sabato 28 luglio 2012

Mpriam - verdure stufate

sabato 28 luglio 2012
Bentornato caldo!
Il piacere di godersi le giornate lunghe, quei pomeriggi in cui la siesta è un richiamo irresistibile, la frutta fresca come melone e cocomero, i ghiccioli di frutta...
L'estate è la stagione dei sensi per me. La vista deliziata dai tramonti violacei sul mare, il gusto con la freschezza della frutta di stagione, il tatto stuzzicato al contatto con la sabbia calda che ti scotta i piedi, l'udito con il rumore delle onde che ti cullano mentre dormi sulla spiaggia, l'olfatto con gli odori delle sagre di paese... istantanee delle mie estati.
Per rimanere in tema oggi vi propongo un piatto greco, il briam.
Si tratta di verdure stufate, passate in forno. Può assomigliare ad una ratatoiulle per capirci.
Fa da ottimo contorno se lo cuociamo qualche ora prima e lasciamo riposare le verdure prima di servirle.
Ed ecco come si prepara:
Ingredienti

  • 1 melanzana tonda
  • 2 zucchine chiare
  • 500gr di pomodori grappolo
  • 1/2 tazza di olio e.v.o
  • sale e pepe qb
  • 3 patate medie
  • 1 carota
  • 2 peperoni rossi o gialli
  • 2 cipolle
  • 1/2 mazzetto di prezzemolo
Come si fa
Tagliamo subito la melanzana a cubetti, saliamo e lasciamo circa 30' a macerare per perdere l'acqua che la renderebbe amara.
Tagliamo le altre verdure a rondelle: la carota, le zucchine, le patate a cubetti, cipolle, peperoni. 
Mescoliamo bene tutte le verdure in una boule, saliamo, pepiamo e aggiungiamo i pomodori a cubetti.

Aggiungiamo l'olio e mescoliamo.
Mettiamo in una teglia da forno dai bordi alti, copriamo con carta d'alluminio e cuociamo nel forno a 220°c per 30'.
Togliamo la carta e cuociamo altri 30' a 180°C.
Servito caldo va d'amore e daccordo con la Feta!

Un buon modo per ragruppare le verdure che vi sono rimaste in giro.
Buon week end a tutti e grazie mille dei commenti!!!
Non avrei mai pensato di ricevere così tanti commenti positivi da tutti voi :)

giovedì 26 luglio 2012

torta limone e papavero

giovedì 26 luglio 2012
Ultimi giorni di luglio. Vacanze vicine. Si fa la spesa giorno per giorno per evitare che restino provviste in dispensa o in frigorifero.
E avevo un paio di uova e mezzo panetto di burro.
Quindi mi son detta perchè non preparare qualcosa per la colazione? Qualcosa di veloce visto che il pomeriggio lo passerò a far foto :)
Quindi mi serviva un dolce buono, goloso ma che non avesse bisogno di riposare, sfoglie, albumi montati e cose del genere.
Mi sono ricordata che qualche giorno fa una cara blogger mi ha commentato alcuni post ed incuriosita sono andata sul suo sito. Forse in tanti di voi la conoscono: www.incucinatralenuvole.blogspot.com
E ho intravisto un cake golosissimo: limone e semi di papavero.
Con la differenza che per pigrizia e anche per farlo più "leggero" ho deciso di non glassarlo. 
La glassa non so perchè ma l'associo subito al freddo, sarà che ricopre dolci tipici dell'inverno, biscotti vari quindi a fine luglio ho detto no.
Buonissimo, soffice, essendo "a dieta" (quindi cucino ma non mangio, il colmo eh?!) la tentazione di provarlo mentre lo fotografavo è fortissima.
No no no.
Basta dai. Già ho fatto uno strappo con la cena greca, anche il cake al limone? No.
Quindi fatemi ringraziare la nostra cuoca tra le nuvole!
Le dosi sono appena diverse adattate a quelle da me usate.
Ingredienti:

  • 180gr di farina
  • 2 uova medie
  • 2 cucchiaini di lievito per dolci
  • 1 bustina di vanillina
  • 2 cucchiaini di semi di papavero
  • scorza di 1 limone bio
  • 120gr di burro a temperatura ambiente
  • 140gr di zucchero
  • 125ml di latte
Come si fa
Montare il burro con lo zucchero fino a farlo diventare una morbida crema, sbattere per circa 4' con le fruste elettriche per far incorporare aria.

un tocco di zucchero a velo non guasta mai!
Aggiungere le uova, farina setacciata, il latte, la vanillina, lievito, i semi di papavero e per ultima la scorza (solo la parte gialla attenti!)
Imburrare uno stampo da cake e versare il composto.
Cuocere in forno ventilato per circa 50' a 180°C, controllando con uno stuzzicadenti.

