domenica 29 settembre 2013

La cotoletta XL a Milano

domenica 29 settembre 2013
ottimo risotto milanese

cotolettona...di maiale...



Ok addio estate.
Addio cicale che cantano nei pomeriggi afosi, addio giri in bicicletta sotto il sole.
Benvenute mille sfumature del marrone ed arancione.
Benvenute piogge e giornate in cui respiri il profumo di terra bagnata.
Ed oggi è proprio autunno a Bologna. Mi sono svegliata nel tepore della mia camera che era prestissimo.
Mi piace alzarmi quando tutti dormono ancora e preparare il caffè per prima. Godermi il mio muffin con calma, senza il ronzio della tv in sottofondo. Pace domenicale.
Per fortuna prima dell'abbattersi dell'autunno sono riuscita ieri a godermi un ennesimo sabato milanese. Oramai nei negozietti e botteghe lungo i navigli mi riconoscono i commessi e mi salutano. Mi sento di casa.
Stando lontana questa volta da tentazioni vintage (tappa obbligata è Lady Pix Vintage, poco dopo That's Bakery di cui vi parlavo qualche giorno fa), mi sono concessa una pausa mangereccia.
"Insomma - mi sono detta - vado spesso a Milano e non mi sono mai concessa nè un risotto, nè un ossobuco, nè una cotoletta! Eh no, questa volta me la godo".

La tappa è stata L'altro Luca e Andrea (Alzaia naviglio grande 24) www.lucaeandreanavigli.it
Vista la bella giornata, un pò nuvolosa ma comunque gradevole, ci siamo accomodate fuori nei tavolini a pochi passi dal naviglio.
Molti turisti ma anche tanti locali.
Menù con una giusta selezione di portate, ingredienti scelti come il lardo di colonnata oppure il patanegra.
Prezzi un pò altini a prima vista.
Cosa prendere?
Vorrei tutto! Salto gli antipasti che sono quasi tutti salumi serviti su un tagliere di legno come ormai si usa dovunque. 
I primi... Mi delude non poco che gli spaghetti al pomodoro siano sui 10€ ed infatti vedo che sono ordinati solo da una signora tedesca di fianco a me e da una ragazza russa poco più in là. Porzione generosa, giusta ma non esagerata e quindi mi pare ancora eccessivo il prezzo.
Scelgo un risotto alla milanese. Classico che più classico non si può. Prezzo 11€.
Gusto strepitoso, porzione che si mangia in due tranquillamente e quindi rapporto qualità/prezzo ineccepibile su questa portata.
Io mi fermo al primo.
Abbiamo poi la cotolettona: classica cotoletta. Uhm, maiale. Non ad orecchia di elefante.
Prezzo 16€ in linea con il prezzo dei secondi. Sottile, per fortuna non dura nè gommosa.
Delude un pò al primo morso in cui il sentore di uovo della panatura si sente leggermente troppo.
Servita con rucola e pomodorini ma noi abbiamo preferito patate al forno anche se i contorni non ci sono sul menù e chiedendo al personale ci viene ripetuto: rucola e pomodori. Altre alternative?
Patate. Punto.
Tornando alla cotoletta, anche questa si può benissimo dividere in due lasciando così spazio ad un contorno oppure un dolce.
Saltiamo il dolce. La scelta mi convince poco: tarte tatin, muffin pere e cioccolato...uhm 7-8€per un dolce mi paiono esagerati. Ma non avendoli assaggiati non mi esprimo.
Conto 38€ in due in cui segnalo i 3,5€ di una Coca in lattina decisamente esagerati.
Pro: portate abbondanti, location, arredamento, qualità cibo.
Contro: prezzi di alcuni piatti un pò sopra il dovuto, pulizia tavoli esterni da rivedere soprattutto visti i tanti passerotti che girano allegramente lasciando anche i loro bisogni sulla tavoglia e che la cameriera toglie con una spugna (per fortuna avevo già mangiato altrimenti via, conviene mangiare all'interno potendo), un sorriso in più da parte del personale sarebbe un ottimo biglietto da visita ed un invito ad entrare.

