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sabato 20 dicembre 2014

Mini souflé

sabato 20 dicembre 2014
Io non ho mai odiato il lunedì mattina. Sempre considerato un giorno come un altro, arrivi al lavoro o a scuola ed è solo l'inizio della settimana dicevo.
Ma poi arriva questo lunedì. Scendo dalla metro, guardo il Castello di Milano e penso quanto è bella sta città, penso a te che stai andando al lavoro in bici e penso "che figata, venerdì mi sono laureata col massimo dei voti al master!" e penso anche alla nuova casa che sto cercando per andare a  vivere da sola.
Oh e quando tutto sembra troppo perfetto per essere vero che succede? Ti crolla tutto intorno. E lunedì? Beh si poteva iniziare la settimana prima di Natale in un modo di merda?! Consentitemi merda dai!
Arrivo al lavoro e....uhm strana tensione si respira. Penso "oh dai fatemele le congratulazioni per la laurea"...ma niente...
Mi chiama a rapporto il super capo - che è più giovane di me, capirete voi - e mi lancia una lettera di licenziamento in tronco "perchè a livello personale non posso tollerare certe cose e non ti posso neanche lasciar finire il periodo di prova". Ora, ammesso e non concesso che puoi anche aver ragione, ma che fai mi licenzi perchè ti sto sulle palle personalmente? Strano perchè non ci sei mai...uhm ma il bello è che mi licenzia perchè io ho avuto da ridire col suo leccapiedi. Beh sai che ti dico? Che ti sei comportato una merda ma grazie, alla fine mi hai fatto solo un favore ragazzino viziato.
Così mi ritrovo ad una settimana dal natale a dover ricomporre i pezzi di un puzzle che sembra non trovare fine. E un pò ti assale il panico...e ci si chiude in cucina. Come l'altro giorno in cui ho cucinato e sperimentato anche questi tortini di patate un pò così, last minute e anche ricicla avanzi.
Per 4 tortini
1 uova
4 patate medie lessate
sale e pepe
noce moscata qb
1/2 bicchiere di latte
feta sbriciolata

Super veloci e per tutti: lessate le patate a lungo, sbucciatele e schiacciatele grossolanamente con una forchetta. Aggiungete la feta sbriciolata, l'uovo sbattuto, sale e pepe. Se vi piace grattate anche un pò di noce moscata o del prezzemolo tritato grossolanamente. Se necessario amalgamate con il latte versato a filo.
Ungete o imburrate 4 stampini mono uso e versatevi il composto. Cuocete per 20'-30' a 150°C alzando negli ultimi dieci minuti a 180°C per farne colorare la superficie.
Serviteli caldi con un tagliere di salumi o con una selezione di formaggi. A voler esagerare fate diventare croccante del bacon e servite su una fonduta di formaggio zola.



English Version

Here we are, Christmas is coming and what's the best way to celebrate?
Of course finishing my master course it's a great way nut...no no wait! It's far much better to wake up on Monday morning (which you know it sucks), go to the office being happy after the weekend and.... get fired!
Yes, fired. take your things and leave this place. WTF? Are you kidding me man, really are you serious?
Couldn't believe this man...younger than me, with no idea about marketing or business was telling me this huge amount of...shit! Yes, sorry but I really must say shit!
Ok, thank you so much. You suck and your company is gonna fail honestly. Bye bye and good luck.
So that's it...how my week has gone...not bad uh? Jobless, almost homeless...what else? 
Great...
So as now I am jobless what's the best way to spend my days? cooking! Exactly. So I've tried this mini potatoes cake with feta cheese but you can try with gouda or better with blue cheese, crispy bacon or whatever do you like to add for extra flavour.
For 4 servings:
4 medium potatoes
feta cheese
milk
1 beaten egg
salt n pepper
nutmeg grated

Boil the potatoes and then mash them with a fork, add the beaten egg, feta cheese diced and adjust with salt n pepper.
Add nutmeg if you like the flavour or simply put chopped fresh parsley.
Add slowly a little bit of milk and whisk together. Put this mixture in 4 baking tins and bake for 20' to 150°C then put the oven to 180°C and bake until golden brown.
Serve with ham and cheese or with some slices of crunchy bacon.
Enjoy your days with your special people, eat and drink and....fuck the rest!

