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giovedì 7 giugno 2012

Cous cous mediterraneo

giovedì 7 giugno 2012
Che belle queste giornate di caldo! 
Sarebbe bello durassero per mesi e mesi...mi sento già una voce fuori dal coro visto che in molti sono già lì a bocheggiare per l'afa.
Beh tengo ancora botta per ora, mi godo il sole e stesa sul prato con la testa all'insù mi perdo a guardare le nuvole.
In giardino spuntano le nespole, i primi pomodori iniziano a farsi rossi, le zucchine aprono i loro fiori, le melanzane dondolano dolcemente...
E l'odore di mentuccia, timo, basilico, citronella, origano, salvia e rosmarino mi fanno compagnia sotto il portico mentre cerco di studiare per il nuovo esame.
In questi giorni ammetto che non ho gran voglia di chiudermi in cucina anche se ho qualche guizzo come quello di oggi.
Mamma aveva fatto una dadolata di verdure mediterranee: melanzane, zucchine, carote, patate e peperoni gialli. Che farci?
Le ho messe insieme a del cous cous anche se avevo intenzione di fare il bulgur oggi, ma poi dovevo aspettare che si cuocesse e non avevo tempo stamattina.
Poi però mi sono ricordata che dovevo preparare i totani per pranzo!!!!

Eh va beh ho usato il cous cous come contorno e poi ho preparato il pesce.
Laviamo per bene il pesce e lo tagliamo a pezzi non troppo piccoli. Vediamo un pò.
Ingredienti

  • 4 totani circa 1kg in totale
  • pomodorini pachino
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • pepe qb
  • finochietto selvatico o aneto
  • olio e.v.o qb
Come si fa
Tagliamo il pesce come dicevo all'inizio del post. Facciamo rosolare con un filo d'olio e.v.o di ottima qualità mi raccomando!
Quando si sarà consumata l'acqua rilasciata dai totani sfumiamo con il vino. Lasciamo evaporare e uniamo i pomodorini pachino tagliati a dadini e se vogliamo aggiungiamo anche un cucchiaio di passata di pomodoro. Aggiungiamo anche il finochietto selvatico.
Lasciamo cuocere a fuoco dolce per circa 15', terminiamo con un peperoncino se piace, aggiustiamo di sale eventualmente e pepe. Attenzione al sale, meglio aggiungerlo alla fine per evitare che sia eccessivamente salato!
Mia mamma ha cotto da parte della bavette e le ha condite con questo sughino, io invece l'ho accompagnato con il cous cous. 
Ottimo!!!!

venerdì 1 giugno 2012

Nel mio orto

venerdì 1 giugno 2012
Miei cari come state? Si cerca un pò di stabilità in questi giorni. Personalmente mi sento continuamente dondolare e credo che bisognerà farci l'abitudine se è vero come dicono certi esperti che questa situazione potrebbe durare ancora...
Mettiamoci l'anima in pace. Fosse facile direte. Eh già perchè se sapessi di vivere almeno in una casa antisismica mi sentirei già meglio.
Ma pensiamo positivo.

Domani sono molto contenta perchè con l'associazione di yoga faremo una raccolta fondi e di generi di prima necessità per le popolazioni colpite dal sisma e  mi sembra una gran bella cosa. Speriamo che sia la volta buona che in questo paese si lavori davvero per la ricostruzione anche se ho il presentimento che le migliaia di sfollati faranno la stessa fine degli abitanti di Abbruzzo, Irpinia e via dicendo...

In questi giorni avevo voglia di cucinare un sacco di verdura e grazie al caldo che finalmente è scoppiato in giardino sono pronte zucchine e melanzane.
L'altro giorno avevo un paio di melanzane pronte ed ho deciso di farci delle speci di pizzette/bruschette utilizzando le melanzane tagliate come se fossero dei crostini.