Il posto si chiama L'altro Luca e Andrea proprio perchè a qualche civico di distanza vi è Luca e Andrea, il primo locale del duo. 
Nel complesso sufficiente ma forse, e dico forse non sapendo, ci sono altri locali nelle vicinanze in cui poter mangiare bene in un contesto diverso, più attento e meno aprossimativo.

vicolo dei lavandai - bello e caratteristico
Consiglio una passeggiata lungo il Naviglio lungo il quale potrete anche accedere a bellissimi cortili interni in cui diversi artisti espongono le loro opere nei propri atelier!

consiglio post pranzo: passeggiata lungo il Naviglio


cortili della vecchia Milano

venerdì 27 settembre 2013

Bakery mania

venerdì 27 settembre 2013
Buon venerdì!
Che giornate stupende, sembra ancora estate qui a Bologna.
Per fortuna ci sono queste splendide giornate di sole di fine settembre in cui fare una passeggiata al parco, un giro in bicicletta in campagna o mangiarsi un gelato in città è ancora un piacere.
Ed è anche un periodo in cui cerco di godermi questi piccoli attimi di relax in attesa dei grandi cambiamenti che l'autunno porterà con sè.
E godiamocela sta fine estate visto che il freddo è già in arrivo da quanto dicono gli esperti...che poi una tale dipendenza dal meteo mai si era vista!
Quando è brutto prendi l'ombrello, quando c'è il sole no. Alla fine è semplice. Invece no, c'è questa mania di sapere a che ora pioverà e con che tasso di umidità poi alla fine uno si prepara alla fine del mondo e magari non nevica neanche!

Aprofittando del bel tempo qualche giorno fa ho fatto una visitina express a Milano.
Ora...lo dico da subito: io sono innamorata della zona dei Navigli.
Sarà che a me una città dove scorre un fiume o c'è un lago/mare/pozza d'acqua - insomma elemento acqua - mi entra subito nel cuore, ma Milano oltre ad essere una città stupenda per me (ok eliminato smog, nebbia, sporco e bla bla bla) il fatto che abbia anche una fonte di acqua mi fa sentire in sintonia con questo luogo.
Ed i Navigli sono una delle mie mete preferite quando vado in città. Fermata Porta Genova, giretto nei vicoli alla ricerca di oggetti o abiti vintage e sosta per un caffè.
Vi ho parlato tempo fa della gelateria Amorino che per me fa un gelato BUONISSIMO. Mercoledì invece mi sono imbattuta in una delle centinaia di bakery che ormai popolano la città.
Questa volta mi sono fermata da THAT'S BAKERY in via Vigevano.
Tutto è nello stile americano tipico di questi cafè chiamiamoli così: colori tenui, vetrina con decine di tipi diversi di cupcake, muffin, redvelvet, apple pie, cookies enormi e chi più ne ha più ne metta.
Da notare subito la gentilezza del personale che ci fa accomodare nel tavolo che più gradiamo (alcuni tavolini all'esterno, più una saletta al piano di sotto).
Diamo un occhio al menù: cupcakes sui 3,5€ - possiamo migliorare - torte sui 4,5€ a fetta paiono già più "giustificati".
Vediamo che oltre ai vari dolci americani hanno anche una vasta sezione dedicata a EGGS (strapazzate, con bagel, cream e via dicendo), hamburger di tutti i tipi e poi i piatti completi.
Mi faccio tentare da un Hamburger plate nonostante il prezzo non proprio democratico di 16€. La porzione è però grande.
Peccato che la pannocchietta al burro in realtà è mais in scatola.
Penso "forse oggi non l'avevano" ma scopro quasi subito che è così ogni volta. Resto un pò delusa.


Assaggio il cheeseburger e nonostante la poca fiducia data dal fatto che non mi hanno chiesto il livello di cottura devo ammettere che è molto buono.
Patate a spicchi con la buccia, servite con sale grosso: buone.
Purè del giorno a base di ceci: buono. Peccato per le chips di patatine con cui viene accompagnato.
Chi era con me prende un roastbeef plate: porzione abbondante con patatine e misticanza.
Peccato non aver portato un cestino di pane. Anche qui 16€.
Concludiamo con una apple pie. Buona ma non in versione americana con la sfoglie e le mele all'interno. Questa era più simile alla versione nostrana, con le mele affondate.
Molto forte la cannella che per me era ottima - è la mia droga, la metto dovunque! - forse per uno meno abituato al sapore invasivo risulta eccessiva.
Totale 38€ in due.
Plus: ambiente, scelta del menù, location, gentilezza personale, pulizia locale.
Da rivedere: prezzi, accompagnamento piatti (pane, mais, misticanza in busta)