sabato 25 ottobre 2014

La campagna alla cascina cuccagna

sabato 25 ottobre 2014


Venerdì sera. Milano ferma per lo sciopero ma si decide di andare a cena e finalmente viene fuori l'idea di questo posto proposta da un conoscente comune.
Ne avevo sentito parlare diverse volte ma non mi ero mai avventurata per vari motivi e uno di questi erano le recensioni poco positive e poco entusiaste lette su diversi forum, chi parlava di prezzi alti chi di lunghe attese. 
Ma come sempre tengo conto dell'umore generale ma l'ultima parola per capire se un posto fa per me è andarci, magari abbasso le aspettative quello sì. E anche ieri aspettative e risultati contrastanti.
La location è bella non si discute anche se non ho girato bene. L'arredamento è curato, come molti locali milanesi sembrano cose messe a casa ed invece sono arredamenti super studiati e già un pò si storce il naso.
Apri il menù e subito: "non siamo bio, non siamo questo e non siamo quello". Ok poi ti propongono un mood a Km zero, bio, piatti ricercati. Scegliamo le portate: io prendo un tagliere di salumi da dividere. Buono, culatello, salame e crudo. Per 12€ però...uhm avrei messo qualche fetta in più.
Passiamo al primo: tagliolini all'uovo con zucca, tartufo e crema a base di parmiggiano. Ora il tartufo c'era sopra ma perchè non aveva sapore visto che il suo odore è inconfondbile?
Mistero. Faccio portare i condimenti, un giro di olio e una macinata di pepe. Meglio.
Gli altri prendono: cruda di fassona, una specie di battuta al coltello di carne piemontese servita con cruditès, mandorle (dai su con l'avarizia 2 mandorle spezzetate...) e una gelatina che io non l'ho mica tanto vista. Ne ordiniamo due e ne arriva una. Mistero.
La faraona? Arriva 40' dopo gli altri piatti e dopo diverse sollecitazioni. Idem per la sfoglia al caprino e pere.
Presentazione molto studiata, forse troppo. Se pensi di andare a mangiare in cascina e lo dichiari nel menù che non sei un posto fighetto, hipster e non segui le mode allora perchè non mi fai piatti veramente caserecci? Ora a Bologna abbiamo forse un concetto di cascina più rustico forse di Milano ma ti aspetti altro, più alla mano.
I dolci. I dolci buoni, pesantissimi però da digerire alle 23 inoltrate. Io prendo una tatin di mele con gelato allo zabaione (in cui ci trovi un cubetto di ghiaccio, male direi) e mandorle croccanti.
Uhm, lo zabaione molto prepotente ma con le mele si stempera e risulta gradevole ammetto. Assaggio la torta di cioccolato, zucca e pistacchio...troppi ingredienti.
Io che poi la zucca la mangio in tutti i modi avrei fatto fatica a finirla.
Veniamo ad un giudizio finale
PRO: una location "diversa", zona non in pieno centro e raggiungible coi mezzi, ambiente gradevole e anche il personale, il pane quello sì veramente casereccio
CONTRO: prezzi esagerati (la zucca è ingrediente povero perchè abbinarci altri ingredienti pretenziosi), concept troppo studiato a dispetto della ricerca di "genuinità", tempi di attesa lunghissimi e disorganizzazione nelle comande.
Da provare almeno una volta.
Voto 6-
Prezzo a testa 30€
Un posto a Milano
via cuccagna 2 MI

Le foto di questo post sono prese dal web.

sabato 14 giugno 2014

Sushi alla brasiliana - Temakinho

sabato 14 giugno 2014

il menù

salmone e avocado
 Metti una sera afosa a Milano, come tante ultimamente.
Cucinare no. Sushi a domicilio basta.
Una bella passeggiata in Brera sì però. Così col fidato amico Kirill decidiamo di provare un posto che avevo puntato sin dai miei primi giorni a Milano: Temakinho, temakeria brasiliana.
Ora io vedevo sempre quello lungo il naviglio grande pieno di gente, tra take away e persone sedute nei tavolini bianchi. Quindi mi sono sempre chiesta come fosse. 
Ed in effetti di recensioni negative non se ne trovano proprio in rete, si prenota online e si riceve la mail di conferma.
Nei giorni scorsi il locale dei navigli era chiuso per lavori quindi decido di prenotare il giorno stesso per quello in zona Brera, anche per cambiare un pò quartiere. 
Arriviamo alle 19 e il locale è davvero bello, ampi soffitti, due piani più alcuni tavolini fuori su C.so Garibaldi, arredamento stile coloniale bianco, cucina a vista. 
Bellissimi anche i camerieri (rigorosamente brasiliani o comunque sudamericani) in camicia floreale, personale gentile, veloce e molto ben disposto verso il cliente.
Il menù è facile, diviso per pesce. Si può ordinare tutto in versione temaki (medio o grande) oppure roll.
Prendiamo un temaki a testa, io di tonno e Kirill di salmone. La versione media è davvero abbondante, c'è un'intera tartare di tonno. Prendiamo anche dei rolls: io di salmone con avocado, erba cipollina e mayonese spicy (poco spicy a dir la verità, ma è un gusto personale) e un roll con tacos e salmone.

Siamo pieni, i rolls sono grandi e sono 8 pezzi per porzione. Ottimi davvero, anche la presentazione è molto curata. 
La location fa il resto, consiglio di cenare presto e poi di perdervi per le vie di Brera oppure camminare verso Corso Como per un drink. 
I prezzi sono alti ma in rapporto alla qualità non ci si può proprio lamentare, pesce ottimo. Il tonno poi è certificato nella sua provenienza. E non è poco!
Da tornarci sicuramente magari assaggiando diversi roll perchè i temaki sono veramente abbondanti!
Che dire uno dei miei posti preferiti a Milano, se volete fare bella figura davvero un ottimo posto dove portare amici o ragazze ;)
Da provare la location sui Navigli!

PRO: tutto, dalla musica al personale, alla presentazione ed impiattamento, cordialità del proprietario
CONTRO: prezzi un pò alti, ne vorremmo sempre di cene così!

martedì 10 giugno 2014

Facile dire Brunch....