Le verdure erano ottime ed in più le ho utilizzate per consumare l'ultimo pezzo di primo sale che ho prodotto sabato scorso!
Che dire...erano buonissime e sono state un ottimo contorno ma io le userei sia per un aperitivo tra amici (anzi mi segno l'idea per invitare i ragazzi da me la prossima volta!) sia come antipasto per una cena informale :)
Ingredienti:

  • 2 melanzane lunghe
  • formaggio primo sale e ricotta salata
  • passata di pomodoro qb
  • origano secco
  • sale
  • olio e.v.o
Come si fa
Tagliate le melanzane a rondelle, in senso orizzontale e cospargetele di sale e lasciatele perdere l'acqua per qualche ora.
Asciugatele e mettetele su una teglia con carta da forno. Cospargete con un filo di olio e.v.o e mettete in forno per circa 10' a 200°C.
A cottura quasi ultimata mettete un pò di passata di pomodoro, un pezzetto di primosale e rimettete in forno per qualche minuto.
Un paio io le ho fatte con una semplice grattata di ricotta salata e una spolverata di origano.
Una delizia!
Buon week end a tutti voi!
E grazie ancora per il sostegno anche su fb :)

mercoledì 16 maggio 2012

Profumo di mare - pagro alle erbe

mercoledì 16 maggio 2012
Buongiorno!
Che cielo orrendo sopra Bologna, grigio, cupo e con qualche pioggia. Per fortuna un, e dico uno solo, raggio di sole fa capolino.
Non certo l'umore migliore per affrontare domani l'ennesimo esame all'università. Giorni di attesa e suspence tra mille impegni, la concentrazione che va e viene e sopratutto i risultati delle prove precedenti che non arrivano :(
Quando si preparano gli esami ci si isola un pò dal mondo, perfino io sempre raggiungibile mi disconnetto dalla rete e spengo il telefonino.
Per fortuna ogni tanto ci si prende una pausa altrimenti il cervello andrebbe in fumo. 
Per pranzo ho optato per un velocissimo piatto di noodles con delle verdure piccanti. Piatto vegan, leggero ma sostanzioso.
Ultimamente sperimento sempre più riccette vegetariane e voglio lanciarmi in qualche degustazione vegan visto che a Bologna ne organizzano spessissmo.
Ieri però ho preparato un pesce squisito, ottimo e veramente saporito: il pagro.

Ha una polpa soda, compatta e con un misto di erbe aromatiche è stato veramente il massimo!
Una preparazione facilissima e gustosa. Conferma la mia idea che se sai fare bene la spesa, scegliendo pochi ingredienti, buoni e stando un pò attenti si risparmia, si mangia bene e sopratutto non serve andare a spendere soldi a palate per mangiare il pesce (parlo di Bologna e della regione intendiamoci).
Ingredienti

  • 1 pagro di ca. 1kg
  • erbe aromatiche miste: origano fresco, mentuccia, maggiorana fresca, timo limonato
  • 2/3 fette di limone
  • sale agli agrumi
  • olio e.v.o
Come si fa
Fatevi pulire il pesce in peschieria così risparmiate tempo.
Preparate le erbe come se fossero un mazzetto e le mettete nella pancia del pesce. Adagiate sempre all'interno le fettine di limone.
Sopra mettete qualche altro rametto di timo limonate e di mentuccia romana. Un pizzico di sale grosso aromatizzato agli agrumi e un filo d'olio.
richiudete il pesce in un cartoccio di carta da forno leggermente bagnata e strizzata.
Cuocete in una pirofila in forno a 200°C per ca. 45' o comunque finchè il pesce non ha raggiunto la cottura da voi desiderata!
Che dire è ottimo, il pesce fa bene e servono veramente tre ingredienti: pesce, erbe e olio.
Vorrei veramente che pesci di questo tenero si trovassero nei ristoranti dove ti servono ancora la solita insalata di mare, le alici marinate comprate al cash and carry, e ancora nel 2012 il cocktail di gamberi (gli anni '70 sono passati da un pezzo amici!).
Che dire, sempre più critica ma se devo spendere i soldi per tre cose insulse meglio fare una bella spesa e invitare gli amici a gustarsi cibo genuino e fresco!
Un abbraccio a tutti :)

sabato 28 aprile 2012

Prendi una melanzana e...