In complesso una buona pausa per un cupcake dopo un giro di shopping. Sul brunch non mi esprimo non avendo provato.
Ecco il loro sito compleo di menù: www.thatsbakery.com
Buon muffin a tutti!

lunedì 23 settembre 2013

Spaghetti di farro alla trapanese

lunedì 23 settembre 2013

Che bel lunedì di sole!
E meno male che la settimana inizia così :)
Week end di puro relax: sfornato dolci, organizzato un bbq in famiglia per goderci il giardino, lunghi giri in bicicletta e serate sul divano recuperando quei dvd che avevo accantonato nei mesi estivi.
Week end soprattutto utili a riprendere un attimo le forze visto le giornate decisamente intense che sto affrontando...non tanto sotto il punto di vista fisico quanto da quello morale, lo stress è alle stelle.
Il perchè?
Diciamo che c'è un qualcosa di personale che inizia a delinearsi per i prossimi mesi. 
E non sico altro.
Quindi proprio per le scarse energie con cui mi sveglio alla mattina - un pò è anche per il cambio di stagione - ho bisogno di ricette veloci, facili ed anche economiche.
Dunque avevo un pacco di pasta di farro in dispensa che avevo acquistato prima delle vacanze al NaturaSì. 
Uhm...che farmene?
Guardo un pò di qua ed un pò di là e la dispensa piange. Urca! Neppure una passata di pomodoro.
Ok però ho un paio di pomodori in giardino che sono stati un pò ritardatari e stanno maturando solo ora.
Bene. Scendo, faccio razzia di pomodori e qualche foglia ancora di basilico poi lampo di genio!
Il pesto alla trapanese.
Buonissimo, veloce, facile e si prepara mentre cuoce la pasta. Una goduria.
Ecco qui la mia versione:

  • 3pomodori maturi, io ho usato quelli grappolo
  • 1 spicchio di aglio
  • olio e.v.o
  • basilico qualche foglia
  • sale e pepe qb
  • 1 manciata di mandorle con la buccia
Prima di tutto fate tostare le mandorle. Io per far prima le ho messe in una padella antiaderente e via sul fornello. Giratele e state attenti a non farle bruciare.
Mettetele nel mixer e riducetele in briciole.
In un mortaio (ottima terapia anti-stress!) mettete i pomodori a cui avrete tolto la buccia ed i semi interni, aggiungete l'aglio, il sale e il pepe ed un filo d'olio.
Iniziate a pestare per qualche minuto.
Aggiungete anche la polvere di mandorle ed ecco la vostra salsa.
cuocete la pasta, scolate al dente e condite in padella con il pesto aggiungendo qualche cucchiaio di acqua di cottura per rendere il tutto più cremoso.
Pronta, veloce e sana.

sabato 21 settembre 2013

American cheesecake

sabato 21 settembre 2013

Benvenuto autunno! 
E come ad ogni cambio di stagione anche il blog cambia la sua veste.
Più sobria decisamente e con un nuovo titolo SK food club che è anche il nome delle serate che portiamo avanti. Che fine hanno fatto queste serate?
Novità in corso per l'autunno tardo....ve le svelerò più avanti. Saranno novità legate poi ad una svolta personale quindi per ora bocca cucita!
Autunno...da un pò di tempo ho imparato ad apprezzarne la bellezza e oggi ho preso la mia nuova bici -  di cui vado molto orgogliosa per l'affare con cui sono riuscita finalmente a comprarla - e via per le stradine di campagna che circondano casa. 
Ho attraversato campi di girasoli in cui i fiori giganti sono oramai diventati neri e fanno anche un pò paura, ho costeggiato casolari deserti in cui solo le galline giravano per l'aia polverosa ma ho anche respirato l'aria calda dei sentieri nascosti all'ombra di grandi querce. 
Era tempo che mi ripromettevo di ritagliarmi attimi così da sola in cui poter pensare. E credetemi in questo periodo di cose che mi frullano in testa ce ne sono anche troppe, tanto che non riesco ad essere molto coerente durante le mie giornate, dico una cosa, ne faccio un'altra, ne penso una nuova.
Ma è solo un periodo.