Buonissimo! La casa sarà invasa da un profumo magnifico. Vale la pena accendere il forno anche con questo caldo, magari alla mattina presto come ho fatto io che l'ho infornato alle 8.40.
Un abbraccio a tutti e grazie per i commenti e le vostre visite!!!


mercoledì 25 luglio 2012

Gemista - verdure ripiene alla greca

mercoledì 25 luglio 2012
Ma che freddo fa! Che freddo a Bologna questi giorni. C'è chi è contento, almeno l'afa per qualche ora ci ha lasciato. Ma io la notte, a fine luglio, dormire con la finestra chiusa e il lenzuolino...non ci sto!
Ma per fortuna il meteo corre in mio soccorso e il caldo africano sta per tornare!!! :)
Ieri sera ho avuto una piacevole cena con un gruppo di amiche, una bella tavolata di otto donne. E dove andare?
Pizza no. Asiatico sapete che non fa per me....Dunque ci siamo convertite al greco!
Sì ma a Bologna mangiare davvero bene greco è difficile, nonostante stiano fiorendo pseudoristoranti greci in ogni angolo.
Per caso qualche giorno fa sono incappata in una zona impensabile, case in costruzione, leggermente in periferia e mi ritrovo davanti un'insegna "cucina greca". Ho storto il naso e ho tirato dritto.
Ci ricapita mio padre e scopro che è un posto aperto da un ragazzo che conosco.
Detto fatto prenoto per la nostra cena e ci ritroviamo a cenare sotto un gazebo, lontano dal traffico, con carni alla griglia, una serie di antipasti misti fantastici (tzatziki, melitsanosalata, feta, olive, polpettine di ceci...), pita, retsina il vino greco aromatizzato con resina, un baklava che si scioglieva in bocca...che dire! Il tutto per 17€ a testa.
Beh se siete a Bologna segnatevi il posto: Delogo, via Zaccherini Alvisi 19 Bologna.
Ancora in fase di rodaggio, aperto da dieci giorni forse meno ma un posto su cui puntare con tavolini all'aperto, prezzi adatti a tutti, ampia scelta anche per gli amici vegetariani e vegani (ci sono infatti piatti a base di melanzane, verdure ripiene di riso, involtini di foglia di vite, polpette di ceci).

E proprio un piatto vegano e greco classico che vi propongo oggi: gemista. Ovvero verdure ripiene con riso.
Ecco come si fanno. Io ho usato i peperoni ma si possono usare anche zucchine oppure pomodori tondi.

  • 4 peperoni (gialli, rossi, verdi)
  • 200gr di riso carnaroli
  • 1 cipolla bianca
  • 1 manciata di uvetta bionda
  • 1 manciata di pinoli
  • 3/4 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
  • un pizzico di pepe e uno di sale
  • prezzemolo
Come si fa:
Svuotare i peperoni incidendo la parte superiore e tagliandola come se fosse un coperchio. Togliere i semi. Mettere il riso a cuocere e quando è pronto metterlo un attimo da parte.
In un tegame far saltare i pinoli, aggiungere l'olio, la cipolla finemente tritata, l'uvetta che in precedenza avremo messo in ammollo con un pò di acqua tiepida.
Lasciamo andare la cipolla e il resto per qualche minuto finchè non sarà apassita.
Aggiungiamo il riso nel tegame, mescoliamo bene.
Saliamo e pepiamo. Aggiungiamo qualche ciuffo di prezzemolo. Con questo composto riempiamo i peperoni e li chiudiamo con la parte superiore tagliata in precedenza.
Mettiamo i peperoni in una pirofila leggermente unta con olio extra vergine.
Mettiamo nel forno ventilato a 180°c per circa 30/40, controllando la cottura delle verdure con una forchetta.

