giovedì 31 gennaio 2013

Crostatine integrali all'olio e marmellata

giovedì 31 gennaio 2013


Che nebbia a Bologna! Per l'ennesima mattina mi sono alzata senza alcuna cognizione del tempo, le ore sono tutte uguali e niente le distingue le une dalle altre...
La nebbia ha un chè di affascinante per me, cala all'improvviso, basta fare qualche metro e già non c'è più. Ovviamente se stai a casa perchè guidare con la nebbia non è assolutamente piacevole, doversi orientare seguendo la striscia che divide le corsie, quando c'è, è ancora peggio.
Quindi stamattina ho rinunciato ad un giro in centro città ed invece di andare ad informarmi per un corso avanzato d'inglese ho preferito prendermi con calma la mattinata: caffè e torta, lettura delle news, un occhio alle offerte di lavoro (ormai la mia croce) e poi siccome avevo due cosine da fotografare ho deciso di prendermela con molta ma molta calma e fare, o meglio cercar di fare, delle foto più ragionate e decenti.
Credo che la differenza si noti, quindi visto che sono per forza di cose a casa a bighellonare perchè non coltivare al meglio la passione per il food?!
I boscotti di oggi sembrano quelli che si comprano al supermercato. Attenzione! Solo all'aspetto però si cade in trappola. Sono fatti in casa seguendo la ricetta del maestro Montersino dal suo libro "Le dolci tentazioni" che consiglio a tutti.
Sono delle frolle friabili, deliziose e scrocchiarelle perchè fatte con farina integrale (la ricetta diceva farina di farro ma va benissimo anche l'integrale) e le marmellate sono fatte in casa dalla mia cara mamma: pesca e mango e ananas e rhum.
Ingredienti per circa 12 crostatine
375gr farina di farro bianca (io 400gr ca. di integrale)
190gr zucchero di canna grezzo (io 120gr)
50gr olio e.v.o
50gr olio di semi (io mais)
90gr di acqua
10gr baking (lievito per dolci)
confettura a vostro piacimento

Fate sciogliere lo zucchero con l'acqua mescolando con un cucchiaio di legno, unite il baking e i due oli e aggiungete la farina setacciata. Lasciate riposare in frigo circa 30' coperta con pellicola.
Toglietela la pasta dal frigo e lavoratela su un piano infarinato, se necessario aggiungete dall'altra farina come ho fatto io. Stendete l'impasto a circa 1/2cm d'altezza e ricavatene 12 dischi, prendetene 6 e bucateli al centro per ottenere degli anelli. Adagiate su carta da forno e cuocete a forno ventilato a 180°C per circa 20'. Stendete la marmellata che più vi piace sui dischi e adagiatevi sopra gli anelli.
Servite con una spolverata di zucchero a velo.

*Con le rimanenze della pasta fateci altri biscotti, sono ottimi per una merenda al pomeriggio e inoltre non butterete via l'impasto avanzato!

martedì 29 gennaio 2013

Pasta express

martedì 29 gennaio 2013

Buon martedì a tutti!
Anche gennaio sta procedendo verso la fine... nei prossimi giorni sperimenterò qualche dolce di carnevale e non vedo l'ora!
Ieri si è conclusa Artefiera a Bologna e non ho avuto tempo di cucinare tanto che mi sono buttata su una piadina al bar della fiera insieme ad un gruppo di amiche, una più affamata dell'altra, e per tutto il giorno la cara piadina ha ballato la samba del mio stomaco.
Alla modica cirfra di 5€!!! Ma dai una piadina cruda 5euro? ma siamo seri!!!
In quel momento avrei voluto disperatamente il piatto di pasta che vi sto per presentare in questo post, un esperimento diciamo. 
Sì perchè a mio parere la pasta si può fare praticamente con tutto. Mentre mia madre sostiene che non è poi così vero... Quindi erano rimasti dei cardi leggermente lessati per fare o un tortino o qualcosa di simile al forno.
Io però ne ho presi un paio di gambi e ho dato vita al mio esperimento. Azzecatissimo credetemi!
E la pasta si può fare con tutto! Sì sì.
Quindi sperimentate che non si perde niente.
E poi questa pasta qui è velocissima e può servire anche per utilizzare gli avanzi se a cena rimangono dei cardi, carciofi o altre verdure mettete tutto in padella e conditeci la pasta! Non si butta via niente.
Ingredienti (per 1 solo temerario in vena di sperimentazioni)
70gr di pasta integrale tipo fusilli
olio e.v.o
sale e pepe
panna di soia
cardi lessati