sabato 28 aprile 2012
Buon sabato a tutti voi! Che settimana questa ppena conclusa: ripreso il ritmo, tolta certe soddisfazioni, fatto nuove valutazioni, ritrovata una vecchia amica di Atene nella mia stessa facoltà e poi il sole!
Finalmente è arrivato questo benedetto caldo. C'è già chi si lamenta ma io no, imperterrita sfido il sole cocente e me ne sto sotto gli alberi a studiare mentre la mia cucciola è già lì che boccheggia e mamma che oltre i 25°C inizia a dire che per lei è caldissimo inzia a soffrire.
Io per conto mio dormo ancora col trapuntino :) ma di giorno via libera a shorts e camminate a piedi nudi (ehm sì nel prato di casa ok, nei parchi pubblici meglio evitare lo so).
In questa settimana in cui la fretta era regina, il frigo piangeva e il tempo per far la spesa era un miraggio mi sono dovuta arrangiare: quindi dopo zuppa di piselli, un cous cous improbabile che non so nemmeno se inserirlo perchè non si può definire riccetta ecco ora il turno delle melanzane. 
Non una vera parmigiana ma qualcosa bisognava pur mangiare a pranzo e se io mi accontento di una fetta di pane con feta e olio, per la famiglia meglio mettere qualcosa da masticare.
Ed ecco che per fortuna prima di partire era rimasto nel freezer un sacchetto di melanzane grigliate.
Ingredienti:

  • una busta di melanzane grigliate
  • passata di pomodoro
  • 1 mozzarella
  • cacioricotta qb
  • sale e pepe qb
  • olio e.v.o
Come si fa

Prepariamo la salsa al pomodoro regolando di sale e pepe.
Prendiamo le melanzane che avremo fatto scongelare e le disponiamo sul fondo di una teglia oleata con un filo d'olio. Mettiamo le melanzane a strati e le intervalliamo con il pomodoro fino a finirle. Sull'ultimo strato aggiungiamo la mozzarella tagliata e fette sottili, una spolverata di cacioricotta grattata e una macinata di pepe.
In forno ben caldo a 180°C per circa 30' controllando che la superficie sia ben dorata.
Lasciamo rafreddare circa 1oretta e serviamo in tavola. 
Le melanzane grigliate sono un'ottima soluzione se vogliamo preparare anche un antipasto formando degli involtini con feta e prosciutto oppure per preparare gustose insalate di orzo da servire freddo!
Che dire, godetevi queste belle giornate primaverili!
Un abbraccio a tutti voi :)

giovedì 26 aprile 2012

Zuppa di piselli a modo mio

giovedì 26 aprile 2012
Buon giovedì a tutti voi!
Ci siamo, il 25 aprile è passato ed oggi quasi tutti torniamo al lavoro. Io poi sono col corpo in ufficio, con la mente sui libri e col cuore lontano da qui.
Ieri ho pensato bene di riunire un paio di amici per rivederci dopo le feste di Pasqua e la mia partenza. Pensavo fosse una buona idea proporre un aperitivo veloce invece solito bar con aspettative alte (tra l'altro rinomato per la pasticceria invece totale delusione) in cui chiedi un cocktail e ti portano la loro "versione" di ciò che hai ordinato. Va beh.
Siamo in tre e ci portano tre crostini coi funghi e tre crocchette di patate (intendiamoci di quelle surgelate, almeno scaldatele no?!) e due fette di mortadella (e se il terzo la voleva pure lui?).
Oramai ci rinuncio.
Bologna gode della sua fame sopratutto per l'università diciamocelo. Una fama ingiustificata a mio parere. Per carità bella città, storica, i servizi ci sono non lamentiamoci però manca proprio la cultura del vivere qui. Si è persa l'ospitalità che aveva fatto scegliere Bologna come meta per tanti turisti e tanti studenti stranieri negli anni passati. Un graduale declino.
Il centro storico animato e colorato di giorno diventa una brutta riproduzione dei gironi danteschi del purgatorio e dell'inferno al calar del sole: zona universitaria piena di balordi, clochard, figure losche.
Le vie centrali una volta erano il "salotto della città", ora dopo il tramonto fai fatica e vedere la strada vista la poca cura e la scarsa illuminazione. Ci sono zone poi amici se vi capita di venire qui che sembrano off limits: via Zamboni, Petroni, il Pratello... d'estate se camminate con sandali o infradito molto probabile ritrovarvi delle scheggie di vetro sotto la suola.
Insomma... ogni tanto mi sento un pò "vecchia2 perchè preferisco una tranquilla cena in osteria o un aperitivo al wine bar e ad una certa ora a casa, altre volte penso che sia solo cambiata la mentalità. Forse ad una certa età si smette di colpo di avere quella smania di uscire, far tardi e si inizia a guardare il tutto con più sospetto e con un pò di puzza sotto il naso.
Starò mica diventando una zitella sospettosa????
Ahhh beh meglio tornare in cucina!
Oggi vi propongo una zuppa di piselli veramente ottima. Fatta così l'ho provata diverse volte al sud ma l'ho leggermente adattata a mio piacimento.
Ingredienti

