sabato 31 maggio 2014

Sushi all'improvviso

sabato 31 maggio 2014


Metti un pomeriggio a Milano. Esci dalla palestra. Il cielo minaccia acquazzone e diluvio. 
Che fare?
Basta aperitivi. Hanno un pò stufato questi buffet interminabili di pizzette, fritti misti, salumi e paella.
Senza troppe pretese un sushi all you can eat può essere una buona soluzione. 
Senza troppe pretese troviamo un posto in XXIV Maggio dove ero già stata alcune volte. 
Solito locale sushi stile milanese, luci basse, violette. Menù quasi standard e prezzo fisso che a sorpresa varia.
Andiamo dunque con Kyrill, un amico del master. Ragazzone russo che devi nutrire a suon di proteine e la scelta del locale spetta a me come sempre.
Ci facciamo una camminata lungo il naviglio grande ed arriviamo in piazza XXIV Maggio da Jinzuan.
Bisogna dire che il personale è sempre molto accogliente e disponibile e stasera siamo anche i primi clienti.
Decidiamo subito di partire con una barca mista per due (nighiri, sashimi e diversi roll), alghe piccanti e due temaki.
Passiamo poi ad altri uramaki, ancora sashimi e gunkan a base di salmone.
Il pesce è ben presentato, il servizio è veloce e preciso. La varietà è quella che è... questi locali sono tutti un pò standard e seguono la formula ayce (all you can eat), siamo lontani dai veri sushi bar.
Ma se volete un'alternativa all'aperitivo o alla pizza è la scelta buona.
Mi stupisce l'uso spropositato di formaggio spalmabile devo ammettere ed infatti lo evito accuratamente preferendo salmone e tonno. Anche il pesce bianco non è male, wasabi e zenzero aiutano a dare un pizzico di oriente.
Buona la pasta: udon e vermicelli di riso buoni (provate in altre occasioni, non ieri) ed anche il tofu fritto merita un assaggio.
Da rivedere le alghe, poco saporite. 
Nota stonata le bevande, nulla di particolare ed i dolci forniti da una gelateria milanese, uno sforzo in più non sarebbe male.

PRO: prezzi contenuti, alternativa alle solite cene, posizione, cortesia e pulizia
CONTRO: poca scelta, zona senza parcheggi (causa lavori expo), prezzi che variano (ieri 16€ altre volte 19/20€)