Prendiamo prima di tutto i cardi in precedenza lessati e li tagliamo in obliquo ricavando dei tocchetti. Mettiamo un filo d'olio in una padella antiaderente e facciamo saltare per qualche minuto i cardi. Aggiungiamo un pizzico di sale. Mettiamo un pò di panna, circa 2 cucchiai e facciamo rapprendere leggermente.
Nel frattempo avremo messo la pasta a cuocere, scoliamo al dente e facciamo saltare 2' in padella insieme ai cardi per far amalgamare la pasta ed il condimento.
Serviamo con una generosa macinata di pepe fresco. 
Secondo me è ottima anche passata in forno sotto il grill per qualche minuto e lasciata gratinare con un pizzico di grana oppure con un velo di pangrattato.
Vi garantisco che è un ottimo modo per mangiare i cardi che a molti non piacciono ma fanno benissimo!!!! :)

domenica 27 gennaio 2013

Torta pere e cioccolato insolita

domenica 27 gennaio 2013

Buona domenica! Di solito non scrivo mai sul blog la domenica, sto ad oziare sul divano oppure sprofondo in qualche libro.
Ma oggi, per ora almeno, ho deciso di essere un pò più attiva. Questo è stato un week end molto attivo a Bologna anche perchè è in corso fino a domani ArteFiera, come dice il nome stesso una fiera sull'arte contemporanea. Ora ammetto che io di arte contemporanea non ci capisco granchè...per me la massima espressione d'arte è la scultura, la pittura del rinascimento...insomma non me ne vogliano i veri intenditori ma io in un dito medio alzato proprio non ci vedo arte. E ridendo e scherzando ieri con l'amica Silvia, con cui ci siamo avviate nella gelida notte bianca (per dire visto che alle 23.30 era quasi tutto chiuso ormai), mi sono proposta di esporre anche io l'anno prossimo... 
Ma voglio darmi un'altra possibilità per comprendere meglio l'arte moderna e forse, sottolineo forse, domani andrò a vedermi sta fiera. Mai dire mai, magari...
In quesi ultimi giorni mi sono data una calmata, anche sul fronte lavoro tanto stare perennemente in agitazione non serve a nulla. E sono tornata in cucina, anche a fare dolci. Ma dolci diversi, come da un pò di tempo continuo con i dolci vegan nell'ottica di uno stile, spero, più sano. Insomma le rivoluzioni totali non fanno per me però partire da piccole cose e cambiarle sono delle piccole grandi conquiste!
Quindi lasciatemi ringraziare Federica del blog http://www.mipiacemifabene.blogspot.it/ che propone una cucina facile e realizzabile da tutti e soprattutto sana e gustosa!
Ora vi dico solo che ho sperimentato la sua torta cioccolato e pere, con un paio di modifiche come al solito, e anche chi in casa storce il naso davanti a dolci "insoliti" senza burro, senza uova, senza zucchero questa volta si è spazzolato metà torta....quindi...non avete scuse per non provarla!

Ingredienti
300gr di farina integrale
2 cucchiai di cacao amaro
2 cucchiaini di lievito per dolci
1 manciata di uvetta ammollata 
100gr di cioccolato fondente extra
250ml latte di soia
300gr di pere
100ml di olio di semi
scorza d'arancia

Ora nella ricetta originale Federica utilizza i datteri per dolcificare, io non li avevo e non impazzisco per il loro gusto e ho trovato dell'uvetta un ottimo sostituto! Setacciate la farina con il lievito, il cacao e la scorza d'arancia. Tagliare le pere a dadini ed infarinarle per non farle affondare. Sciogliere il cioccolato con il latte ed aggiungete l'uvetta. Io non ho frullato il tutto ed ho fatto in modo che l'uvetta si sentisse nella torta.
Unire agli ingredienti ed aggiungere l'olio e mescolare. Trasferire il tutto in una tortiera e far cuocere in forno preriscaldato a 180°C per circa 45' controllando con uno stuzzicadenti.
Una delizia! 