  • 200gr di pisellini freschi
  • 1 scalogno
  • 1 noce di burro
  • 500ml di brodo vegetale
  • sale e pepe qb
  • olio e.v.o 
  • pasta corta (mista o anche spaghetti spezzati)
Come si fa
Facciamo dorare lo scalogno in una noce di burro, quando inizia ad apassirsi aggiungiamo i pisellini precedentemente cotti in acqua salata (unite le bucce durante la cottura così prenderanno più sapore).
Aggiungiamo il brodo e facciamo prendere bollore.
Quando il brodo inizia a bollire aggiungiamo la pasta che avremo scelto. Mia mamma dice che si fa solo con la pasta mista (con gli avanzi dei diversi formati di pasta), io ho provato a farla con gli spaghetti spezzati in tre parti.
Facciamo cuocere la pasta finchè non raggiunge il grado di cottura da noi desiderato e spegniamo.
Lasciamo riposare qualche minuto. 
Versiamo nelle fondine, aggiustiamo si sale e pepe se necessario e condiamo con un filo d'olio a crudo. 
Volendo si può aggiungere una spolverata di pecorino romano o di cacioricotta grattata.
Un primo o piatto unico sano, con verdure di stagione, povero ma gustosissimo!!!
Un bacio a tutti voi e a prestissimo!

martedì 24 aprile 2012

Spada touchè

martedì 24 aprile 2012
Buongiorno a tutti voi! In questi giorni ho come un senso di agitazione addosso che è difficile da levarmi. Sarà il rientro, il tempo così instabile e poco primaverile, gli esami che si avvicinano...non so...
Se qualcuno di voi si sente così mi faccia sapere, almeno mi sentirò meno sull'orlo della follia!
In questi giorni poi è una corsa continua: rimettersi al passo con studio, in ufficio, in casa! AIUTO!!!
Sono tornata da pochissimi giorni e già sogno un week end in agriturismo o in una masseria a camminare tra i prati e godermi i ritmi della natura...grrr
Per "viziarmi" un pò sabato mi sono preparata il pesce spada che è tra i miei pesci preferiti devo ammettere. La riccetta è un pò scopiazzata da quello che ho visto all'ora di pranzo alla prova del cuoco ma siccome mentre faccio una cosa cerco di farne altre 10 insieme con risultati disastrosi a volte, ho seguito la preparazione mooolto distrattamente. 
Ed infatti non assomiglia per nulla a ciò che hanno trasmesso. In ogni modo questa è una possibile preparazione dello spada, veloce e gustosa. Le foto sono tornate per fortuna, anche se queste sono pessime.

Mi ritrovo sempre più a scattare con la macchina in una mano e il tegame nell'altra, mentre qualcuno mi sgrida per aparecchiare e qualcun altro sbuffa perchè ha fame e non ha il piatto davanti. Un manicomio!

Vediamo cosa serve e come si fa!
Ingredienti

  • 1 trancio di pesce spada a testa
  • zeste di 1 limone biologico
  • 1 cucchiaino di semi di papavero
  • vino bianco secco
  • olio e.v.o
Come si fa

Sicuramente manca qualcosa e la fretta si sa non va mai bene sopratutto in cucina! Allora, prendiamo il pesce e in una padella lo facciamo leggermente dorare con un filo d'olio e.v.o (e dico leggermente non come il mio nella foto!)
Senza girarlo lo copriamo per circa 2' con un coperchio. Apriamo e aggiungiamo la scorza del limone in precedenza grattata, i semi di papavero e aggiustiamo di sale e pepe. Lasciamo coperto a fuoco basso per altri 5-8' o finchè non avrà raggiunto la cottura desiderata.
Serviamo con un'insalata fresca, meglio se mista.