martedì 10 giugno 2014

Temperature torride a Milano in questi giorni. 
Si cerca un pò di pace all'ombra degli alberi nei parchi o con il classico metodo: chiudersi in negozi con aria condizionata (personalmente preferisco il caldo afoso, so che sono una dei pochissimi a non lamentarsi del caldo, anzi io me lo godo proprio!)
Una cosa proprio non sopporto però con l'estate: cucinare. Neanche un caffè ho voglia di farmi. 
E questa è un'ottima scusa per provare posti nuovi. Vagavamo con Juliana domenica a pranzo per via Vigevano in zona Porta Genova. La mia bakery preferita era stra piena (ed un motivo ci sarà no?!) quindi andiamo oltre...
per fortuna quel lato della strada è all'ombra ed è piacevole passeggiare tra gelaterie e negozietti vintage.
Ci imbattiamo in un localino che sembra un barettino da spiaggia, un posto da surfers. Hipster quanto basta: Mammy's coffee & burger.
Diamo una rapida occhiata al locale e decidiamo di sederci.
l'interno di Mammy's
Ci viene portato il menù solito del locale ed un foglietto che rappresenta il menù brunch. Poca scelta in questo. Chiedo cosa sia l'insalata del giorno e mi viene detto  dal ragazzo abbastanza incerto che è un mix di cose a cui posso aggiungere carne o altro. Altro? Pollo o salmone. No il salmone l'hanno finito. Quindi o pollo o niente...uhm tonno, uova no eh?!
Va beh scelgo un hamburger piccolo perchè gli altri mi sembrano troppo grandi come quantità di carne. 
Non chiedono mai la cottura dell'hamburger in questi locali ho notato. Why?!
Da bere prendo a mio rischio e pericolo una bibita thai che hanno in frigo, alcune molto strane. La mia è a base di semi di basilico. Fresca ma troppi semi, sembra di mangiare caramelle, dolce all'eccesso. Ok pessima scelta la thai.
Passiamo al burger che ci viene servito con patate al forno. 
Nota di gradimento alle patate, peccato fossero un paio. Il burger è con pomodoro e con l'aggiunta su mia richiesta di avocado. Carne buona ma manca qualcosa, un pizzico di sale o pepe nell'impasto e sarebbe stato ottimo. 
Pane del burger pessimo, si sentiva l'odore di uovo. 
Il servizio è lentino, il ragazzo che ci serve sembra a disagio e non conosce benissimo le pietanze. 
Per chiedere un piatto - perchè il cibo viene servito in un cestino di vimini piccolo e poco comodo - aspettiamo una vita. 
Arriva il conto: 15 a testa per burger e bibita. Uhm...
piccolo disguido nel dare il resto.
Che dire. Una chances per un caffè e dolce ci potrebbe stare. 
Il locale è molto bello, se fosse sul fiume guadagnerebbe un sacco come posizione. Lo stile è particolare  e ricercato.
Poca scelta nel menù, o meglio poca varietà. Degno di nota che abbiano anche burger vegetariani!
Peccato menù brunch che si limita ad insalata del giorno e uova. Aggiungerei almeno pancakes o club sandwich. Buona comuque l'idea dietro il concept.
Non bocciato ma rimandato.
Voto 6 - 
Pro: location, stile, atmosfera
Contro: lenti, servizio, spazio angusto

domenica 8 giugno 2014

Granita? Non proprio

domenica 8 giugno 2014

Estate finalmente a Milano.
E c'è già chi sbuffa per l'afa ed il troppo caldo. Ora ammetto che trovarsi alle 12 sui navigli o peggio alle 15 in Duomo beh...non è una gran pensata. Lo so.
Ma essendo cresciuta a Bologna io con l'afa ci vado a nozze. Un buon modo è quello di rinfrescarsi con un gelato o meglio con una granita.
A Milano è tutto un fiorire di gelaterie, non passi da una strada per due giorni ed ecco un nuovo corner. Pazzesco.
Ora io avevo puntato due posti: uno in via Vigevano e l'altro in XXIV Maggio. 
Mi ritrovo pomeriggio in zona Colonne di S. Lorenzo per cui decido di provare questo nuovo posto. 
Ora in zona di gelaterie (partendo dai Navigli veramente) ce ne sono troppe. Non è possibile che tutti lavorino e che Milano sia la capitale del gelato.
Diamo fiducia a questo Pretto Gelateria arte Italiana. Il nome già evoca promesse che non può mantenere.
Entro. Lancio un veloce occhio ai prezzi: cono 2.50 
In linea con altri posti. Decido però per una granita. Limone o caffè. 
Vada per il caffè (che se è buona è la fine del mondo, la vera granita). Prendo il bicchiere piccolo.
Me la serve una ragazza sorridente. Peccato che i sorrisi, il bel concept del locale e la "presunta" artigianalità non bastino.
Granita? Sembrava più una crema al caffè di quelle del bar. Pessima!Calda poi...
cioè una granita che non ha ghiaccio???
La cannuccia non serve perchè è come bere schiuma.
Pazzesco. Il gelato sento da altri clienti che è insapore o meglio tutti i gusti sembrano uguali.
Non ci siamo proprio. Una granita che sa di latte. Ed anche il colore è stranamente troppo simile ad un cappuccino...
Ora, sul gelato non avendolo provato non mi esprimo davvero.
Granita voto 3/10
Sembra la granita dei fast food, davvero non consigliabile. Da rivedere per la gestione.

Pro: location attira-turisti (o ice cream addicted come me)
Contro: gusti, pseudo-artigianali