sabato 21 luglio 2012

Marmellata e riflessioni

sabato 21 luglio 2012
Buon sabato a tutti!
Questa settimana è volata velocissima. Sarà perchè sono indaffarata con le ultime pratiche in ufficio, si cerca di studiare per l'ultimo esame o sempllicemente perchè ci si gode i pomeriggi estivi in terrazza.
E proprio l'aver riscoperto il piacere di godersi questi piccoli attimi, momenti di relax tutti nostri che fa trascorrere più piacevolmente le giornate.
Prima ero di quei tipi che se non uscivano o non avevano un'agenda impegnata 24h/24 non si accontentavano mai, mi piaceva girare vorticosamente come una trottola.
Ora come una nave da tanto in navigazione mi sembra di aver finalmente toccato la terra ferma.
Tutta questione di equilibrio, di persone che ti circondano e che condividono con te i loro attimi e le loro emozioni. 
La cosa più bella è quando ti arrendi e lasci entrare queste persone nel tuo mondo. Anche se non lo vorresti o se hai paura di farlo. 
Sulla scia di questi momenti così spensierati ci ritroviamo spesso a casa a fare cose lente: piccoli lavoretti di bricolage, sognare viaggi in Oriente (e trasformarli in realtà poi), vedere i fiori che sbocciano in giardino e fare marmellate.
Insomma si cerca di ritagliarsi qualche momento all'insegna della lentezza. Non intesa come pigrizia ma come momenti ragionati, sentiti da gustarsi in ogni attimo.
E quando la casa profuma di frutta e zucchero questi momenti sono ancora più speciali.
Oggi vi propongo un'idea su come preparare le marmellate. Senza diavolerie chimiche, perchè a che scopo farle in casa se poi si deve aggiungere la bustina magica? Tanto vale comprarle fuori dico io.
E quindi ecco la marmellata di pesche. Semplice, che ho preparato, o meglio che mamma ha preparato, qualche settimana fa.
Ieri ne ha fatta una variante con il mango e la cannella.
Io vi dò la base, che serve poi per altre preparazioni: ciliegie, prugne, fichi, cachi ecc.

Ingredienti:

  • 1kg di frutta (lavata, snocciolata e fatta a pezzi)
  • 500gr di zucchero (250di canna e 250 bianco)
  • succo di 1 limone
  • 1 mela (a pezzetti e con la buccia)
Come si fa
In una pentola di alluminio mettete la frutta con lu zucchero e portate ad ebollizione. Fate cuocere, mescolando di tanto in tanto, per circa 45'.
Se sulla superficie si formerà una leggera schiuma è del tutto normale, toglietela ocn l'aiuto di una schiumarola.
Trascorso il tempo fate la prova del piattino per vedere la consistenza della vostra marmellata: prendetene un pò e mettetela su un piattino. Se si rapprende è pronta altrimenti prolungate ancora la cottura.
Alla fine aggiungete il succo di limone e lasciate cuocere ancora qualche minuto.
Versate subito il composto bollente in vasetti di vetro in precedenza sterilizzati. Tappate e capovolgete.
Mettete in luogo fresco e possibilmente buio.
Si conserva per diversi mesi.
Che ne dite?
Le etichette di questi vasetti le ho fatte io semplicemente stampando vecchie etichette dal sapore vintage e scrivendo sopra il nome della frutta usata.
Fatti così secondo me sono molto carini anche come idea regalo.
Buon week end a tutti :)

mercoledì 18 luglio 2012

Farinata di ceci

mercoledì 18 luglio 2012
Le vacanze si avvicinano!!! Io sono una di quelle che se non va via in agosto non si sente mai in vacanza, non le concepisco in giugno o in luglio. Per me agosto è l'estate, anche se dura tre mesi per me è tutta concentrata in questo unico, fantastico mese.
In barba all'esodo da bollino nero, agli scioperi dei benzinai, ai pedaggi in autostrada (ma quanto costano in Italia? troppo!), al caldo da 40°C io me ne frego: borsone straripante, creme solari, cappellini, muta e boccaglio, macchina fotografica, ultimi sms agli amici e poi via!
Un mese di isolamento, mare e sole tanto che alcuni mi danno per dispersa.
Ma se non è così a noi non piace.
Eh sì perchè solo in Agosto puoi permetterti grigliate al tramonto, gite in barca su isolette disabitate, sagre di paese dove il caos delle bancarelle si mescola con il fumo delle grigliate e delle musiche popolari...
La Grecia in questi giorni mi richiama sempre di più tanto che una strana sensazione aleggia nella mia testolina.
A dir la verità troppi pensieri si affollano lì dentro e le vacanze sono sempre più necessarie!
Ieri per darmi una calmata mi sono dovuta mettere in cucina. Sì sì là dove la mente un minimo deve essere concentrata per evitare di mettere tutto sotto sopra, o di bruciare qualcosa.
Quindi via: ratatouille, cous cous per pranzo e alla fine erano solo le 10 di mattina. 
Mmm che fare? Vedo lì la farina di ceci, comprata così d'istinto una domenica in agriturismo e mai usata.
Farci le panelle fuori questione, non ho voglia di friggere. Allora provo a fare la farinata. Scopro che deve però riposare tra le 4-5 ore fino a 10 ore! 
Oh oh... va beh tanto non avevo niente da fare quindi frusta, acqua e olio.
Ed ecco come si fa. 
Io non avendola mai provata prima ho fatto la versione base, ma si può aromatizzarla con erbe aromatiche quali rosmarino o timo. Leggo anche che in Liguria usano servirla con formaggio molle tipo straccchino oppure col pesto fresco.
Io me la sono mangiata così, come se fosse pane.
Attenzione perchè è parecchio proteica e non leggerissima. Non fate come me, non rischiate una quasi-indigestione!