Spero in questi giorni di riuscire a tirare un pò il fiato anche se mi sento sempre più una casalinga disperata, una lavoratrice stressata ed una studentessa con l'acqua alla gola, il tutto in un'unica persona!
Un abbraccio affettuoso a tutti voi :)

lunedì 23 aprile 2012

Grigliata della nostalgia

lunedì 23 aprile 2012
Rieccomi al lavoro in un grigio lunedì bolognese. Tutte le volte che torno dall'estero che sia in nave o in aereo trovo come benvenuto un calo di temperatura di minimo 10°C o il più delle volte un acquazzone che solo l'arca di Noè ci salverebbe.
E così pure questa volta di ritorno dalla Grecia - tanto per cambiare. I termosifoni sono accesi (ho provato a tenerli spenti 2gg ma ho iniziato a sentire i primi sintomi di un raffreddamento!), i fiori in giardino non si decidono a spuntare e sembrano in standby da quando sono partita all'inizio del mese :(
Le previsioni parlano sempre di questo fantomatico assaggio d'estate ma io ancora non ho visto un raggio di sole...
E quindi ieri un pò perchè era domenica e volevo prendermela con comodo, un pò perchè avevo voglia di qualcosa di estivo ho preparato la mia griglia e mi sono messa di pazienza a preparare totani e polpo grigliati!
L'odissea per prendere questo pesce! Sabato mattina bella fresca mi alzo e vado con mamà in pescheria. Bene adocchio un paio di pesci che fanno per me e mentre aspetto che mi puliscano i frutti di mare mi passa tranquillamente davanti una tipa sui 35anni, acida più di un limone acerbo e tranquillamente mi spinge da parte tanto da farmi barcollare (ok ero apoggiata ad un carrello ecco il perchè dell'equilibrio precario). Bah richiamo la sua attenzione sul fatto e neanche aspettasse il momento giusto per sfogarsi inizia a darmi della repressa, a dirmi che ho dei gravi problemi e che lei è incinta. Ok scusa se non ho visto la tua pancia ma il fatto che sei incinta non giustifica che sei una cafona le rispondo. Niente da fare, interviene suo marito (?) che si avvicina pericolosamente al banco del pesce col loro mini chiuaua (sapete ho un cane ma questa tendenza a trattarli come bambini e la poca igiene che a volte si manifesta portandoli a spasso in supermercati o ristoranti mi urta) e inizia ad infamarmi pure lui.
Cavolo ma perchè non torniamo più a dire "permesso", "mi scusi", "grazie"...sono cose stupide ma la gente non ci fa più caso. Inutile che ci lamentiamo di come va il mondo se nel nostro piccolo crediamo ci sia tutto dovuto.
Va beh, discorsi da bacchettona vero?
Passiamo al pesce che è meglio direte voi! Certo :)
Allora premetto che le foto finchè non mi ristabiliscono la linea internet non riuscirò a postarle scrivendo dal pc dell'ufficio :(
Come si fa
Dunque è semplicissimo: ho preso 4 totani belli grandi, puliti all'interno ed incisi nella parte superiore. I ciuffi tolti e grigliati da parte.
Lo stesso col polpo. Siccome era bello grande e fresco ho dovuto dargli una sbollentata in pentola e lasciato riposare circa 30' con la sua acqua di cottura. Dopo di che tagliati i tentacoli (una parte, il resto preparerò un'insalata in settimana), asciugati, cosparsi co un filo d'olio e messi sulla griglia ben calda.
I totani hanno bisogno di circa 20' di cottura, rigirandoli a metà del tempo o comunque in base alla vostra preferenza. Per il polpo che è già cotto bastano 10' solo per fargli prendere colore.
Da parte ho preparato l'emulsione con il succo di 1/2 limone, olio ad occhio versato a filo. Sbattuto con una forchetta, aggiunto un ciuffo di aneto (l'avevo preso in Grecia e mi era avanzato a casa) sminuzzato, aggiustato di sale e pepe.
Quando il pesce è pronto cospargete la salsa sopra. Questa emulsione va bene con qualsiasi pesce alla griglia e se non vi piace l'aneto potete mettere il prezzemolo oppure la menta fresca o entrambi!
Spero di mettere presto le foto!
Intanto vi auguro una felice settimana.
Baciotti