sabato 31 maggio 2014

Sushi all'improvviso

sabato 31 maggio 2014


Metti un pomeriggio a Milano. Esci dalla palestra. Il cielo minaccia acquazzone e diluvio. 
Che fare?
Basta aperitivi. Hanno un pò stufato questi buffet interminabili di pizzette, fritti misti, salumi e paella.
Senza troppe pretese un sushi all you can eat può essere una buona soluzione. 
Senza troppe pretese troviamo un posto in XXIV Maggio dove ero già stata alcune volte. 
Solito locale sushi stile milanese, luci basse, violette. Menù quasi standard e prezzo fisso che a sorpresa varia.
Andiamo dunque con Kyrill, un amico del master. Ragazzone russo che devi nutrire a suon di proteine e la scelta del locale spetta a me come sempre.
Ci facciamo una camminata lungo il naviglio grande ed arriviamo in piazza XXIV Maggio da Jinzuan.
Bisogna dire che il personale è sempre molto accogliente e disponibile e stasera siamo anche i primi clienti.
Decidiamo subito di partire con una barca mista per due (nighiri, sashimi e diversi roll), alghe piccanti e due temaki.
Passiamo poi ad altri uramaki, ancora sashimi e gunkan a base di salmone.
Il pesce è ben presentato, il servizio è veloce e preciso. La varietà è quella che è... questi locali sono tutti un pò standard e seguono la formula ayce (all you can eat), siamo lontani dai veri sushi bar.
Ma se volete un'alternativa all'aperitivo o alla pizza è la scelta buona.
Mi stupisce l'uso spropositato di formaggio spalmabile devo ammettere ed infatti lo evito accuratamente preferendo salmone e tonno. Anche il pesce bianco non è male, wasabi e zenzero aiutano a dare un pizzico di oriente.
Buona la pasta: udon e vermicelli di riso buoni (provate in altre occasioni, non ieri) ed anche il tofu fritto merita un assaggio.
Da rivedere le alghe, poco saporite. 
Nota stonata le bevande, nulla di particolare ed i dolci forniti da una gelateria milanese, uno sforzo in più non sarebbe male.

PRO: prezzi contenuti, alternativa alle solite cene, posizione, cortesia e pulizia
CONTRO: poca scelta, zona senza parcheggi (causa lavori expo), prezzi che variano (ieri 16€ altre volte 19/20€)




Jinzuan
piazza XXIV Maggio, Milano

lunedì 21 aprile 2014

Que viva Mexico - Mexicali

lunedì 21 aprile 2014

los tres amigos
Lunedì di Pasqua. Il tempo che sembra più autunnale che primaverile ci costringe a rinunciare alla classica gita fuori porta.
Ed è un'ottima occasione per godermi un pò casa: cucina, cambio armadio con quintali di cose da portare a Milano e un pò di pulizia generica (che non guasta mai!).
E tra le centinaia di foto di food fatte nei mesi a Milano ne ho trovate alcune recenti di una serata messicana con Viola e Dani in un angolo di Messico scoperto di recente in zona Bocconi.
L'anno scorso ricevetti dei cofanetti per alcune degustazioni gratis. "Oggi ci vado, domani prenoto.." e sono rimasti lì a prender polvere. Poi una sera me ne sono ricordata e da studentessa squattrinata ho pensato di tirarli fuori e prenotare.
Tra le centinaia di offerte trovo questa degustazione messicana per due. Ora, chi mi conosce sa che sono ormai assuefatta dal peperoncino piccante per cui io e il chili o i jalapenos andiamo d'amore. Prenotato arriviamo facendoci una bella passeggiata lungo i navigli, piazza XXIV Maggio e poi imbocchiamo viale Bligny. Ci ritroviamo il ristorante sulla nostra destra, belle vetrate, grandi decori alle pareti con colori caldi e raffiguranti pappagalli. 
Il locale è davvero grande, con un lungo bancone in legno scuro.
Il personale è gentilissimo e ci fa accomodare dove vogliamo, è metà settimana ed il posto non è particolarmente affollato.
Ci portano un calice di prosecco per aperitivo mentre decidiamo cosa scegliere. Mi dirigo su chimichanga vegetale, una tortilla di mais ripiena di verdure saltate e ricoperta poi di formaggio fuso, servita con arroz messicano e i classici fagioli neri. Le ragazze optano per i tres amigos, un tris di specialità composto da chili con carne, fagioli, guacamole e burritos.
Come antipasto ci buttiamo sulla guacamole, davvero buona, piccante il giusto e con la cipolla non troppo presente per fortuna. Da bere sangria, ottima, speziata il giusto e con pezzi di frutta buona.
Nota dolente i tacos: il ripieno purtroppo assomigliava troppo al ragù pronto...
tacos classici
Hanno un ottimo aspetto invece le fajitas che vediamo portare ai tavoli vicini. Anche i prezzi sono buoni: parliamo di mediamente 9-10€ per i piatti unici come tacos, burritos e chimichanga. 
Fajitas sui 24€ per due persone.
Porzioni abbondanti.
Personale gentilissimo anche nel guidarci nella scelta, ci fanno provare il chili per capire il grado di piccantezza, purtroppo non sono così gentili da avvisarci che il prosecco non è "offerto" come ci dicono ma viene addebitato sul conto finale.
E vabbè.
Punto a loro favore è sicuramente la zona comoda sia per una lunga passeggiata che per chi vuole arrivare con il tram 9 ed il fatto che non vi faranno sentire clienti di serie B per il solo fatto di utilizzare un coupon regalo, anzi!
Mexicali 
viale Bligny 9
Milano (zona Bocconi)
www.mexicali.it