Ingredienti per 8 persone

  • 300gr di farina di ceci meglio se bio
  • 900ml di acqua temperatura ambiente
  • 1 pizzico di sale
  • 1 pizzico di pepe
  • 1/2 bicchiere di olio per l'impasto + 1/2 bicchiere per la teglia
Come si fa
Setacciare la farina in una ciotola capiente, aggiungere poco a poco l'acqua e sbattere con una frusta a mano. Aggiungere il sale e l'olio poco alla volta continuando a mescolare con la frusta.
Amalgamare il bene tutto e lasciare riposare l'impasto, che sarà piuttosto liquido, coperto con un coperchio fuori dal frigo per almeno 4-5 ore.
Sulla superficie si formerà una schiuma, toglierla con l'aiuto di un mestolo traforato.
Trascorso il periodo di riposo ungere una teglia da forno con l'olio rimasto, versare il composto e cuocere in forno statico a 200°c per circa 30' finchè non avrà assunto un bel colore bruno in superficie. Servire subito con una generosa spolverata di pepe appena macinato.

Deliziosa! 
Nonostante sia una preparazione tipica di Liguria e Toscana pare che le origini della farinata siano molto antiche, da farsi risalire a Greci e Romani.
Beh chiunque l'abbia "inventata" ha avuto una bella idea :)

sabato 14 luglio 2012

Imam bayildi

sabato 14 luglio 2012
Ed eccoci all'ennesimo sabato di fuoco. Per fortuna qui soffia un leggero vento che rende piacevole persino stare in giardino a prendere il sole.
I giorni che mi separano dalla Grecia sono sempre meno e una strana agitazione si è impossessata di me negli ultimi giorni.
Oggi avevo voglia di qualcosa di gustoso e che fosse rigorosamente greco.
Beh insomma origini turche diciamo la verità ma è uno tra i piatti più conosciuti ed apprezzati in Grecia dove con le melanzane si fa veramente di tutto.
Piatto semplice, molto gustoso dove un ruolo base è giocato dalla qualità dell'olio. Se non è buono allora non mettetevi neppure a farlo!
Infatti rientra tra i piatti chiamati "laderà" ovvero "oliati" per rendere l'idea. Si mangiano nei periodi di digiuno in cui la carne è esclusa e quindi sono perfetti per gli amici vegani!
Ecco come si prepara:


Ingredienti per 4 persone
4 melanzane lunghe
3 pomodori tondi
1 cipolla media bianca
olio extravergine circa 5cucchiai
5 patate medie a pasta gialla
un pizzico di sale
un pizzico di pepe
qualche ciuffo di prezzemolo

Come si fa
Pelare e tagliare le patate a spicchi. Metterle in acqua fredda per non farle annerire. Nel frattempo tagliare le melanzane per il lungo, con un cucchiaio estrarne la polpa e metterla in una padella antiaderente con un filo d'olio. Far soffriggere con la cipolla tagliata molto sottile a cubetti. Unire il sale e il pepe. A piacere si può aggiungere uno spicchio d'aglio per far insaporire di più il piatto.
Far cuocere la polpa di melanzane per qualche minuto, circa 5' a fiamma bassa. Aggiungere i pomodori tagliati a cubetti e solo alla fine aggiungere il prezzemolo finemente tritato.
Farcire le melanzane con la polpa. Metterle in una teglia con il restante olio e aggiungere gli spicchi di patate precedentemente tagliati.
Cuocere in forno a 200°c per circa 30' controllando la cottura delle melanzane e delle patate.