E per festeggiare l'autunno ho voluto provare dopo secoli di ritardo l'american cheesecake. Cotta questa volta.
Con i frutti di bosco che ho raccolto durante i mesi passati nel mio giardino.
La ricettà è di Laurel Evans del blog che oramai tutti conosciamo www.unamericanaincucina.com, ed è davvero facile se seguite i suoi consigli.
Io l'ho preparata con la salsa ai frutti di bosco ma potete servirla con fragole, o salsa al cioccolato. Sarà ottima in tutte le versioni.
Ingredienti base:

  • 100gr di biscotti digestive sbriciolati
  • 60gr burro fuso
  • 2 cucchiai di zucchero (io l'ho omesso)
Scaldate il forno a 170°C. Mescolate tutti gli ingredienti con una forchetta. Spennellate con burro la base e la pareti di uno stampo a cerniera da 23cm. Schiacciate il composto sul fondo, cuocete finchè non inizia a scurirsi sui bordi.

Ingredienti crema:
  • 950gr di philadelphia a t.a (io 350gr)
  • 250gr di zucchero (io 100gr)
  • scorza di 1 limone bio
  • vaniglia
  • 4 uova t.a (io 3)
  • 2 cucchiai di farina
  • 120gr di yoghurt bianco
Scaldate il forno a 260°C. Lavorate il formaggio con lo zucchero per 1', non lavoratelo troppo. Unite la scorza di limone e la vaniglia (io uso i semi).
Unite le uova una alla volta mescolando bene per rendere il composto omogeneo. Unite la farina.
Aggiungete lo yoghurt al composto senza mescolare troppo. 
Versate la crema così ottenuta sulla base che avrete fatto leggermente raffreddare ed infornate a 260°C per i primi 10' poi abbassate a 190°C per altri 40'.
Fate raffreddare per 2-3 ore poi mettete in frigo per altre 3 ore almeno.

Buonissima!
Da gustarla al sole in terrazzo dopo una passeggiata oppure dopo una cena con gli amici!

Buon autunno a tutti 

mercoledì 18 settembre 2013

Un angolo di Grecia - Kardamyli

mercoledì 18 settembre 2013
Androuvitsa cafè - limonata home made

Lefktro






Ed ecco la seconda parte del mio viaggio nel Peloponneso.
Dopo le disavventure dei primi giorni ci siamo decisi a goderci il mare ed il caldo africano di quei giorni d'agosto.
Questa parte di Peloponneso è famosa per alcune spiagge tra cui Stoupa.
Partiamo quindi una domenica mattina, 40°C fissi, Guzel in macchina che ronfava svegliandosi tra una curva e l'altra e sobbalzando.
Panorama mozzafiato, ulivi che crescono tra le rocce, fichi d'india dovunque si posasse lo sguardo.
Un infinito viaggio ci fa arrivare al primo paese lungo la costa: Kardamyli. Un villaggio così incantevole che decidiamo di non proseguire e di fermarci lì. Unico neo: spiaggie con ciottoli enormi, scordatevi la sabbia dorata.
Entriamo dunque in paese e subito ci sediamo in un piccolo bar dove facciamo colazione: toast, limonata fatta in casa con foglie di menta, caffè e altri dolci.

Ottimo!

Case in pietra, pergolati d'uva, buganvilee che come funamboli si arrampicano ripide sui muri caldi delle case.
A quanto pare non siamo rimasti incantati solo noi dal paesaggio. Kardamyli ed il sud del Peloponneso sono stati nei mesi scorsi set del film Before Midnight con Ethan Hawke. E ad Hollywood la Grecia piace lo sappiamo bene (vedi MammaMia che attirò tantissimo turisti nelle isole di Skiathos e Skopelos sulla scia del film-musical con Meryl Streep).







Facciamo un giro lungo la via principale per smaltire la colazione e subito notiamo quanti stranieri vi siano: americani, tedeschi, francesi ed anche tanti italiani per lo più in camper.
Il caldo non si sente quasi più grazie alla limonata fresca che abbiamo ordinato prima quindi siamo pronti per un giro tra i negozietti di artigianato: abiti in lino con lunghi drappeggi, gioielli in argento dalle forme neoclassiche, statuine in bronzo, libri, cartoline e tanto altro. Prezzi ottimi e resistere alla tentazione di comprare tutto è davvero un grande sforzo!
Ci concediamo un piccolo ricordo del luogo.