domenica 20 aprile 2014

Milano val ben un gelato

domenica 20 aprile 2014
Lo so sono stata assente per mesi e mesi.
E devo ammettere anche che non ho cucinato granchè a parte insalate di orzo, quinoa, verdure, tofu e via dicendo...
Ma..la primavera è arrivata anche a Milano (anche se scrivo oggi da casa)! Quindi ritmi più rilassati, aria frizzante al mattino, giornate più lunghe. E quindi uno mica può rinchiudersi in casa dopo sei ore di lezione. No, lascio i libri a casa e inizio a vagare lungo i navigli che sono il mio quartiere ed anche la zona di Milano che preferisco!
Tra un negozietto vintage, un piccolo fioraio da cui compro le mie piantine ho iniziato a passare così i pomeriggi dopo le lezioni.
E giorno dopo giorno scopri nuovi angoli, nuove botteghe e soprattutto ho iniziato a scoprire tante gelaterie. Eh sì perchè ce ne sono davvero tante! Ora devo ammettere una cosa: a Milano si mangia davvero bene. I prezzi non sono così diversi dalla media di Bologna ed anzi una cosa che apprezzo tantissimo è la qualità dei prodotti che si ritrova nei locali. Certo, ci sono anche lì alcune eccezzioni ma nel complesso in questi mesi non ho mai avuto grandi fregature nel rapporto qualità/prezzo, considerando comunque le zone centrali in cui mi sono sempre fermata.
E nel mio girovagare pomeridiano ho iniziato a godermi un rito tutto mio: il gelato.
Eh sì, un bel cono o coppetta, cambiando spesso gelateria. Ed ho pensato di dedicare questo post ai gusti e alle gelaterie che più mi hanno entusiasmato.

La mia personale classifica non può che aprirsi con questo posto, il primo gelato che ha mangiato un anno fa quando arrivai a Milano la prima volta: AMORINO, sul naviglio grande.
Un gelato cremoso, con gusti particolari su cui spicca a mio parere la frutta: mirtillo ottimo, lampone e mango cremosi ed il gusto vero della frutta. I costi sono buoni rispetto la qualità 2.5€ il cono medio, servito come se fosse un fiore.
Unica pecca la caffetteria e il costo dell'acqua in bottiglia da 0.5l (1,5€).
Ottima la location, adatto per una pausa se trovate posto ai tavolini esterni.
Voto 8/10
Alzaia naviglio grande 24 Milano




Unica pecca se proprio vogliamo è che il gelato lo si prende e si va non ci sono tavolini, diventa da passeggio.
Notevoli anche le crepes preparate sul momento (a parere di Daniela fragola e cioccolata era da urlo!)
Voto 8.5/10
Ripa di Porta ticinese 1 Milano






Continuando su Ripa di porta ticinese, un giorno mi imbatto in un nuovo locale: grigio, neutro, quasi asetticco ammetto. Troneggia un insegna elegante: RIVARENO. Ora chi è di Bologna si sentirà a casa: nomi dei gusti quali San Luca e simili. Gusti ricchi, pieni e cremosi. Molto cremosi, quasi come una cremeria, in particolare il fondente. Fragola ottima con pezzi di frutta. Ricotta e fichi caramellati ottimo, consigliato!
Stesso prezzo, tavolini all'interno. Personale gentile ma manca qualcosa, ambiente un pò troppo freddo.
Voto 7/10
Ripa di Porta ticinese 53 Milano


Facciamo un salto dietro casa. E lì, nascosta dietro i condomini trovi un angolo di Sicilia. Granite, cannoli, cassate e gelato di NARANITA.
Prima di andare a far la spesa decido di farci un salto con i miei genitori che erano venuti a trovarmi. Prezzi in linea con altri locali, dimensioni più grandi però! Tanto che tenere il cono e fotografarlo diventa difficile e rinuncio. Gusti provati: cannella e mandorla.
Sono curiosa e provo anche cannolo siciliano, meraviglioso. Gusto pieno anche qui, sembra di mangiare un cannolo. La cannella è buona ma non troppo invadente e la mandorla è delicata, senza il retrogusto amaro che ci si aspetta.
Ottima! Da provare a breve la granita con i primi caldi.
Voto 9/10
Via Villoresi 1 Milano




Un pomeriggio cammina e cammina con Daniela, un'amica dell'Ecuador che oramai ho trascinato innumerevoli volte nei miei giri pomeridiani arriviamo quasi alle Colonne di S. Lorenzo. Lungo corso di Porta Ticinese vediamo sulla sinistra una piccola gelateria, FROZEN. Vengo attirata dai gusti anche per intolleranti, celiaci e via dicendo. Interessante. Proviamo! Prendo il fondente senza latte ed il pistacchio con soia. Ottimi! Non fate facce schifate all'idea del gelato di soia, è buonissimo, cremoso e leggero ed in più non stomaca come i gusti normali. Costo sempre 2.5€ per coppa piccola
Il posto è gremito ma si può tranquillamente godersi il proprio gelato nella panchine che si trovano nella piazzatta antistante.
Voto 8.5/10
Corso di porta ticinese 98 Milano

Con le giornate più calde e più lunghe la ricerca del gelato perfetto continua....