venerdì 25 gennaio 2013

Tortino zucca e patata

venerdì 25 gennaio 2013
Buon venerdì a tutti! Siamo ad un passo dal week end.
Giornate molto statiche queste che sto trascorrendo ed è anche per questo che avevo poca voglia di scrivere sul blog.
Lo ammetto, cercar lavoro mi sta portando via più energie di quanto credevo possibile. Anche per far la gelataia bisogna avere dei titoli e poi è sempre la stessa cosa: neolaureati ma con 5 anni di esperienze e con conoscneze di sistemi di gestione...ora possibile che sono tutti fenomeni? Io se studiavo per gli esami non ero in grado di essere al tempo stesso top manager e di coordinare un gruppo di persone...mah. 
Ma non demordo e anzi proprio ieri mi sono arrivate delle idee confortanti quindi con molta calma i prossimi giorni saranno all'insegna di valutazioni sul mio futuro.
Argomento noioso lo so ma so che siamo in tanti in questa situazione quindi mi dispiace per chi si annoia ma condividere con voi questi pensieri sapendo che non sono l'unica mi fa trovare un pò di consolazione.
In questi giorni ho cucinato poco o meglio ho sperimentato pochissimo ma questo tortino vegetale l'ho proposto l'altra sera alla cena tra amiche.
Avevo della zucca che è tra le ultime che ho trovato in giro e invece di fare la solita pasta al forno oppure le polpette di zucca e feta in un impeto in cui non avevo voglia di fare troppo l'ho trasformata in questo tortino. Le patate vanno prima lessate e poi sbucciate e ridotte a dadini, la zucca volendo si può passare in padella io l'ho semplicemente lasciata con del sale a perdere i liquidi e poi l'ho unita a crudo.
Ingredienti
200gr di zucca mantovana gratuggiata
3 patate medie a cubetti
1 cucchiaino di curry
sale e pepe
latte di soia qb
olio e.v.o qb
prezzemolo
pangrattato

Mettiamo i cubetti di patate di una ciotola e con la forchetta li schiacciamo, uniamo la zucca lasciata in precedenza con del sale in un colino a perdere i suoi liquidi.
Saliamo e pepiamo e aggiungiamo in curry. Se il composto è troppo compatto aggiungiamo del latte di soia quanto basta per amalgamare bene e un cucchiaio di pangrattato e del prezzemolo se ci piace.
Ungiamo delle cocotte o degli stampini monouso e versiamo il composto. Spolverizziamo la superficie con un pizzico di pepe e del pangrattato. Cuociamo a 180°C per circa 20-25' e gli ultimi minuti passiamo sotto il grill i nostri stampini.
Sono un veloce e squisito antipasto. Al posto della zucca possono essere utilizzate le zucchine, i funghi rosolati prima in padella oppure i carciofi tagliati a spicchi.