Jinzuan
piazza XXIV Maggio, Milano

venerdì 30 maggio 2014

Zazà Ramen - il Giappone a Milano

venerdì 30 maggio 2014
condimenti al tavolo



Ci sono posti dove passi una volta per caso. Ci ripassi e dici "carino, chissà". Poi arriva l'occasione e ritrovandoti in zona dici "Ecco, vorrei andare lì."Con Zazà è capitato così.
Ci sono passata mesi fa per caso. Che nome cuorioso ho pensato e ho tirato dritto.
Poi ci sono ripassata ed era pieno. Ieri mi trovavo in zona Moscova per una conferenza e gira che ti rigira si fanno le 20.
Uhm. Aperitivo in zona non mi fa impazzire, prezzi alti e troppa apparenza. Pizza. No, sono solo franchising tristissimi.
Lampo di genio e mi ricordo di quel posto. Zazà Ramen.
Convinco il mio amico Paolo solo con la parola "ramen" e ci ritroviamo in via Solferino.
Ora, definirlo noodle bar è riduttivo.
Ambiente rilassante, lineare, ben studiato. Arriviamo e la responsabile di sala ci propone di sederci al bancone.
Ottimo. Avrete una visuale perfetta sulla cucina. Ci facciamo consigliare sulla scelta da Davide, simpatia toscana e pazienza infinita alle mie mille domande. 
Intanto la scelta: ramen normali o integrali. Optiamo per i normali. 
Il brodo ha tre varianti: 
Shoyu - a base di salsa di soia 
Shio: leggermente saporito, un brodo più chiaro.
Miso: pasta di semi di soia fermentati.
Scegliamo entrambi versione shoyu. Io opto per i ramen con maiale e cavolo cinese. Non sono molto convinta sulla presenza di uovo morbido. Decido di provarlo ed in effetti era ottimo.
Carote, cavolo e cipollotto completano il piatto.
Paolo sceglie ramen con manzo, funghi e cipolla rossa caramellata. Provo un fungo ed è buonissimo.
Aggiungo al mio piatto una dose generosa di peperoncino mixato con altre spezie e semi di sesamo nero. Dà un tocco speziato al piatto che è l'ideale secondo me.
Da bere scegliamo un vino rosato e una birra giapponese.
Ottimo.
Il menù non è troppo articolato ed è un fatto da aprezzare. Il modo migliore secondo me è concentrarsi sui ramen almeno la prima volta, se si ordinano antipasti ci si concentra forse meno sui sapori e sulla completezza del piatto. 
ramen maiale e cavolo cinese
Mi incuriosisce molto la sezione dolci ma dopo un pomeriggio passato in bakery decido che forse non è il caso. Peccato l'idea del cheesecake giapponese continua a ronzarmi in testa.
Ottima scusa per tornarci!
Prezzo totale 35€ in due, ottimo considerando la zona ma soprattutto che è un piatto completo con pasta, proteine (potete scegliere con carne, pesce o vegetariano), verdure. Ideale secondo me nella stagione fredda. Bisognerebbe provare la versione fredda.
Ne resto così entusiasta che oggi chiacchierando con una ragazza inglese glielo consiglio per portarci a cena suo marito!

PRO: tutto, dal clima che si respira (rilassato e cordiale), alla pulizia, precisione nel servizio e cortesia. Ti senti a casa.
CONTRO: mancanza di parcheggio nelle immediate vicinanze (se proprio dobbiamo trovare qualcosa che non vada)

Zazà Ramen
via solferino 48, Milano
02 3679 9000 
www.zazaramen.it


giovedì 29 maggio 2014

La Puglia a Bologna

giovedì 29 maggio 2014



C'è un periodo dell'anno in cui la voglia di vacanza si fa insopportabile.
Inizi a contare i giorni. Io l'ho già fatto. I giorni di vacanza sono lì evidenziati sul calendario! Mancano poco più di due mesi. Troppo lo so.
E ci sono anche i momenti in cui hai voglia di cibi che ti ricordino le vacanze. Almeno a me succede così.
Torno a casa venerdì scorso e l'occasione era festeggiare la fine del master (anche perchè è davvero la parola fine sul percorso di studi diciamoci la verità). Dove andare?
In un luogo che ho adorato dal primo momento. Mattoni a vista, legno, luci basse e piante di ulivo in giardino. La scelta poteva essere solo una: Officine degli apuli

Menù ricco, ampia scelta sia di pesce che di carne. Proposte vegetariane, antipasti caldi e freddi.
Notevole la scelta delle pizze preparate con alcune farine speciali (farro, kamut a seconda della proposta del giorno).
Antipasti. 
Evitiamo il solito tagliere di salumi misti. Mi catturano le polpettine di melanzane e ricotta. 
Buonissime, morbide. La melanzana non è invadente e anzi si amalgama benissimo con la ricotta. Non sono salate nè troppo condite. 
Prendiamo anche un antipasto caldo e freddo: salumi pugliesi, lampascioni, olive e a seguire una parmigianina di melanzane, provolone, purè di fave e cicoria. Tutto ottimo e porzioni giuste.
Secondo?
Questa volta ero in vena di pesce. Il più delle volte però a Bologna capita che la scelta cade su tonno, spada, orata... che noia!
Qui invece vengo catturata dal polipo alla griglia. Ora il polipo di solito lo trovi nella tristissima insalata di mare con le seppie che tante volte sa di riciclato oppoure con le patate che sembra peggio un piatto di quelli da gastronomia del supermercato.
Qui invece polipo grigliato con purè di fave e cicoria.
Aggiungete un filo d'olio e una macinata di pepe e avrete il secondo perfetto.