domenica 26 gennaio 2014

El Gaucho - l'Argntina a Milano

domenica 26 gennaio 2014



Rieccomi!
Oramai il blog è stato messo in standby come avrete capito. Gli impegni sono talmente tanti, le scadenze talmente ravvicinate che a volte faccio fatica a far quadrare tutto. In più spesa, lavatrice, pulizia casa insomma...un equilibrio precario.
In tutto ciò anche lo studio... ma ce la farò!
Avrei un sacco di post da condividere con voi. Cucino poco in realtà e per fortuna la mensa pensa al mio pranzo ma sto scoprendo nuovi posticini.
Il post di oggi è sulla mia avventura argentina qui a Milano, proprio dietro casa.
El Gaucho. Vi accoglierà con luci soffuse, divanetti rivestiti di pelle, legno scuro e luci di candela. Un posto non pretenzioso ma elegante, in cui andare in coppia o in famiglia.
Lo sconsiglio per grandi tavolate di amici, perderebbe l'atmosfera intima. 
Il servizio è attentissimo ad ogni particolare, dall'ordinazione precisa alle portate fino al vino e all'acqua prontamente versati appena finiscono.
Ora mi direte...dettagli. Certo che sono dettagli ma fanno la differenza.
Menù argentino con ottima selezione di carni, contorni e dolci.
Un punto a favore dei vini. Ottimi. Provato un calice di rosso su consiglio del personale. Ottima scelta per accompagnare uno spiedino di carne e verdure.
Pensate ai soliti spiedini tristi che si servono al ristorante?
Dimenticatevelo. Qui ci si mangia in due, i filetti sono tenerissimi e la disposizione rispecchia la cura dello staff in cucina.
La cucina è a vista così da osservare la maestria degli chef.
Punto a favore anche qui per i contorni: purè di zucca cremoso, non stucchevole. Ottimo. Così come ottima è la selezione di formaggi alla griglia serviti per antipasto. E le salse di accompagnamento tra cui la famosissima chimichurri.
Se siete amanti delle costate qui troverete il vostro regno!
Dicevo che le porzioni sono ottime, abbondanti al punto che per assaggiare più portate potete pensare di dividerle in due o anche in tre come il caso della costata da noi presa.
Dolci. Unica nota stonata forse dalla mia scelta poco azzeccata è che il dulce de leche risulta leggermente stucchevole insieme al cocco.
Prezzi medio alti, circa 40€ a persona ma assolutamente meritatissimi per qualità e quantità del servizio e del cibo.
Altra nota a favore degli amici maschi è la presenza di Xavier Zanetti quasi fissa! :)

El Gaucho
via carlo d'Adda 11
02v89400839

domenica 15 dicembre 2013

American coffe all'italiana e il Natale a Milano

domenica 15 dicembre 2013
mercatino francese a Milano

Torri Unicredit

Mercatini in piazza Duomo

Natale a Milano


Ok è vero sono settimane che non scrivo sul blog.
Un pò per mancanza di tempo ma soprattutto perchè non cucino. O meglio non ho cucinato nulla di nuovo, npn ho sperimentato. Ma tra poco tornerò a Bologna e mi aspettano un sacco di dolci greci da preparare per le feste di Natale, compleanno della mamma e via dicendo.
A Milano ho fatto l'abitudine di mangiare in mensa e, lo ammetto, a parte un paio di volte in cui ho beccato la pasta troppo cotta o l'arrosto freddo, non è affatto male!
Non c'è confronto con la mensa di Bologna. O riso in bianco o pasta al pomodoro. Spero sia migliorata nel tempo.
la filosofia
La sera mangio per lo più a casa e oramai sono diventata la maggior esperta dei reparti del supermercato, dei vari negozi etnici della zona e delle drogherie nelle vicinanze.
Però Milano nel periodo natalizio è davvero una chicca: tra i mercatini, alberi e decorazioni è tutto un luccicchio!
E ieri ho vinto la mia pigrizia e di buon mattino mi sono ritrovata con un paio di amiche in zona Garibaldi dove c'era il mercatino francese - lo stesso di cui parlai l'anno scorso quando venne a Bologna - e via al vin brulè, tringoli alla crema e mandorle, biscotti al burro insomma tutto il meglio del repertorio!
La location di per sè merita: unisce ai grattacieli in vetro e acciaio le canzoni del Natale, le casette di legno del mercatino ed una bella piazzetta con i bigliardini per giocare. Insomma un bel posto per grandi e piccini.
Non contente del mercatino francese ci siamo poi spostate in centro per camminare un pò e smaltire le baguette ed il croque monsieur che Chris ha divorato in un attimo.
Ed a fianco del Duomo anche qui bancarelle con prodotti da tutta Italia, artigianato e addobbi natalizi. E già che sei a Milano non ti fai un giro nei negozi? Certo. 
Ma poi hai bisogno di una pauda ed eccoti la soluzione: Arnold.
Un american coffee house in stile Starbucks ma a prezzi più contenuti. Caffè americano alla nocciola, cioccolato, cannella, donuts, cupcakes, black forest e gli immancabili cheesecake ed apple pies!
Ancora: tea, hot and cold beverages e una vasta scelta di snack di ogni sorta anche salati.
dose di american coffee alla nocciola
Trovare una sola sedia vuota al sabato pomeriggio è impresa da eroi ma anche questa volta ce l'abbiamo fatta ed io, Fede e Chris ci siamo godute litri di caffè americano, forte, intenso con l'aroma di nocciola.
Trovate Arnold in via degli Orefici 12 e sul sito www.arnoldcoffe.it
Ottimo come posto per un caffè d'asporto ma anche come luogo di gossip pomeridiani tra amiche come abbiamo fatto noi. 
A favore: location centrale, prezzi non proibitivi, scelta, gentilezza personale, free wifi, qualità caffè.
Uniche pecche se vogliamo: spazi angusti, fila interminabile ma soprattutto....un caldo allucinante!
Andate in canottiera ve lo consiglio. Ma in generale vale per tutti i luoghi chiusi di Milano, qui hanno fisso 30°C in ogni ambiente. A volte sembra di essere in estate. 
E ve lo dice una che oggi si è svegliata con la testa come un pallone.