Verso mezzogiorno decidiamo di spostarci e scendiamo alla prima spiaggia dove troviamo ombrelloni e sdraio disponibili. Consumiamo un paio di caffè al bar antistante alla spiaggia e poi ci godiamo al sole cocente.
Per pranzo l'unica fatica è attraversare la strada e sedersi all'ombra dove ordiniamo polipo alla griglia, calamaro fritto, paximadi maniatico - ovvero una sorta di frisella integrale molto simile al dakos cretese -  talagani alla griglia (un formaggio a pasta dura molto saporito), alici fritte e le immancabili birre alla spina.
Conto in quattro persone: 53€, per la zona è tantissimo ma è domenica e ci godiamo il lusso delle ferie!

La zona diventa ancora più di facile accesso grazie ai collegamenti aerei con Ryanair che sta aumentando il numero di voli grazie alle presenze tiristiche sempre più numerose.
Segnatevi in agenda un giro nella zona. Non ne rimarrete per nulla delusi!

Dopo il pranzo decidiamo di ritornare verso Kalamata e di fermarci a fare il bagno a Hobo, una spiaggia molto bella in ciottoli con un barettino stile hippie dove si può ascoltare buona musica reggae/ska e bersi una birra fresca!



calamaro fritto, talagani alla pistra e polipo grigliato

lunedì 16 settembre 2013

Muffin choco-vanilla

lunedì 16 settembre 2013
Buongiorno!
Che fatica il lunedì vero?
Un week end super impegnativo tra un giro a Milano e le pulizie di casa (al ritorno dalle vacanze ci vuole una squadra dell'esercito per sistemare casa e dargli un aspetto nuovamente "normale").
Per fortuna sabato ho fatto un giro a Milano e mi sono goduta un bel pomeriggio di sole lungo i navigli, con la consueta pausa-gelato (forse l'ultimo della stagione visto il tempo autunnale che fa già capolino) in uno dei posti che preferisco: la gelateria Amorino dove il gusto del mese - mirtillo bio - è stato una rivelazione: dolce, con mirtilli interi, lo mangiavi e le lebbra diventavano blu. Perfetto con la vaniglia del Madagascar, quella vera con i semi e non quelle creme che ti spacciano per vaniglia ma altro non sono che fior di latte ;)

E al ritorno a casa, ispirata anche dalle tantissime bakery che oramai spuntano ad ogni angolo della città, ho fatto anche io la mia infornata di muffin.
Volevo fare una glassa al cacao ma alla fine ho preferito farne una versione normalissima con gocce di cioccolato fondente e aromatizzarli alla vaniglia.
Insomma quello che ci vuole per un dolce risveglio al lunedì - ed anche per addolcirmi un pò visto che la mia pazienza in questi giorni è messa a dura prova da sfide anche troppo intense di cui vi parlerò!
Ingredienti per 6 muffin

  • 1 bacca di vaniglia
  • 120gr di farina integrale
  • 80gr di zucchero semolato
  • 80gr di gocce di cioccolato (o cioccolato sminuzzato)
  • 2 uova
  • 100gr di burro t.a
  • 2 cucchiaini di lievito per dolci (io lo uso vanigliato bio di Baule Volante)
  • 1 goccio di latte se necessario
Sbattiamo le uova con lo zucchero finchè non risulta un composto spumoso, aggiungiamo il burro, la vaniglia in semi e continuiamo a mescolare con le fruste.
Setacciamo la farina con il lievito e la uniamo poco alla volta al composto. Se dovesse risultare troppo compatto aggiungiamo qualche goccia di latte a temperatura ambiente.
Uniamo le gocce di cioccolato fondente ed incorporiamole bene al composto.
Versare l'impasto in stampi per muffin in cui avrete messo un pirottino di carta stando attenti a non metterne troppo per evitare che esca durante la cottura.
Cuocere in forno caldo a 180°C per 20-22' controllando la cottura!