martedì 22 gennaio 2013

Cake viola

martedì 22 gennaio 2013

Sono tornata attiva! Giorni un pò di fretta questi. In realtà non avevo qualcosa di preciso da fare ma quando ti metti a sistemare le cose in casa alla fine ne vieni sommerso e non ne esci più.
In più il freddo che mi fa assumere un ritmo che il bradipo in confronto è di una velocità supersonica!
E anche oggi mi sento una tartaruga...lenta che più lenta non si può. Mi sono persino addormentata sul divano e mica per pochi minuti, mi sono fatta un riposino in piena regola. Ah sì sì.
Ieri però sono venute a cena delle care amiche e almeno mi sono data una scossa, un minimo di sveltezza l'ho recuperata. Peccato che l'effetto benefico di Vale, Tizi e Giuly sia durato solo una serata. Stamattina ero già k.o.
Stare a casa senza lavorare mi uccide. Prenderei a testate quelli che lavorano e si lamentano, stare a casa ti rimbecillisce. Punto. Non vedo aspetti positivi. No.
Ma passiamo oltre....
Tra un piatto e l'altro sono trascorse delle ore piacevoli con le ragazze, al calduccio e senza i rumori frastornanti dei ristoranti a cui sto diventando insofferente. Il dolce lo ammeto non era dei meglio riusciti, faccio pubblico mea culpa però aggiustandolo con un pò di gelato alla vaniglia tutto si è "mascherato diciamo".
La ricetta l'ho presa e leggermente modificata dal sito http://lacucinadellacapra.wordpress.com/, che personalmente (anche se non sono vegana) adoro!!! Certo il mio pseudo cake imitazione al confronto della sua meravigliosa torta è una brutta copia però insomma bisognerà pur iniziare da qualche parte no?
Le carote viola poi nonostante il loro colore così forte possa suscitare qualche dubbio in realtà sono molto ricche di anti-ossidanti e pare siano la versione "originale2, cioè che in realtà le carote erano prima viola e quelle arancioni siano arrivate solo dopo.
E questo è il modo in cui noi ieri abbiamo finito la nostra cena greca, con qualche piccola modifica.
Ingredienti
1/2 bicchiere di succo d'arancia appena spremuto
160gr di carote viola gratuggiate
1/2 bustina di lievito per dolci
150gr farina integrale
60gr farina di mandorle
55gr di olio di girasole
90gr di zucchero di canna
2 cucchiai di amido di mais
zucchero a velo per la glassa
zenzero in polvere qb
succo di limone

Mescoliamo lo zucchero con l'olio finchè non sarà omogeneo, aggiungiamo le carote gratuggiate, la farina di mandorle, lo zenzero, farina integrale, il lievito e l'amido sciolto nel succo d'arancia.
Versare il composto in uno stampo da cake precedentemente oleato ed infarinato e cuocere per circa 1ora a 180°c controllando con uno stecchino.  
Ho poi preparato la glassa al limone e zenzero cambiando la ricetta originale: 3cucchiai di zucchero a velo, il succo di 1 limone e 1 cucchiaino di zenzero in polvere. Ho poi versato la glassa sul cake rafreddato.
Il colore viola è stupendo, in foto si vede poco e forse la glassa originale viola era molto più scenografica ma ammetto che come prima volta non mi dispiace il risultato.
Naturalmente questa è una ricetta vegana, io ieri l'ho servita con del comune gelato che può essere sostituito con quello vegetale :)



giovedì 17 gennaio 2013

Zuppa antifreddo

giovedì 17 gennaio 2013


Rieccomi sommersa dai fiocchi di neve! Ma per fortuna oggi mi hanno consegnato il frigo nuovo, che felicità! Anche perchè non potevo continuare a far la spesa tutti i santi giorni e metter le cose fuori dalla finestra.
In questi giorni si continua ad inviare c.v, oramai è il mio lavoro ufficiale: sveglia alle 08, 1 ora di esercizio fisico e poi via davanti al pc a scansionare le offerte lavorative. 
E sì certo vorrei davvero aprire un mio locale come mi hanno chiesto e suggerito molti amici ma...siamo realisti anche se a me piace fantasticare parecchio: con la crisi che c'è chi ha centinaia di migliaia di euro per mettersi in proprio? Bel dilemma...
Accantoniamo le fantasie. Ma proprio mentre tanti amici come me sono in cerca di lavoro ne vedo altrettanti, conoscenti e non, che perdono tempo sui social network, inviano email oppure ti chiamano addirittura dall'ufficio. 
Ora non dico che sul lavoro debba esserci un regime da campo militare ma...chiedete a noi neolaureati (e non) che non troviamo lavoro neppure in un ristorante come cameriere se, una volta ottenuto un contratto a tempo indeterminato, poi staremmo lì a sprecar tempo a postare foto sui social network o a commentare la situazione meteo.
Non per polemizzare ad oltranza ma sprecar tempo e denaro, sì perchè è denaro quello che le aziende buttano mentre vi pagano per cazzeggiare come si dice qui, mi pare veramente da persone ignoranti.
Detto questo in giorni come oggi un pò mi consolo nello stare a casa perchè posso godermi il caldo di una tazza di thè e guardar la neve scendere soffice e ricoprire tutto.
Magra consolazione ma sempre meglio che niente no?
Ma visto il freddo, un thè non basta e quindi...ecco una zuppa di lenticchie calda calda per pranzo.
Io ho usato quelle di Castelluccio perchè le avevo per capodanno, poi ne ho usate altre e le misi da parte. Ecco come le ho usate oggi :)
Ingredienti per 4 persone
300gr lenticchie
1 costa di sedano
1 carota media
1 cipolla
2 patate medie
olio e.v.o
qualche goccia di passata oppure concentrato di pomodoro
timo oppure origano secco