Per ovviare al problema del caldo consiglio di regolarsi con l'olio ad occhio. Io non ho usato l'aglio e sopratutto lasciate riposare le vostre melanzane prima di servirle. Assorbiranno meglio l'olio e sono ottime anche a temperatura ambiente.
Buon sabato a tutti :)

venerdì 6 luglio 2012

Torta allo zafferano

venerdì 6 luglio 2012
Ed ecco il venerdì sera. Ci arrivo abbastanza rilassata, in pantaloncini con un piatto di pesce vicino a me pronto da gustare. Mamma prepara i friggitelli e io ne approfitto per organizzare il week end con amici.
Dopo un pomeriggio di yoga con il sottofondo delle cicale la voglia di relax in giardino, con un libro bellissimo in greco, è davvero tanta.
Sono giorni di relax, tutto si rivaluta in questo clima rilassato ma non troppo visto che siamo ancora in città a Bologna. Ma allontanarsi di pochi metri da casa e vedere i campi con le balle di fieno, le pannocchie che iniziano a formarsi fa vedere tutto diversamente.
Cucinare all'aperto, raccogliere i propri peperoncini per condire le verdure, bere un buon bicchiere di vino con Guzel vicino fa rivalutare tutto.

E questo piatto è una torta salata che ho preparato qualche sera fa e che voglio proporre agli amici che verranno a trovarmi a cena.
Torta allo zafferano. Volendo si può provare la versione vegan senza mozzarella e la preparerò di sicuro per Giulia, una cara amica.
Ingredienti per 6 porzioni

  • 2 rotoli di pasta sfoglia
  • 3 zucchine chiare
  • 3 patate medie
  • 1 mozzarella a dadini
  • qualche pistillo di zafferano stemperato in acqua tiepida
  • 1 cucchiaio di curry
  • sale e pepe qb
Come si fa
Si prende un rotolo di pasta sfoglia e si fodera una tortiera a cerniera lasciando i bordi leggermente alzati.
In un tegame prepariamo le verdure: zucchine e patate tagliate a cubetti. Le facciamo rosolare con un filo d'olio e aggiungiamo una tazza di acqua per farle stufare.
Quando saranno quasi pronte le allontaniamo dal fuoco e aggiungiamo lo zafferano e il curry. Aggiustiamo di sale e pepe e mettiamo sul fondo della tortiera.
Fate ben attenzione che le verdure non si asciughino completamente ma lasciate un pò del loro sughetto.
Aggiungiamo anche la mozzarella tagliata a dadini e copriamo con l'altro rotolo di sfoglia. 
In forno statico per circa 30' a 180°C.
Con un buon bicchiere di vino bianco è ottima e con un paio di amici è ancor meglio!

Riflessioni sul cibo

In questi giorni la voglia di vacanza è tanta...il caldo, le uscite con gli amici e le città che si svuotano.
Ieri dopo tanto tempo sono tornata in centro a Bologna. Mi sembrava di essere stata via anni. 
Dove c'erano i negozi che conoscevo ora vedo megastore della Apple, le librerie hanno cambiato nome, le gelaterie si sono fatte sempre più piccole e sembrano delle boutique.
Un pò è stato bello perchè mi sembrava di tornare a casa e un pò mi ha fatto sentire fuori luogo non riconoscere più la città.
Ma l'occasione per tornarci è stata veramente piacevole e degna di nota. 
Ma non vi anticipo niente, ve ne parlerò meglio nei prossimi giorni, più dettagliatamente e con calma.
Posso dirvi però che ho parlato finalmente con persone che la vedono come me su molti aspetti del cibo, del suo potere di socializzazione e del piacere di condividere con gli altri un buon pasto.
Il fatto che io non sia vegana non ha impedito però, a mio avvis, di avere notevoli punti di incontro e questo per me è il lato più positivo.
Bisogna sempre esporre il proprio punto di vista e cercare punti comuni con gli altri. Ed è un peccato che negli ultimi tempi stiamo diventando sempre meno proponsi allo scambio di opinioni, vedute e semplicemente di contatto umano con gli altri.
Beh dopo questa breve anticipazione di ciò di cui vi parlerò nei prossimi giorni veniamo a noi! La sfida è quella di tornare ad una cucina basica, di tornare a mangiare come una volta. Non che la cucina "moderna" non abbia dei lati positivi e delle preparazioni ottime ma sinceramente la chimica applicata alla cucina me la fa sentire così lontana e se c'è chi loda F. Adrià e la sua cucina molecolare io lodo l'inventiva di mamme e nonne che con pochissimi ingredienti nella dispensa ci hanno sempre fatto trovare il cibo in tavola.
Dovremmo dare meno per scontato tutto. Pensiamo che tutto ci sia dovuto e anche il cibo.
Invece non è così. 
Quindi perchè non tornare davvero alle radici? Ma per davvero, non solo a parole. Torniamo ai piatti della tradizione che affondano nella stagionalità dei raccolti, smettiamola di cercare cibi provenienti dall'altra parte del mondo (poi certo questo non vuol dire non permettersi un mango o un ananas ma magari evitiamo di cercare le pesche a dicembre!).
Torniamo a scambiarci i prodotti, anche sotto forma di baratto! L'ho visto fare in Francia. Io produco pomodori e tu zucchine? Bene. Io ti do una cassa di pomodori e tu una quantità pari di zucchine o altro del tuo raccolto.
Torniamo a fare le cose in casa! Basta pane da 1€/kg portato dall'est europa, compriamo la farina e ci guadagnamo in sapore e anche nel portafoglio.
E le marmellate? Basta con i vasetti tutti uguali, tutti con lo stesso gusto dove la frutta è solo sotto sembianza di polverina mescolata a zucchero! 
Abbiamo un balcone? Bene! Via libera alle erbe aromatiche: rosmarino, mentuccia, timo...oltre ad abellire i balconi delle città pensate che profumo quando aprite le finestre la mattina!
Mangiamo carne? Bene. Siamo pur sempre liberi di farlo. Ma allora perchè mangiarla tutti i giorni, che oltre ad essere dispendioso economicamente è anche molto poco salutare per noi stessi?
Privilegiamo il pesce? Perfetto (io sono tra quelli) ma allora consumiamo il pesce pescato nel Mediterraneo! Sapete dove è la maggior quantità di plastica nel mondo? Proprio negli Oceani! Ci sono vere e proprie isole di plastica, così ribatezzate da biologici e non solo.
Ad aprirmi gli occhi oltre ad una tradizione di famiglia per cui sin da piccola, fatta una breve eccezzione, abbiamo avuto il nostro piccolo orto è stata anche la passione non per la cucina in sè ma per il cibo. E per la qualità del cibo che scegliamo di acquistare e mangiare.
Una delle foto di Y. Arthus-Bertrand
Tante malattie, più o meno gravi, vengono proprio dal modo in cui ci alimentiamo.
Non mangiamo più i legumi perchè qualcuno ha detto che sono calorici e gonfiano la pancia? Ma allora pensiamo sia meglio mangiare tonnellate di mozzarella e pomodori?
Dopo queste mie riflessioni che sottolineo essere del tutto personali, basate su esperienze personali e che non hanno certo la pretesa di insegnare niente a nessuno un ultimo consiglio. Anzi due :)

