l'impressione di essere perfettamente ordinato, armonico, senza un nulla che sia fuori da un ordine prestabilito. Le case, le persone, le biciclette che ti sfiorano perchè ci metti un attimo in più a capire bene dove inizia il marciapiede e dov'è il confine con la pista ciclabile. 

La cosa più traumatica è sicuramente l'impatto con le scale, non so se avete mai avuto l'occasione di vederle ma le scale di casa degli olandesi sono ripide, strette ed attorcigliate. Insomma portar su una valigia da 20kg non è la cosa più facile al mondo. Bene. Sistemati e riposati quel poco che basta tram (2,60€ a viaggio ragazzi, timbrare quando si sale e prima di scendere!) e direzione centro: Leidseplein. Una delle piazze più "vive" della città. Bellissime stradine con un sacco di negozi, bar/cafè e ristorantini. 


Vale la pena farci un giro per una sosta e ci fermiamo a Le Pub Leidseplein dove dato l'orario ci si fa un bell'aperitivo a base di Chardonnay e Birra Heineken (preparate il vostro fegato). Prezzi non proprio contenuti per i nostri standard italiani, siamo intorno agli 8€ a testa per il bere e una porzione di frites (o french fries, patatine). L'atmosfera però premia e lo stile un pò art decò merita sicuramente tanto che ci torneremo una seconda volta per caffè/thè e apple pie.


Indirizzo Leidseplein 2 Amsterdam (fermata omonima con il tram1 verso Centraalstation).


La comodità di affittare un appartamento invece che un hotel (consiglio il sito aribnb.com), è che puoi cucinare la sera se non hai voglia di uscire ed è super conveiente visto che i prezzi nei supermercati sono buoni e poi volete mettere svegliarsi la mattina e far tutto con calma, in pigiama magari...tutta un'altra storia.
Non vi sto a consigliare musei o altri siti di interesse storico/artistico perchè dipende da cosa vi interessa, che tipo di viaggio volete fare, io comunque un giro al museo Hermitage (sede distaccata dell'omonimo russo), al palazze reale e alla mostra di Rembrandt me la son fatta. Oltre che la classica crociera sui canali, molto turistica ma se avete pochi giorni a disposizione o se fa molto freddo come in questo caso la consiglio altamente per poter vedere diversi scorci della città magari difficilmente raggiungibili a piedi per i motivi appena elencati.
*Un consiglio però è quello di NON acquistare i biglietti presso le agenzie sparse per la città ma direttamente all'imbarco del traghetto (ce ne sono diversi, uno proprio di fronte all'American Hotel nella vicina Leidseplein). Infatti noi abbiamo avuto un disguido con gli orari e abbiamo perso la crociera, per fortuna abbiamo avuto i soldi indietro dall'agenzia e il giorno dopo abbiamo avuto uno sconto di ben 9€ sul totale (che oh non è mica male!).

Altro posto che consiglio, adatto anche ai vegetariani ed io infatti ho mangiato vegan, è la catena di grill Rancho, ce ne sono sparse in tutta la città con prezzi sui 20€ a testa per una grigliata mista con contorno di insalata, patate (fritte o alla brace) e una birra. Io invece ho optato per le fajitas vegetariane e mi hanno servito le tortillas con diverse salse:panna acida, guacamole, cetriolini, formaggio gouda e un piatto di tofu saltato con le verdure :)

Un altro posto che consiglio se capitate di visitare la zona ed in particolare il Museo Hermitage è il bar/ristorante che è all'interno il Neva. Ci si serve a self service poi si passa con il vassoio al buffet e si richiede il caffè o la bevanda che si vuole, fragranti torte al cioccolato e torte di mele, croissant, pain au chocolat...tutto gustosissimo a prezzi leggermente più alti che la media ma davvero ottimo se pensiamo alla location, qualità e ambiente.
Indirizzo Museo Hermitage, Amstel 51
E per finire l'ultima sera in città che era anche il mio compleanno :) abbiamo fatto uno strappo alla regola e abbiamo cenato fuori, sulla via principale dove era l'appartamento Via Overtoom. Ci sono infatti un sacco di ristoranti, per la quasi totalità ammetto etnici: indiani, africani, persiani (poco cinese ho visto) ma noi abbiamo optato per un posticino molto carino che avevo adocchiato durante il giorno, Benson's BBq & Grill. Un buco a vederlo di fuori, al massimo 10 tavoli, cucina a vista, arredamento un pò strano stile industriale di recupero con lampade a sospensione, un lungo bancone e cucina a vista. Ci accoglie una ragazza argentina (e meno male visto che la cucina è argentina!) che ci ha intrattenuto con la sua pronuncia deliziosa, il cuoco anche lui argentino, giovane e sorridente.
E il cibo? Beh fantastico, carne ottima e non ho saputo resistere e mi sono sparata un hamburger con cetriolini sotto aceto e una gran quantità di Tabasco, grigliata mista e una torta al cioccolato e whiskey ragazzi....me l ricorderò per un bel pò anche se ne ho assaggiato solo un cucchiaio!
Indirizzo Overtoom 417, Amsterdam

*Altri spot della città che consiglio di vedere sono le c.d 9 strade, un piccolo quartiere con negozietti e caffè deliziosi, lontano dal traffico di tram e bus. Molto carino e caratteristico con le case che si affacciano quasi in bilico sulla strada.
Il Jordaan anche esso un quartiere davvero bello, elegante e dall'atmosfera romantica che si affaccia anche esso sui canali.
Vi lascio con questa vista stupenda della città :)

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