mercoledì 21 marzo 2012

Strudel vegetariano express

mercoledì 21 marzo 2012
Buongiorno! E benvenuta primavera!!!
Da oggi inizia sul calendario, anche se il meteo ho detto che questa volta essendo il 2012 bisestile è iniziata in realtà da ieri (ed io ne sono molto contenta essendo stato il mio compleanno ieri!).
Lunedì sera ho festeggiato con un paio di amici - anzi già che ci sono li ringrazio di cuore perchè erano proprio le persone che volevo vicino a me e li abbraccio forte forte tutti quanti - con un mini buffet a casa.
Tra gli amici c'è anche Giulia che ha "svoltato" diventando vegetariana. Il panico!
Cioè sapevo benissimo che fosse vegetariana da un pò di tempo ma non so per quale motivo ero convinta mangiasse il formaggio. Quando le ho chiesto conferma e mi ha detto di no non sapevo che fare. Non è carino invitare qualcuno e poi non fargli mangiare niente! Se non delle mini quiches che avevo preparato con latte e panna di soia.
Quindi... apro il frigo e c'è una pasta sfoglia sola soletta. Non avevo abbastanza verdure da grigliare e mi sono ritrovata un pò persa. Mi sono però ricordata di un calzone che prepara mia mamma con la pasta per la pizza.
Quindi ho sostituito la pasta lievitata con la sfoglia. Vi assicuro che non era male - se vi piacciono gli ingredienti naturalmente!

Si cuoce in 20' ed è leggero e sano.

Ingredienti

  • 1 pasta sfoglia
  • 1 cespo di scarola
  • 2/3 cucchiai di olive taggiasche denocciolate
  • 1 manciata di pinoli
  • sale e pepe qb
Come si fa
Velocissimo: saltate la verdura con le olive ed i pinoli in pochissimo olio e.v.o, aprite la sfoglia e la farcite con l'insalata.
 Chiudete a strudel o amezzaluna ben stretto. Bucherellate in superficie ed infornate per circa 20' o finchè non risulterà dorata la superficie.
Servite leggermente tiepido.


E questa è la foto presa proprio all'ultimo istante mentre stavano arrivando gli amici.
Che dire: grazie a tutti voi, siete stati la miglior compagnia!!!
Un abbraccio 

giovedì 15 marzo 2012

P&P - Pasta al Pistacchio

giovedì 15 marzo 2012
In questi giorni sto mangiando sempre panini e quasi sempre in tempi da record il che è un incubo per me che mastico lentissima e per mangiare un toast sono capace di impiegarci mezz'ora o più.
Però martedì ero a casa e quindi mi sono voluta "coccolare" un pò. Avevo voglia di qualcosa non dico di speciale ma che almeno richiedesse un minimo di impegno nella sua preparazione. Guarda su qualche libro, guarda in dispensa ed in frigo e mi ritrovo un'idea che avevo accantonato durante l'inverno perchè mi sembrava troppo estiva: la pasta con i pistacchi!
Ora corazzate il vostro stomaco perchè è un piatto moooolto gustoso ma non di certo il più leggero, anche se lo sembra. In realtà la frutta secca e la ricotta non sono proprio leggerissimi insieme.
Queste sono le strade di Aegina
Vediamo come si fa. Inanzitutto di questa ricetta di origine siciliana ne esistono diverse versioni e dipende un pò dai gusti, ma la base è il pesto di pistacchi. Andrebbero usati quelli di Bronte (io a Bologna faccio fatica a trovarli se non in qualche bottega in centro), ma vi dico la verità senza nulla togliere ai primi, io in casa avevo quelli di Aegina in Grecia.
Ve lo dico sono dei validissimi sostituti anche perchè vengono prodotti esclusivamente in quest'isola nel golfo di Atene che è famosissima proprio per le sue coltivazioni di pistacchio (vi metto anche due foto dell'isola che ho visitato quando abitavo ad Atene)