Buona colazione e buona settimana a tutti :)


Here we are! Oh my God this week end was sooooooo crazy and yes I had to do a lot of work at home after a whole month abroad but...
ahah on Saturday I went to Milan and it was soooo nice: walking down the Navigli district, eating ice creams (you must try my fav place, Amorino and its delicious sweets: ice creams, cookies, and in winter also chocolate cakes, panettone and much more!)
In Milan there are a lot of english-american style bakeries: full of cupcakes, muffins, cheese cakes, bagels and all of them were so crowded that sitting there to have a coffe and a cupcake was sooo difficult that I sat with mum for an ice cream :)
But next time....cupcake!  Absolutely, I must try one or two new flavours.
So after I came home on Sunday I decided to bake my own version of chocolate muffins. Easy, delicious with vanilla and choco chips. They're perfect for breakfast on a grey monday morning like today but even perfect with a cup of coffee at work!

Ingredients:

  • vanilla seeds (1 ts)
  • 2 eggs room temp.
  • 120gr self-raising flour 
  • 80gr white sugar
  • 80gr chocolate chips
  • milk 
Preheat oven at 200°C.
Firs beat the eggs with sugar until white, add butter, vanilla seeds and gently stir with a wooden spoon. 
Add flour and if needed some milk now add the chocolate chips or if you like you can use blueberries or nuts instead of chocolate. 
Fill six muffin tins and sprinkle the top of them with some sugar.
Bake 20-22' until golden-brown

giovedì 12 settembre 2013

Kalamata - un pò di Grecia che non conoscevo (part.1)

giovedì 12 settembre 2013


Ed eccomi finalmente a raccontarvi le mie vacanze dal punto di visto culinario e non solo, con qualche disavventura.
Questa volta ho deciso di scendere a Kalamata nel Peloponneso. Ammetto di non aver girato granchè durante la settimana in cui ero là ma di essermi goduta sole e mare il più possibile.
Dovrò tornare per girare meglio la regione.
Dunque...sentivo tanto parlare da quasi tutti i miei amici di Kalamata che per un paio di anni ho avuto il rifiuto di andarci ed infatti trovi italiani davvero dovunque (al contrario di Volos dove sono più rari e ci sono più tedeschi a dir la verità).
"E Kalamata di qua", e "non sai quanto si spenda poco nel sud", "e le olive di Kalamata"... che noia mi dicevo. Invece dopo tanto, quasi trascinata dai miei genitori, eccomi anche io il 13 di agosto con 40°C - forse di più - ad imboccare l'autostrada Atene-Lamia e ad infilare caselli autostradali a più non posso (ne avrò passati almeno almeno 20!!!!cioè 20 caselli vi rendete?!) Pensate sia andato tutto liscio come l'olio? Non proprio.
Arrivo non stanca, di più. Sudata come una bestia dalle sei ore di macchina. Come se non bastasse i miei contatti che mi hanno fatto arrivare fino lì mi parlavano sempre di Kyparissia che sta ad altre 2/3 ore da Kalamata, sulla costa opposta. Arrivo e mi dico "beh almeno c'è il resort ad attendermi".
Ed ecco l'amara sorpresa: Apollo era sì il nome dell'hotel ma altro non erano che mini appartamenti in affitto! Il che era un pò diverso da dire "resort" - che tra l'altro il resort Apollo esiste ed è un posto fantastico a vedere dal sito ma sorvoliamo...
Apro la porta e mi sistemo nel mio letto che manco a dirlo è in quella che dovrebbe essere una mini-cucina. 
Delusione spettacolare come capirete. Io che mi ero già fatta il viaggio di stare in resort una settimana (mi sembrava poco 60€ al giorno in effetti) a Kyparissia poi, famosa tra le altre cose per le spiaggia in cui depongono le uova le tartarighe marine...e già sognavo di vedere i tartarughini nascere e correre verso le onde del mare!
Ok ritorno alla realtà. Scopro che alla fine dal balcone si gode comunque di una vista mozzafiato, la spiaggia è gratis con ombrelloni e sdraio, acqua limpida e cristallina, localini sulla spiaggia e vicino a Kalamata per cui un giro in città non si rifiuta mai.
Il posto è Akrogyali che se capitate è davvero un bel paesino, forse per due/tre giorni non di più devo ammettere.