Il vino con cui ceniamo è un ottimo rosè che troviamo tra le proposte al calice. Fatevi consigliare e il personale sarà molto disponibile nel guidarvi.
I dolci sono un altro capitolo di cui merita parlarne: scegliete il sorbetto della casa. In particolare se c'è quello al limone e basilico. Fresco, equilibrato, non acido. E soprattutto fatto a regola d'arte, non quei sorbetti da bere con la cannuccia. Orrendi, da bottiglia del supermercato.
Spesa media 35€ a testa. 
Merita la pizza per la base e l'originalità dei condimenti. 

Pro: atmosfera, scelta, cortesia personale, rapidità
Contro: no parcheggio, il fumo di chi sta all'aperto entra in sala

Officine degli apuli
via san lorenzo 4 Bologna
051 236042
www.officinedegliapuli.com

venerdì 23 maggio 2014

French toast speciali - cinnamon FT

venerdì 23 maggio 2014
Vacanza.
Ora posso dirlo! Master finito :)
Contenta, soddisfatta, un pò esausta ma soprattutto curiosa di cosa verrà dopo. Con un pizzico di paura - e quella c'è sempre a frenarti.
Un saltino del buio i prossimi mesi. Due mesi liberi prima di iniziare lo stage. Si torna quindi a scoprire Milano, anzi si inizia ora a scovare nuovi angoli nascosti della città. Già un paio di mete in mente.
E mercoledì è stato il primo vero giorno di relax, a partire dalla colazione. Poi lunga nuotata in piscina, bagno turco, shopping con Dani prima che tornasse in Ecuador e un sushi serale come ottima conclusione della giornata!
Più tempo per scrivere - lo faccio spesso sedendomi ad un bar lungo il naviglio grande - ma anche più tempo per tornare a cucinare.
Colazione premio per me sono solo i french toast (seguiti nel mio cuore dai pancakes con sciroppo d'acero). Perchè i french toast li preparava nonna quando ero in Grecia. Perchè di french non avevano niente allora e si chiamavano per noi avgofetes (fette nell'uovo, che è quello che sono in realtà) e perchè la cannella a casa mia non è mai mancata.
Apro il frigo: uova sì, latte pure, cannella, zucchero di canna e pane.
Via ai fornelli:
1 uovo
2 fette di pane
latte qb (1/2 tazzina)
cannella
noce moscata
olio evo (un filo per cuocerli)
sciroppo d'acero o miele

Sbattete l'uovo con il latte in una ciotola. Aggiungete le spezie ed immergete le fette di pane nel composto. Fate inzuppare bene e cuocete in padella calda con un filo d'olio finchè il pane non sarà dorato.
Spolverizzate con zucchero di canna e lasciateli ancora due secondi.
Togliete dal fuoco e se volete passate due minuti sotto il grill in forno. Servite caldi con sciroppo d'acero o con miele.
Buona colazione e buone vacanze!

lunedì 19 maggio 2014

NY sui Navigli - Tizzy Bar & Grill

lunedì 19 maggio 2014
il menù (tutto in english)