Primo trovo siano meravigliosi i documentari di "La terra vista dal cielo" che sono in continua programmazione sui canali Rai5 del digitale e che hanno fatto parte di una mostra curata dal famoso fotografo francese Yann Arthus-Bertrand. Chiari, affascinanti ma con un potere educativo fortissimo.
E poi il secondo mi è stato suggerito ieri all'incontro con i ragazzi di Cucina Fuorimoda di Bologna ed è un libro intitolato "Alimentazione naturale" di Valdo Vaccaro che mi sono promessa di comprare proprio in questo periodo di vacanza.

Link utili:
http://www.indirizzipreziosi.it/it
http://www.laterravistadalcielo.it/

mercoledì 4 luglio 2012

Insalata di bulgur

mercoledì 4 luglio 2012
Un pranzo veloce a volte ci viene imposto dalle tempistiche della pausa al lavoro. Sempre più veloce questo mondo. Ma perchè non prendersi però quel poco tempo che ci concedono per gustarci qualcosa preparato da noi?
Anche se si tratta di una semplice insalata o un piatto di pasta fredda.
Basta con quei panini tristi, preparati chissà quando e con che razza di salse e altro!
E poi diciamocelo: con i 7-10€ che si spendono al bar per una bibita e un panino quante cose si possono fare? 
Quindi perchè non organizzarsi prima e preparare qualcosa da portarci in ufficio o anche all'università (anche se ora siamo in vacanza)?
Ieri a pranzo andavo un pò di fretta e quindi mi sono preparata questa insalata da gustare fredda.
Ingrediente base: il bulgur.
Alimento costituito da frumento integrale, grano duro germogliato, che subisce un particolare processo di lavorazione. I chicchi di frumento vengono cotti al vapore e fatti seccare, poi vengono macinati e ridotti in piccoli pezzetti; è molto diffuso in Medio Oriente.
Come gusto per capirci può assomigliare al cous cous ed è un ingrediente jolly secondo me da condire come più ci piace: insalate fredde, verdure, da accompagnamento a piatti di carne stufata o pesce.
In frigo avevo una confezione di salmone affumicato che stava lì da un pò, con questo caldo non mi attirava molto ma ieri ho fatto un'eccezione anche perchè lunedì facendo la spesa ho comprato lo zenzero fresco e i due alimenti insieme sono fantastici secondo me!
Quindi ecco come fare questa insalata ottima tiepida ma anche fredda da portare in ufficio.
Ingredienti
  • 80gr di bulgur
  • 2 zucchine chiare
  • 50gr di salmone affumicato
  • 1 radice di zenzero fresco
  • semi di papavero
  • sale e pepe qb
  • olio e.v.o
Come fare
Mettiamo il bulgur a cuocere, circa 12-13'. Nel frattempo tagliamo le zucchine a julienne e le facciamo saltare in una padella con un filo d'olio. Se necessario aggiungiamo un pò di acqua e lasciamo cuocere qualche minuto.
Appena saranno pronte aggiungiamo il salmone tagliato a pezzettini e facciamo saltare.
Aggiungiamo lo zenzero gratuggiato e mescoliamo bene. 
Qunado il bulgur sarà cotto lo aggiungiamo al condimento e lo saltiamo per un paio di minuti.
A fine cottura aggiustiamo di sale e pepe e aggiungiamo anche qualche seme di papavero.
Serviamo con un filo d'olio e.v.o a crudo.
Ottimo!