Colori unici in tutti i vicoli
Ma torniamo alla nostra pasta P&P come l'ho ribattezzata!
Io ho usato la pasta integrale perchè ormai mangio solo quella ma ciascuno utilizzi quella a sua disposizione :)
Il pesto a modo mio:

  • una 20ina di pistacchi sgusciati e privati della buccia (immergeteli in acqua bollente e poi pelateli)
  • 5 noci
  • 80gr di ricotta (io quella fresca di bufala)
  • basilico
  • sale e pepe qb
  • olio e.v.o
In un mortaio ho pestato i pistacchi con le noci riducendoli ad una granella fine (con il mixer è meglio sia per la fatica che per la finezza del pesto!). Ho aggiunto il sale e una macinata di pepe, e versato l'olio a filo per rendere il tutto più omogeneo.
Ho amalgamato questo "pesto" alla ricotta e aggiunto qualche foglia di basilico.
Da parte ho preparato la pasta scolandola al dente ed amalgamato con il pesto.
Ho aggiunto qualche mestolo di acqua di cottura e mantecato il tutto, aggiungendo alla fine a fuoco spento una manciata di pecorino.
Allora ripeto questa non può dirsi la versione "originale" della ricetta perchè come vedete ne ho cambiato alcune parti con ingredienti a me disponibili come la ricotta di bufala che preferisco alla vaccina, anche se più forte di sapore ma io la utilizzo anche con i dolci (trucco scoperto in Turchia dove utilizzano quasi esclusivamente burro e altri derivati di bufala) e con i pistacchi non di Bronte ma di Aegina.
Servitela subito altrimenti la pasta ssorbe tutto il condimento, io infatti mi sono distratta qualche minuto e l'ho salvata al pelo dall'essere troppo asciutta!
Prima di volare in facoltà vi posto le foto della ricetta, godetevi intanto il sapore immaginandolo e guardando i vicoletti di Aegina!
Baciotti a tutti



Ed ecco il risultato, postato con un pò di ritardo...

domenica 11 marzo 2012

Pesce spada touchè!

domenica 11 marzo 2012
Buona domenica a tutti voi! Che bella questa arietta primaverile, anche se fa decisamente freddo per me. 
Per fortuna c'è il sole quindi non posso lamentarmi più di tanto. Stamattina ho le mani in pasta, sto sperimentando i lemon meltaway dei biscottini inglesi che dal nome dicono tutto!
E poi c'è il rollo di tacchino alle erbe che aspetta di essere legato.
Quindi ripiego sul piatto che ho preparato ieri a pranzo. Avevo un filetto di spada congelato (eh sì non vivendo in un posto di mare aimè mi tocca fare scorta quando trovo del buon pesce) ed ho deciso di prepararlo in un modo semplicissimo ma che mi piace davvero molto!
Se poi il filetto è grande o ve ne rimane potete riutilizzarlo in giorno dopo per condirci della pasta - perchè ricordate: non si butta via niente!
Vediamo come si fa
Ingredienti

  • un filetto di spada di circa 200gr a testa
  • 1 rametto di timo limonato
  • paprika dolce
  • sale grosso al limone
  • pepe qb
  • olio e.v.o
  • pomodorini pachino (o altro a vostra disposizione)
  • caperi in salamoia
Come si fa
Prendete il filetto di spada e lo adagiate su di un foglio di carta da forno. Con una forchetta fate qualche buco sulla superficie. Spolverizzate con la paprika, un pizzico di sale grosso aromatizzato e di pepe. Unite il timo fresco.
Aggiungete un filo d'olio extra vergine d'oliva. Sminuzzate i pomodorini eliminando l'acqua di vegetazione che si formerà. Aggiungeteli sul filetto e completate con i capperi. 
Un ultimo filo di olio ed infornate nel forno ben caldo a 180°C per circa 20'-25' o secondo il grado di cottura da voi preferito.
Ottimo come piatto estivo, da gustare in terrazza magari guardando il mare...
Ok torniamo alla realtà: ottimo da gustare dovunque vi troviate con un buon vino bianco.
Consiglio: si possono aggiungere anche delle olive taggiasche per rendere il tutto ancora più gustoso. Oppure la stessa preparazione invece che al forno farla in una padella così risulta più umido il pesce e non tropo secco, dipende dai gusti!