Chi mi ha fatto arrivare lì che fine ha fatto? Beh già dal secondo giorno non abbiamo più scambiato una parola tanto per completare il quadro ma la vacanza ce la siamo goduta e grazie ad un paio di famiglie di Verona (persone fantastiche), ad un bolognese fuori di testa e ad una coppia di albergatori meravigliosi abbiamo passato dei giorni indimenticabili!
Quindi è proprio vero che da una cosa storta ne nasce sempre una buona.
Ho visto piccoli villaggi che sono proprio come quelli delle cartoline.
E voglio parlarvi per primo di un paesino vicino dove siamo stati a cena due sere, in due locali diversi, in cui il cibo è quello vero, autentico che si fa nelle case greche (non il solito souvlaki per intenderci), musica greca che corri a ballare già dalle prime note. Locali in cui il vino è così puro che già dal primo sorso ti senti su di giri.

Il posto si chiama Megali Mantineia. Un paesino con meno di 200anime d'estate e d'inverno praticamente deserto dove i suoi abitanti vivono di coltivazione di olive e sono per lo più pastori.
Vista mozzafiato, stelle cadenti, cibo ottimo in una location completamente in pietra, vicoli stretti e scivolosi dove i muri delle case anche dopo il tramonto bruciano ancora per i raggi del sole che hanno innondato la regione durante le ore diurne.
Ho scoperto che nel sud si usa mangiare la pikilia, ovvero un misto di tutti i piatti del menù. Piccoli assaggi di melanzane con feta cotte nel coccio, capretto al limone, polpettine speziate, patate al forno con alloro, maialino con verdure miste al forno, salsicce, insalata greca e tanto altro. 
I prezzi sono ottimi in tutto il sud (una cena così per 14 persone è costata 9€ a testa e le sere dopo idem).
Ristorante: O lofos (+30 27210 58630) 
Dopo cena consiglio una piccola passeggiata tra le stradine per ammirare la vista su Kalamata che si gode da vari punti panoramici.
E nei prossimi post qualche ricetta ed altre dis-avventure!

martedì 10 settembre 2013

Un dolce rientro - Torta carote e mandorle

martedì 10 settembre 2013
Buon settembre a tutti!
Venerdì sono finalmente rientrata anche io dalle vacanze in Grecia. 
Sono di nuovo attiva da soli 4 giorni ma sono stati così stressanti per via di alcune novità personali (che presto vi svelerò) che avrei già bisogno di una nuova pausa.
Puff...
Ma tiriamo un pò il fiato. 
Primo. Grazie per i vostri commenti tutti carinissimi mentre ero via e le vostre email :)
Secondo. Questa volta mi sono spostata da Volos e sono scesa nel Peloponneso, a Kalamata. Sì sì quella famosa per le olive, proprio lì.
Nei prossimi post vi darò qualche info sui piatti che ho mangiato, così diversi dai soliti mezè che fanno a Volos (e che un pò hanno stufato lasciatemelo dire, bisogna reinventarsi invece lì siamo un pò fermi al palo).
Ma ciò che colpisce di questa regione è l'ospitalità delle persone. Ti accolgono nella loro terra e fanno di tutto per farti aprezzare i loro posti.
Ma...ne parleremo a tempo debito :)
Oggi ritorno con una torta fatta ieri perchè avevo un treendo bisogno di mettermi in cucina a fare qualcosa con le mie mani, di essere attiva insomma. Una torta facilissima e veloce senza burro.
Ingredienti

  • 4 uova
  • scorza di 2 limoni bio
  • 100gr di mandorle pelate
  • 50gr di farina integrale
  • 2 cucchiaini di lievito per dolci
  • 400gr di carote
  • 100gr di zucchero di canna
Mettete nel cutter le mandorle con lo zucchero e le scorze del limone (ottime anche quelle di arance!) e riducete il tutto ad una pasta.
Mettete da parte il composto.
Pelate le carote e tagliatele a pezzetti e sminuzzate anche queste nel mixer.
Da parte sbattete le uova, incorporate le carote gratuggiate e con una spatola aggiungete poi il composto a base di mandorle.
Setacciate la farina ed unitela al composto mescolando delicatamente con una spatola ed infine unite il lievito.

Versate in una tortiera a cerchio da 24-26cm e cuocete in forno a 180°C per almeno 40' controllando con uno stecchino la  cottura.
Servite con scorzette di arancia candita oppure con una crema a base di formaggio o per i più golosi con una pallina di gelato alla vaniglia!
A presto


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