Non dimenticatevi di aggiungervi anche voi alla pagine di Soul KouZina su Fb!

martedì 3 luglio 2012

Parmigiana estiva cottura fast

martedì 3 luglio 2012
Devo ammettere che questi giorni di vacanza sono un pò noiosi. Ok messi i libri da parte, riposata un paio di giorni però che noia in città. Ci si organizza come si può con gli amici tra il caldo infernale, chi lavora e chi è in viaggio come Silvia.
Per fortuna mancano poche settimane alla partenza per la mia amata Grecia e non importa cosa dicono economisti, politici e tutti i sapientoni (chissà perchè tutti hanno la soluzione ma nessuno la condivide?!) è e resta il paese più bello del mondo.
Ieri in famiglia abbiamo iniziato a fare qualche ipotesi sul futuro e da un lato sono un pò timorosa ora che i giochi giungono alla conclusione con l'avvicinarsi della tesi da preparare, ma dall'altra parte sono eletrizzata al pensiero di tornare a vivere nella splendida Atene. 
Quindi preparatevi, i miei post in un futuro non troppo lontano (spero) verranno inviati da qualche parte di Atene, tra Plaka o il Pireo :)
Il piatto che vi propongo oggi altro non è che una simil parmigiana. 
Ma visto il caldo che fa nessuna ha voglia di preparare piatti pesanti, elaborati e sopratutto di accendere il forno per lungo tempo.

Beh per il forno io continuo ad usarlo avendo anche la cucina all'aperto quindi no problem. L'altra sera dopo aver preparato la tarte ai fichi ho messo dentro un paio di melanzane globose. Speravo di farci melitzano-salata, una salsa greca a base di melanzane ottima da accompagnare con il pane abbrustolito o delle polpette di carne.
Dopo averle sbucciate però amara sorpresa, erano poco adatte, troppo acquose. Mmmm quindi ecco che ieri a pranzo ho tirato fuori la polpa di melanzana ed ecco come è venuta fuori la parmigiana estiva.
Ingredienti

  • 1melanzana grigliata
  • 1 mozzarella fiordilatte
  • pomodorini pachino
  • sale e pepe qb
  • basilico
Come si fa
Come dicevo bisogna che le melanzane siano state cotte in forno in precedenza, meglio il giorno prima. Prendiamo la polpa e la tagliamo a cubetti.
Facciamo lo stesso anche con la mozzarella e i pomodorini.
Condiamo i tre ingredienti separatamente con olio, sale e pepe a seconda del proprio gusto.
Componiamo il piatto partendo da un fondo di melanzana e adagiandovi sopra gli altri ingredienti.
Completiamo con un giro di olio e.v.o e qualche foglia di basilico.
Beh è veloce, un piatto freddo ma l'abbinamento è quello della classica parmigiana.
Buona serata a tutti!