Mettiamo le lenticchie a bagno secondo quanto scritto sulla confezione (queste in 2ore di ammollo erano pronte, di solito servono 24ore). Dopo l'ammollo passiamole sotto l'acqua corrente. 
Prepariamo un trito grossolano di carota, sedano e cipolla e facciamo stufare qualche minuto con un filo d'olio e.v.o.
Aggiungiamo il pomodoro e le lenticchie. Copriamo con acqua fino a coprirle e cuociamo per circa 1 ora, aggiungendo le patate negli ultimi 30' di cottura.
Salare solo alla fine.
Servire con un filo d'olio e qualche rametto di timo, in alternativa una spolverata di origano secco.
Buona, sana, costa poco e riscalda anche i toni polemici come quelli di oggi :)




martedì 15 gennaio 2013

Purè di sedano rapa...e dei tanti perchè

martedì 15 gennaio 2013
Buon martedì a tutti! Ieri sera tornando a casa dopo una serata al pub con la mia carissima amica Giuly mi sembrava di essere in un'altro mondo: una neve a fiocchi enormi cadeva su bologna...a tratti pioggia a tratti tormenta e con la strada che luccicava dal ghiaccio. Mi sono infilata al calduccio sotto le coperte pensando che al risveglio sarebbe stato tutto bianco e soffice e che avrei fatto qualche foto e mi sarei goduta l'atmosfera al calduccio di casa, sorseggiando un thè e magari cucinandomi una bella zuppa fumante.
Ok cancellata queste immagini perchè appena aperti gli scuri c'era un muro, sì un muro spesso di nebbia che non vedevo neanche il mio giardino. Benissimo, mi mancava proprio un isveglio così.
Io ci metto tutta me stessa per farmi piacere l'inverno, almeno la stagione potrebbe sforzarsi un pochino.
Uff. Il titolo dice "...e dei tanti perchè", perchè ieri appunto con Giulia al pub ci siamo chieste tanti perchè: perchè la gente entra nella tua vita e sparisce, perchè si comportano in un certo modo, perchè dare ancora fiducia con il dubbio di restarci fregata per l'ennesima volta?
Domande che si perdono davanti ad un calice di vino bianco (ok che siamo in un pub ma servire un vino del bicchiere da birra!!!!)...
Ho smesso di chiedermi tanti perchè, alla fine la gente va presa così un pò come capita. Gli amici vanno coltivati giorno per giorno e quelli veri si vedono, magari spariscono ma poi tornano e allora ritrovarli è bellissimo!
Ma una cosa che non sopporto e che sì mi fa ancora arrabbiare in una maniera folle è la mancanza di rispetto, quando tu ti mostri per come sei rendendoti anche vulnerabile e gli altri ti calpestano. E senza arrivare ad esagerazioni simili sì mi fanno anche arabbiare quelli che tornano, mettono le cose a soqquadro e poi..grazie e arrivederci. Se siam sopravvissute tanti anni senza sentirci/vederci ce la faremo anche nei prossimi fidati. Quindi chi vuol capire...capisca (perchè una cosa è fare gli scemi, un'altro conto è esserlo).
Ora bando alle ciance: il piatto di oggi è un purè rustico che ho preparato domenica, patate sì ma anche sedano rapa. Poco usato, ha il sapore del sedano normale ma più tenue, si presta bene nelle insalate o nella giardiniera. Questa volta è finito nel purè.