domenica 3 novembre 2013

Nuova città - Navigli 66

domenica 3 novembre 2013
il benvenuto dello chef

il pezzo forte

Ed eccomi qui! Dopo giorni e giorni di infinita assenza dal web, da qualsiasi mezzo di contatto con gli altri ho trovato un equilibrio.
Mi ritrovo qui in una stanza a tinte gialle, con farfalle colorate alle pareti e la mia roba sistemata alla bel e meglio.
Ci siamo. Finito il tempo del cazzeggio come si dice a Bologna ora mi tocca imparare nuovi termini in....milanese.
Eh sì. Sono sbarcata nella città del panettone, del risotto, dei navigli...e mi ritrovo proprio sui navigli.
Nuova avventura.
Giusto giusto una settimana fa è iniziato il tutto!
Vi parlo proprio oggi del primo posto ufficiale in cui ho dato inizio alla mia avventura, dove ho festeggiato il tutto in famiglia settimana scorsa: la steakhouse Navigli 66.
Domenica nebbiosa, sistemo i pacchi con le mie cose in casa e mi avvio in zona Porta Genova dove ogni ultima domenica del mese si tiene il mercatino dell'antiquariato, vintage, ciangalierie e qualsiasi cosa voi vogliate acquistare lì la troverete. 
Cammina e cammina il profumo di cibo si fa più intenso a metà darsena sul Naviglio Grande. Proviene da un bel locale sulla parte destra, pavimenti in legno, muri in mattoni rossi, musica rockabilly. Ottimo. Prezzi nella media per il genere di locale.
Entriamo.
Veniamo sistemati nella veranda esterna.
Il menù è così ben composto che non si sa davvero da cosa iniziare e cosa preferire.
Alla fine prendiamo coraggio ed ordiniamo: un filetto da quasi 1kg per 3/4 persone.
Viene servito con patate al forno e verdure miste alla griglia. La carne è, lasciatemelo dire, il pezzo forte del locale.
Se volete fare bella figura o festeggiare un'occasione speciale andateci!
Il benvenuto di Milano
Accompagniamo il tutto da un buon merlot e mentre decidiamo cosa ordinare ci viene servito il benvenuto dello chef: salsiccia in umido con crostini di pane. Da leccarsi le dita.

Il locale ha una posizione sicuramente privilegiata ma non è la classica trappola per turisti. Paghi ma la qualità è nettamente superiore di altri posti vicini.
Cortesia e gentilezza del personale, sorrisi e accortezze non sono da poco.
Al momento del conto arriva una mega jar piena di marshmellow. 
I dolci?
Vi dico la verità. Non ci stava più niente, eravamo pieni.
Ma se avete coraggio e forza vi arriva un vassoio enorme pieno delle specialità della cas: semifreddi, cheesecake di diversi tipi, torte al cioccolato, frutta e tanto altro.
Delizioso.
Da provare se passate da Milano.

INFO: Steakhouse 66 
Via Fumagalli 1, angolo Ripa di Porta Ticinese Milano
02 87075698


domenica 29 settembre 2013

La cotoletta XL a Milano

domenica 29 settembre 2013
ottimo risotto milanese

cotolettona...di maiale...



Ok addio estate.
Addio cicale che cantano nei pomeriggi afosi, addio giri in bicicletta sotto il sole.
Benvenute mille sfumature del marrone ed arancione.
Benvenute piogge e giornate in cui respiri il profumo di terra bagnata.
Ed oggi è proprio autunno a Bologna. Mi sono svegliata nel tepore della mia camera che era prestissimo.
Mi piace alzarmi quando tutti dormono ancora e preparare il caffè per prima. Godermi il mio muffin con calma, senza il ronzio della tv in sottofondo. Pace domenicale.
Per fortuna prima dell'abbattersi dell'autunno sono riuscita ieri a godermi un ennesimo sabato milanese. Oramai nei negozietti e botteghe lungo i navigli mi riconoscono i commessi e mi salutano. Mi sento di casa.
Stando lontana questa volta da tentazioni vintage (tappa obbligata è Lady Pix Vintage, poco dopo That's Bakery di cui vi parlavo qualche giorno fa), mi sono concessa una pausa mangereccia.
"Insomma - mi sono detta - vado spesso a Milano e non mi sono mai concessa nè un risotto, nè un ossobuco, nè una cotoletta! Eh no, questa volta me la godo".

La tappa è stata L'altro Luca e Andrea (Alzaia naviglio grande 24) www.lucaeandreanavigli.it
Vista la bella giornata, un pò nuvolosa ma comunque gradevole, ci siamo accomodate fuori nei tavolini a pochi passi dal naviglio.
Molti turisti ma anche tanti locali.
Menù con una giusta selezione di portate, ingredienti scelti come il lardo di colonnata oppure il patanegra.
Prezzi un pò altini a prima vista.
Cosa prendere?
Vorrei tutto! Salto gli antipasti che sono quasi tutti salumi serviti su un tagliere di legno come ormai si usa dovunque. 
I primi... Mi delude non poco che gli spaghetti al pomodoro siano sui 10€ ed infatti vedo che sono ordinati solo da una signora tedesca di fianco a me e da una ragazza russa poco più in là. Porzione generosa, giusta ma non esagerata e quindi mi pare ancora eccessivo il prezzo.
Scelgo un risotto alla milanese. Classico che più classico non si può. Prezzo 11€.
Gusto strepitoso, porzione che si mangia in due tranquillamente e quindi rapporto qualità/prezzo ineccepibile su questa portata.
Io mi fermo al primo.
Abbiamo poi la cotolettona: classica cotoletta. Uhm, maiale. Non ad orecchia di elefante.
Prezzo 16€ in linea con il prezzo dei secondi. Sottile, per fortuna non dura nè gommosa.
Delude un pò al primo morso in cui il sentore di uovo della panatura si sente leggermente troppo.
Servita con rucola e pomodorini ma noi abbiamo preferito patate al forno anche se i contorni non ci sono sul menù e chiedendo al personale ci viene ripetuto: rucola e pomodori. Altre alternative?
Patate. Punto.
Tornando alla cotoletta, anche questa si può benissimo dividere in due lasciando così spazio ad un contorno oppure un dolce.
Saltiamo il dolce. La scelta mi convince poco: tarte tatin, muffin pere e cioccolato...uhm 7-8€per un dolce mi paiono esagerati. Ma non avendoli assaggiati non mi esprimo.
Conto 38€ in due in cui segnalo i 3,5€ di una Coca in lattina decisamente esagerati.
Pro: portate abbondanti, location, arredamento, qualità cibo.
Contro: prezzi di alcuni piatti un pò sopra il dovuto, pulizia tavoli esterni da rivedere soprattutto visti i tanti passerotti che girano allegramente lasciando anche i loro bisogni sulla tavoglia e che la cameriera toglie con una spugna (per fortuna avevo già mangiato altrimenti via, conviene mangiare all'interno potendo), un sorriso in più da parte del personale sarebbe un ottimo biglietto da visita ed un invito ad entrare.