turkey burger e fries




Che periodo. Ammetto che avevo un pò perso l'interesse per il blog e per il food. Non che non mi interessasse più ma con il master e mille impegni avevo lasciato un pò andare il cucinare, fare recensioni, scoprire posti nuovi.
E con la primavera e la bella stagione siamo anche alla fine del master. Domani finisce la parte didattica.
Ultima lezione. Andata anche questa esperienza. Che dire...tante cose positive, altre meno; tante persone nuove, viaggio a Washington e NY di cui dovrò prima o poi parlare in un post (prometto! se non altro per Andrea che è stato fidato compagno di cene in tante serate in cui eravamo troppo stanchi per uscire).
E ora che il tempo libero si sprecherà, ora che stresserò chi è rimasto a Milano per provare nuovi sushi bar, nuove osterie e gelaterie (continua il progetto di guida sugli ice cream migliori) posso finalmente tornare a scrivere. Perchè il blog è nato poi così, quando avevo un semestre vuoto da impegnare, quando ero spaesate e dopo la laurea a Forlì non sapevo dove sbattere la testa.
E quindi pc nello zaino, telefono impostato modalità fotografia, attenzione ai dettagli e via a parlarvi di tanto posti che ho visitato in questi mesi.
Ripartiamo da un posto che per due domeniche consecutive è stato il mio rifugio per il brunch domenicale: Tizzy's NY bar & grill sui navigli.
Se amate le atmosfere hipster, i pavimenti a scacchi e l'aria da burgeria neyorkese è il posto giusto per voi. Se invece siete per le pause lente condite da chiacchiere con le amiche, brunch lento godendovi il sole...beh leggete qui sotto.

Prima volta domenica scorsa. Tornata a casa dopo una serata all'insegna del sushi invito la mia coinquilina Ale a provare questo posto. Io pronta per pranzare, lei appena aperto gli occhi voleva una via di mezzo. Ed eccoci a provare il brunch. Punto positivo è che non c'è un prezzo fisso per cui paghi quello che consumi.
Prendiamo un hamburger a testa e siamo tentate dai pancakes con burro e sciroppo d'acero.
I pancakes sono veramente big and fluffy come promesso sul menù ma sono di dimensioni forse esagerate, si mangia in tre tranquillamente. Sono anche molto burrosi ma la golosità di sicuro non dispiace, evitate di aggiungere altro burro.
Hamburger: io prendo quello al tacchino con erbe aromatiche. Le erbe non ci sono, la consistenza è troppo gommosa (vista la carne comunque), manca un pò il sapore. Originale l'idea di servire le french fries in cestini metallici, fries comunque surgelate sappiatelo. Prezzi medi dei burger 10-12€, pancakes sui 10€. Buono il caffè americano, una bella tazza fumante.
Il servizio: non è male ma può essere sicuramente migliorato. La prima volta eravamo arrivate alle 12 appena aperta la cucina, il ragazzo che ci ha fatto sedere è stato molto gentile e professionale. Tornata ieri alle 12.30 già meno disponibilità.

Ieri con Dani proviamo l'insalata di tonno, un pò deludente. Tonno frullato come se fosse una crema spalmabile Tutte le insalate tranne questa sono a base di pollo. Un pò di varietà non dispiacerebbe, si potrebbe inserire il tacchino o altri ingredienti. Prezzo 12 ma viene addebitato sul conto 10€.
tuna salad
Chiedo un'acqua naturale e mi arriva una Coca Cola, lo faccio notare e vedo uno sguardo di disappunto sul viso del giovane cameriere.
Il conto in generale possiamo dire che non è male, potrebbero puntare ancor di più sull'aria hipster che si respira invece sembra un pò buttata via, peccato.
Il servizio non è male, veloce (ho letto molte recensioni in cui ci si lamentava della lentezza), senti però il fiato sul collo appena inizia a formarsi una lunga fila di persone in attesa a lato dei tavolini. Da evitare secondo me, è un brunch non una sosta al bar per il caffè; la proprietaria è un pò troppo spiccia.









Giudizio: 7-/10
Plus: location, atmosfera anche se da migliorare, porzioni, prezzi
Minus: servizio (altalentante una volta ottimo, la seconda meno), varietà da migliorare (troppi burger simili, varia solo un ingrediente), mancano alcune cose tipicamente umericane: club sandwich, alcuni piatti ci sono solo domenica con il brunch
Un posto da consigliare, forse a metà settimana è meglio. Non mi sento di sconsigliarlo in realtà, dico solo che certe piccolezze dovrebbero essere riviste in modo da migliorare, meno fretta al cliente.

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