Buona domenica a tutti :)

giovedì 23 febbraio 2012

Pasta con le sarde - Voglia di mare

giovedì 23 febbraio 2012
Buongiorno! Come state? Qui a Bologna da due ieri splende un bel sole e finalmente sembra che le temperature sotto zero abbiano deciso di fare le valigie ed andarsene. Era ora aggiungo io!
Settimana prossima dovrò tornare a Forlì visto che inizia il nuovo semestre e sarebbe ora di darsi da fare con gli ultimi tre esami. Quindi mi godo quest'ultima settimana di libertà per sperimentare un paio di cosine sfiziose che per vari motivi non mi sono mai decisa a fare. Tra cui: gnocchi alla parigina, qualche torta salata particolare ed un paio di secondi.
Oggi sono a casa e siccome la mia mamma aveva un appuntamento molto importante ho deciso di aspettarla per pranzo con un piattino molto gustoso: la pasta con le sarde.
Perciò mi sono messa di buon'ora con il mio sacchettino di sarde che mi guardavano perplesse. Ed io guardavo loro perplessa.
Da dove iniziare? Dunque dunque andranno tolte le squame prima no? Bene. Fatto.
Ora... stacchiamo la testa. Via tutto: viscere, testa, coda, spina. Bene. Ma sono ancora sarde? No perchè questa era la mia prima esperienza con sta cosa, il pulire, squamare ecc.. Qualche volta ho pulito le orate ma ragazzi quelle sono grandi e belle facili. La testa poi io la lascio quindi le interiora sono relativamente facili da togliere ma le sarde!!!
Insomma alla fine ci sono riuscita. Un pò mutilate però le ho aperte a libro e pulite tutte per bene, tolto anche quelle fastidiose spine che restano, piccole piccole ma così antipatiche!
Lo so che questa mia "interpretazione" della pasta con le sarde, classicissimo siciliano, farà rabbrividire i puristi ma l'ho dovuta adattare a ciò che avevo in dispensa e sopratutto sono senza cipolla visto che non ci vado proprio daccordo!
Quindi se siete un pò delle novelline disperate come me in cucina non demoralizzatevi e provate (magari con le sarde già pulite dal vostro pescivendolo!).
Ingredienti per 2:

  • 160gr bucatini
  • finochietto selvatico qb
  • sale e pepe qb
  • zafferano qb
  • pangrattato
  • 1 cipolla
  • circa 15 sarde pulite e aperte a libro
  • 2/3 alici sott'olio (io uso quelle piccanti)
  • pinoli ed uva passa qb
  • olio e.v.o
Come si fa
Scottate i finochietti in acqua salta. Rafreddateli e tagliateli a tocchettini. In un tegame sofriggere in un pò di olio la cipolla tritata finemente (se vi piace), unite i finochietti e le due acciunghine dissalate. Con un cucchiaio di legno schiacciate le acciughe fino a farle dissolvere nell'olio. 
Unite poi l'uvetta fatta rinvenire prima in acqua tiepida, i pinoli, lo zafferano diluito in acqua e circa metà delle sarde. Fate dorare il pesce fino ad ottenere una salsa omogenea. 
Cuocete i bucatini - meglio se nella stessa acqua in cui avete scottato i finocchietti - e scolateli. 
Scottate da parte le sarde rimaste.
Unite i bucatini alla salsa ottenuta, mescolate bene per far amalgamare tutti i sapori. Pepate a piacere e aggiungete il sale se vi sembra necessario.
Unite anche le sarde rimaste e cospargete con un pò di pangrattato.
Ora potete far saltare in padella il tutto per qualche minuto oppure potete passarlo in forno per farlo gratinare.
Alcuni al posto del pangrattato aggiungono delle mandorle tostate e passano tutto al forno.
Dipende, ci sono varie versioni. Non avendo mai provato l'originale ne ho adattato la versione migliore ai miei gusti.
D'estate secondo me è meglio evitare il pangrattato così sarà più leggero ed utilizzare le mandorle, magari a scaglie.
Che ne dite?
Io aspetto che cuociano i bucatini e poi impiatto.




Eccoli! Ammetto che la cipolla ci starebbe benissimo, voi mettetela!!!
Buon appetito :)


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