Il posto si chiama L'altro Luca e Andrea proprio perchè a qualche civico di distanza vi è Luca e Andrea, il primo locale del duo. 
Nel complesso sufficiente ma forse, e dico forse non sapendo, ci sono altri locali nelle vicinanze in cui poter mangiare bene in un contesto diverso, più attento e meno aprossimativo.

vicolo dei lavandai - bello e caratteristico
Consiglio una passeggiata lungo il Naviglio lungo il quale potrete anche accedere a bellissimi cortili interni in cui diversi artisti espongono le loro opere nei propri atelier!

consiglio post pranzo: passeggiata lungo il Naviglio


cortili della vecchia Milano

venerdì 27 settembre 2013

Bakery mania

venerdì 27 settembre 2013
Buon venerdì!
Che giornate stupende, sembra ancora estate qui a Bologna.
Per fortuna ci sono queste splendide giornate di sole di fine settembre in cui fare una passeggiata al parco, un giro in bicicletta in campagna o mangiarsi un gelato in città è ancora un piacere.
Ed è anche un periodo in cui cerco di godermi questi piccoli attimi di relax in attesa dei grandi cambiamenti che l'autunno porterà con sè.
E godiamocela sta fine estate visto che il freddo è già in arrivo da quanto dicono gli esperti...che poi una tale dipendenza dal meteo mai si era vista!
Quando è brutto prendi l'ombrello, quando c'è il sole no. Alla fine è semplice. Invece no, c'è questa mania di sapere a che ora pioverà e con che tasso di umidità poi alla fine uno si prepara alla fine del mondo e magari non nevica neanche!

Aprofittando del bel tempo qualche giorno fa ho fatto una visitina express a Milano.
Ora...lo dico da subito: io sono innamorata della zona dei Navigli.
Sarà che a me una città dove scorre un fiume o c'è un lago/mare/pozza d'acqua - insomma elemento acqua - mi entra subito nel cuore, ma Milano oltre ad essere una città stupenda per me (ok eliminato smog, nebbia, sporco e bla bla bla) il fatto che abbia anche una fonte di acqua mi fa sentire in sintonia con questo luogo.
Ed i Navigli sono una delle mie mete preferite quando vado in città. Fermata Porta Genova, giretto nei vicoli alla ricerca di oggetti o abiti vintage e sosta per un caffè.
Vi ho parlato tempo fa della gelateria Amorino che per me fa un gelato BUONISSIMO. Mercoledì invece mi sono imbattuta in una delle centinaia di bakery che ormai popolano la città.
Questa volta mi sono fermata da THAT'S BAKERY in via Vigevano.
Tutto è nello stile americano tipico di questi cafè chiamiamoli così: colori tenui, vetrina con decine di tipi diversi di cupcake, muffin, redvelvet, apple pie, cookies enormi e chi più ne ha più ne metta.
Da notare subito la gentilezza del personale che ci fa accomodare nel tavolo che più gradiamo (alcuni tavolini all'esterno, più una saletta al piano di sotto).
Diamo un occhio al menù: cupcakes sui 3,5€ - possiamo migliorare - torte sui 4,5€ a fetta paiono già più "giustificati".
Vediamo che oltre ai vari dolci americani hanno anche una vasta sezione dedicata a EGGS (strapazzate, con bagel, cream e via dicendo), hamburger di tutti i tipi e poi i piatti completi.
Mi faccio tentare da un Hamburger plate nonostante il prezzo non proprio democratico di 16€. La porzione è però grande.
Peccato che la pannocchietta al burro in realtà è mais in scatola.
Penso "forse oggi non l'avevano" ma scopro quasi subito che è così ogni volta. Resto un pò delusa.


Assaggio il cheeseburger e nonostante la poca fiducia data dal fatto che non mi hanno chiesto il livello di cottura devo ammettere che è molto buono.
Patate a spicchi con la buccia, servite con sale grosso: buone.
Purè del giorno a base di ceci: buono. Peccato per le chips di patatine con cui viene accompagnato.
Chi era con me prende un roastbeef plate: porzione abbondante con patatine e misticanza.
Peccato non aver portato un cestino di pane. Anche qui 16€.
Concludiamo con una apple pie. Buona ma non in versione americana con la sfoglie e le mele all'interno. Questa era più simile alla versione nostrana, con le mele affondate.
Molto forte la cannella che per me era ottima - è la mia droga, la metto dovunque! - forse per uno meno abituato al sapore invasivo risulta eccessiva.
Totale 38€ in due.
Plus: ambiente, scelta del menù, location, gentilezza personale, pulizia locale.
Da rivedere: prezzi, accompagnamento piatti (pane, mais, misticanza in busta)

In complesso una buona pausa per un cupcake dopo un giro di shopping. Sul brunch non mi esprimo non avendo provato.
Ecco il loro sito compleo di menù: www.thatsbakery.com
Buon muffin a tutti!

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