Ingredienti
2 patate medie meglio se a pasta bianca (io gialla)
1/2 sedano rapa
olio e.v.o
sale e pepe qb
nocciole tostate
maggiorana
latte vegetale (io soia)

Mettiamo le patate a lessare con la buccia finchè non saranno morbide, lasciamole rafreddare. Nel frattempo peliamo e tagliamo a tocchetti il sedano e lo mettiamo a lessare anche questo per 20' circa o comunque finchè non è molto morbido. Sbucciamo le patate e in una casseruole mettiamo un filo d'olio e aggiungiamo le patate schiacciate con una forchetta o se preferite passate allo schiacciapatate (io le ho fatte a mano per essere più "rustica" come consistenza), facciamo lo stesso con il sedano.
Aggiungiamo il latte a filo quanto basta per dargli una consistenza morbida, aggiustiamo di sale e pepe.
Serviamo con un filo d'olio, le nocciole tritate a coltello e un pizzico di maggiorana secca.
Come contorno si abbina bene ad un piatto di pesce oppure è un ssotanzioso piatto vegetariano.


lunedì 14 gennaio 2013

Orange choco cookies

lunedì 14 gennaio 2013

Buon lunedì a tutti! Rieccomi attiva sul blog.
Diciamo che per certi versi l'anno nuovo inizia oggi per me, nel senso che oggi sono tornata attiva, si organizzano nuove cose, nuove idee e sì...si torna di nuovo attivi nella ricerca di un lavoro. Ma lasciamo da parte i pensieri poco allegri!
Anno nuovo vita nuova. Ah...ma quante volte l'abbiamo detto o pensato? Siate sinceri, sempre vero?
Già. Anche io. E quante volte davvero abbiamo rispettato questo proposito? Poche volte davvero.
Ecco. Forse perchè abbiamo pensato tra i buoni propositi di stravolgere la nostra vita, il modo di fare che abbiamo avuto nei dodici mesi precedenti. E forse proprio lì sta l'inghippo. A volta voler troppo o porsi mete irragiungibili oltre che difficile da realizzare può diventare un obiettivo frustrante.
Quindi questa volta niente liste chilometriche di buoni propositi.
Obiettivo del 2013....FELICITA'.
Ma sì! Sto parlando di quella felicità incondizionata, di quegli attimi che giorno per giorno ti fanno star meglio. Non della gioia momentanea, una condizione effimera che svanisce appena la raggiungi.
Certo non sto dicendo che porsi obiettivi ambiziosi sia sbagliato, anzi! Ma rendiamoci conto che la solidità si costruisce giorno per giorno, poco alla volta.
Quindi sì a quegli attimi di gioia che ti viene regalata da un bacio, un sorriso, una tazza di cioccolata quando fuori nevica, una serata con gli amici, un tramonto sul mare, il profumo di un fiore, il tuo cucciolo che ti aspetta a casa la sera....
E poi soprattutto rivalutiamo il tempo. Anche la noia, le giornate grigie ed uggiose. Anche quello serve.
E proprio per godermi una tazza di thè in queste giornate freddissime di Bologna, grigie che più grigie non si può (e non è ancora arrivata la tanto temuta neve!) ho preparato questi cookies stra buoni!
A vederli così sembrano dei normali cookies come quelli classici americani. E invece...no!
Primo sono più leggeri, no latte, no uova e no burro. Yes sono vegani!
Devo ammettere che in fatto di dolci sto puntando molto sulle preparazioni vegane soprattutto per la colazione. Insomma ingerire fettone di cake burrosi o cicciosi...almeno io mi son stufata.
E poi sì, sto diventando cicciosa quindi cerco di limitare le maialate. Però la mattina un biscottino lo vogliamo tutti no? Quindi cerchiamo di farci meno male possibile. Questa ricetta l'ho trovata su veganblog e l'ho modificata leggermente aggiungendo una parte di farina di mandorle,  la scorza d'arancio invece del limone e usando l'olio di girasole.
Ecco qui:
Ingredienti per 12 pezzi circa:
260gr farina integrale
100gr zucchero di canna
40gr farina di mandorle
100gr olio di girasole
50gr latte di soia o riso
scorza di 1 arancia bio
2 cucchiaini di lievito per dolci
100gr di cioccolato 85% fondente