lunedì 2 luglio 2012

Tarte ai fichi caramellati - e riflessioni estive

lunedì 2 luglio 2012
Buon lunedì a tutti voi! Grazie mille per il sostegno e per le visite continue anche in questo periodo di grande caldo in cui tutto si ha tranne voglia di mettersi in cucina.
In questi giorni ho assaporato una nuova semplicità con gli amici: una birra, quattro chiacchiere e un giro in centro di una Bologna quasi deserta.
Ho realizzato anche come questi amici di ora, non certo amici di vecchia data, ma persone nuove che capiscono senza fare troppe domande, amicizie semplici e spontanee come dovrebbero essere tutte le amicizie, sono davvero gli amici che mi rappresentano come quasi nessuno negli ultimi anni.
E quindi un grazie va a loro per rendere queste giornate afose meno noiose, per parlare liberamente di tutto, per sognare...
Ci riflettevo non perchè colta da un'improvvisa saggezza di cui solo noi greci siamo capaci ma perchè quando hai più tempo libero ti fermi a riflettere e sì diciamocelo hai più bisogno degli altri di quanto tu non ne abbia quando sei impegnata tra scadenze, esami e il lavoro. Giusto?
Beh quando ci sono questi periodi, come sotto le festività o nei periodi difficili credo, riesci davvero a fermarti e capire chi hai accanto.
Basta con le "amiche" che non trovano mai un'ora per un caffè o un aperitivo, basta con chi inventa scuse sulla crisi e su come sia meglio risparmiare piuttosto che andare insieme a mangiare una pizza e basta con chi fa progetti e poi ti lascia perennemente fuori.
Giusto?
Basta dare sempre troppa importanza e giustificare ogni comportamento. Lo so lo so che posso sembrare bacchettona (come tra l'altro mi ha appena scritto un amico, tempismo perfetto!) però ho avuto modo di riflettere sulla qualità del tempo che dobbiamo dedicare agli altri e a noi stessi.

Sarà il clima estivo più rilassato, la voglia di dare una direzione alla vita ora che la laurea è così vicina o semplicemente nuove persone che portano nuova energia nei nostri rapporti.

Ed è proprio questa voglia di fare ciò che mi corrisponde e di frequentare chi rispecchia il mio modo di essere e pensare che ho deciso di rinnovare il blog.

Le petite cuisine non mi apparteneva. Troppo "sofisticato", ricercato mentre i miei piatti come vedete sono caserecci, genuini, per tutti. Quindi Soul KouZina.

Perchè? Perchè l'illuminazione per la cucina o meglio l'idea di fare un blog e un domani di farlo diventare un lavoro è venuta guardando un film in cui mi sono riconosciuta: Soul Kitchen di F. Akin. 
E poi perchè il soul è sicuramente il mio genere di musica preferita. Kouzina perchè...beh "cucina" in greco, quindi più rappresentativo di così!
Che ne dite?
Anche la grafica è cambiata :)
Ma veniamo alla Kouzina appunto!
Ieri ho raccolto un pò di frutta e verdura a casa: pomodori, peperoncini piccanti di vari tipi, nespole, pesche e sopratutto loro: i fioroni.
Allora qualcuno mi ha chiesto cosa fossero, beh sono i primi fichi che escono a fine primavera/inizio estate. Poco adatti a marmellate o altro, deliziosi col prosciutto crudo dolce oppure quello di cinta senese.
Ma ho voluto sperimentare a farne una tarte con l'aggiunta di mandorle.

Eccola qui! 
Ingredienti: 

  • 300gr di farina 00 bio
  • 150g di burro freddo a tocchetti
  • 1 busta vanillina
  • scorza di 1 limone bio
  • 5 cucchiai di zucchero bianco semolato
  • 1 uovo
  • 10 fichi fioroni
  • 1 noce di burro
  • 1 cucchiaio di zucchero di canna
  • mandorle intere
Come si fa
prepariamo la base per la tarte: mescoliamo farina con lo zucchero. Aggiungiamo l'uovo intero e il burro a tocchetti. Impastiamo velocemente con le mani. Aggiungiamo anche la vanillina e la scorza del limone.
Se necessario aggiungiamo acqua fredda per impastare. Avvolgiamo con la pellicola e mettiamo in frigo per almeno 30-60'.
Prepariamo la farcia: sbucciamo i fichi e li mettiamo in un tegame antiaderente con lo zucchero e il burro. Lasciamo appassire per circa 20' a fuoco basso.
Nel frattempo prepariamo la tarte foderando lo stampo di una tortiera con l'impasto tenendo i bordi un pò più spessi della base. Cuociamo in forno per circa 20' a 200°C. 
A cottura quasi ultimata aggiungiamo la farcia ai fichi e le mandorle.
Rimettiamo in forno per altri 20' circa.
Ed ecco il risultato!
Io ho messo poco zucchero sia nella base sia nei fichi perchè questi ultimi sono un frutto molto dolce e molto calorico quindi è bene non esagerare.
Per merenda non la consiglio, neppure dopo cena ma è un'ottima colazione!
Io l'ho messa in frigo stamattina per rassodare di più la farcitura :)
Un abbraccio a tutti!


- Food Club - © 2014