Prima di tutto spezzetiamo il cioccolato, si possono prendere anche le gocce ma costano di più e poi così potete scegliere il ciocco che volete. Impastiamo tutti gli ingredienti tranne le gocce di cioccolato che uniremo solo alla fine. Otteniamo un composto morbido ma compatto. Facciamo delle palline grandi come una noce che poi appiattiremo leggermente con le mani. Disponiamo su una teglia da forno ricoperta di carta ed inforniamo a 200°c per 10' e poi a 150°C finchè non risulteranno dorati e croccanti.
Provateli e ne sarete entusiasti!

domenica 13 gennaio 2013

L'amaro in bocca

domenica 13 gennaio 2013
Buona domenica a tutti e anche se in ritardo buon anno a tutti gli amici del blog.
Grazie perchè in mia assenza qualcuno si è aggiunto ai lettori e benvenuto direi :)
Sono state delle Feste in cui speravo di rilassarmi dopo la laurea, di vedere tanti amici e di godermi di nuovo la Grecia.
Beh sono rientrata a Bologna tre giorni fa e la sensazione che mi ha accompagnato per tutto il viaggio e anche per parte del soggiorno è stata quella dell'amaro in bocca. Amaro per le occasioni perse, per aver capito che oramai mi trovo come un pesce fuor d'acqua quando sono in Grecia che fino a qualche mese fa sentivo come casa e che, per chi mi conosce, rappresentava una scelta di vita dopo la laurea. Amare illusioni. 
Oramai è solo un posto in cui andare in vacanza e per periodi brevi. La mentalità è troppo chiusa. E non fraintendetemi, certo ci sono persone splendide, "moderne" (anche se il termine può sembrare equivoco ma non lo è credetemi) e cordiali. Ma ci sono anche tanti pregiudizi, inaspriti forse dalla crisi certo. Ma se il popolo non vuole cambiare uno stile di vita che forse in parte ha portato alla situazione odierna, lo "straniero", e mi dispiace di sentirmi così a casa, non sarà mai visto bene.
Dopo questo piccolo sfogo, non per accusa ma anzi per esprimere l'amarezza della situazione che continuo a trovare ogni volta che ci vado, dico anche che ci sono state situazioni gradevoli come l'esperienza di aver fatto l'olio da soli con l'aiuto prezioso dei ragazzi che hanno raccolto le olive, la gentilezza e il sorriso della signora del frantoio e l'affetto degli amici che ho visto per pochissimo ma che è stato come non essersi mai separati, l'aiuto in casi di estremo bisogno venuto da chi meno ti aspetteresti.
In questi giorni via da casa ho anche cucinato tanto, anche in Grecia vedo dilaga la cooking mania come qui: riviste, programmi vari.
Dolci soprattutto visto il periodo delle feste: Vassilopita che è una torta-cake che si prepara per la vigilia di capodanno e in cui si nasconde una monetina, chi la trova avrà un anno fortunato; poi ancora una cheesecake alla melagrana per il compleanno di mia mamma e altre specialità compreso il tacchino ripieno per il pranzo di Natale.
Mangia mangia sono arrivati anche quei due...ehm ok tre chili in più da smaltire quindi mi sono messa d'impegno e nei prossimi giorni dopo aver smaltito la mole di foto e ricette golose vi proporrò anche piatti più sani promesso! Intanto svolta veg per la colazione e domani mattina voglio condividere i cookies vegani che ho preparati sabato pomeriggio. Vegan per forza di cose, appena tornata...il frigo è andato!Rotto, morto, kaputt!
Quindi niente uova nè burro (ok la linea ringrazia non ricordatemelo) e nonostante la corsa da Media world la consegna non sarà prima di giovedì. Per fortuna le temperature polari danno una mano così frutta e verdura se ne stanno fuori dal balcone e nel portico e i formaggi portati dalla Grecia se ne stanno nel frigo dell'ufficio. Insomma un 2013 già troppo movimentato a mio parere!
Fatto questo riassunto-sfogo vi auguro buona domenica e grazie per le numerosissime visite in mia assenza!
:)
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